Sono almeno 5 anni che si sa che i russi dispongono di missili ipersonici a lungo raggio (intercontinentali), da qunado lo ha reso noto lo stesso Putin in un suo discorso pubblico. Che l'UE approvi solo ora un progetto di un intercettatore in teoria in grado di fermarli, significa partire già con un ritardo notevole, senza contare che per passare dalla teoria all'operatività ci vorranno una decina di anni, per cui rischia di essere l'ennesimo spreco di denaro per un progetto che consente solo di finanziare gli amici degli amici senza alcuna utilità pratica. Come del resto l'assegnazione della commessa ha già dimostrato, scartando MBDA il principale consorzio europeo costruttore di missili e tecnologie per la difesa per assegnarlo a una piccola società basca non specializzata nel settore. L'UE continua a rivelarsi una struttura sovranazionale gestita da burocrati parassiti incompetenti che stanno distruggendo in tempi sempre pià rapidi l'economia continentale e nazionale dei suoi aderenti per favorire gli USA. Claudio
https://www.rid.it/shownews/5113
EDF, intercettore endo-atmosferico e Manuale Cencelli
01/08/2022 | Pietro Batacchi
Tra i programmi più importanti della prima tornata EDF (European Defence Fund) c’è senz’altro quello riguardante lo studio e la dimostrazione di un nuovo intercettore con capacità di ingaggio endo-atmosferica delle minacce ipersoniche. Il programma, denominato European Hypersonic Defence Interceptor (EU HYDEF) e legato al programma PESCO TWISTER (Timely Warning and Interception with Space-based TheatER surveillance), è assolutamente strategico e molto robusto sul piano finanziario, 100 milioni di euro. Tra lo stupore generale se lo è aggiudicato il Consorzio guidato da Sener, media azienda spagnola (basca) con molto civile – infrastrutture ferroviarie, impianti di generazione, rinnovabili, ecc. - e poco militare. Di missilisti veri nel Consorzio figura solo Diehl, per il resto ci sono diverse aziende spagnole quali Escribano, Instalanza, ecc. Ebbene, la sensazione è che in questo caso l’UE abbia preso...un granchio, privilegiando un criterio da Manuele Cencelli, piuttosto che un criterio basato su competitività ed expertise specifica. E’ quanto meno discutibile, infatti, che il Consorzio guidato da MBDA sia arrivato secondo e sia al momento fuori da questo progetto. Ora, va bene voler assicurare una solida base industriale in tutta Europa, con occhio alle PMI, ma nel caso di un programma con questa valenza strategica bisogna guardare ha chi ha capacità consolidate nel settore come, appunto, MBDA che, ad oggi, è l’unica azienda in Europa che può vantare una solida esperienza nell'antimissile grazie a programmi quali il SAMP/T ed il SAMP/T NG, e agli intercettori della famiglia ASTER. Il rischio, dunque, è che con certe scelte uno strumento come l’EDF si polverizzi in rivoli e rivoletti perdendo il suo carattere strategico. Di questi tempi non ce lo possiamo proprio permettere.
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