26 Ago 2022
Testimonianze parlano di truppe polacche regolari che combattono in Ucraina contro l’esercito russo.
Fonte: ControInformazione
Alla fine della prima guerra mondiale, il governo ucraino si alleò con la Polonia contro la Russia. Contrariamente alla credenza popolare, per quel governo non si trattava di recuperare la parte del suo territorio che era stata annessa all’URSS, ma di respingere l’influenza russa nell’Europa centrale. Ha quindi offerto la Galizia occidentale alla Polonia in pagamento per il suo impegno contro Mosca (Trattato di Varsavia, 1920). Quindi mise l’esercito ucraino sotto il comando polacco. Questa guerra si concluse con la sconfitta di Polonia e Ucraina.
Il primo ministro dell’epoca era Symon Petliura, mentore del fondatore del “nazionalismo integrale” ucraino, Dmytro Dontsov, che faceva parte della delegazione ucraina alla Conferenza di pace di Versailles. Era un ammiratore del fondatore del “nazionalismo integrale” francese, Charles Maurras. Tuttavia Dontsov era germanofilo mentre Maurras era germanofobo.
L’attuale presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sta perseguendo esattamente la stessa strategia. Ha stretto un’alleanza con la Polonia e gli ha promesso la Galizia orientale in cambio del suo impegno militare contro la Russia. La storia si ripete, sempre a danno del popolo ucraino.
Non è possibile capire cosa sta succedendo attualmente in Ucraina senza conoscere la storia dei “nazionalisti integrali” ucraini e le loro successive alleanze con la Polonia e il Reich nazista. Contrariamente a quanto dicono i media mainstream, la Russia non sta combattendo l’Ucraina, ma i “nazionalisti integrali” che chiama “neo-nazisti”.
La Polonia è membro della NATO, ma l’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico non si applica in caso di iniziativa di uno dei suoi Stati membri. Così la Turchia è stata in grado di invadere successivamente Cipro del Nord, Iraq e Siria senza poter chiedere aiuto ai suoi alleati ai sensi dell’articolo 5.
fonte: Rete Voltaire
Traduzione: Luciano Lago
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