27 Mag 2022
Il conflitto in Ucraina: l’Europa ne paga il prezzo, gli Stati Uniti ne raccolgono i profitti
FONTE: CONTROINFORMAZIONE
Nelle
dichiarazioni ufficiali dell’amministrazione Biden era stato enunciato
chiaramente: l’obiettivo di questa guerra è prolungarla a tempo
indefinito per far logorare la Russia e ottenere un cambio di regime al
Cremlino.
Quello che non era stato detto è chi guadagna e chi perde dl conflitto, oggi tutto è invece molto più chiaro.
Si
è capito che una delle cause del conflitto tra Russia e Ucraina è la
continua espansione verso est della NATO sotto la guida degli Stati
Uniti ma il costo del conflitto è principalmente a carico
dell’Europa, la cui economia gli interessi sono del tutto divergenti da
quelli degli Stati Uniti.
Appare evidente che l’Europa sta
sopportando pesanti costi politici, economici e sociali, gli Stati Uniti
stanno raccogliendo dividendi.
I trafficanti d’armi americani, le
grandi corporation dell’apparto industriale militare USA, hanno
festeggiato con champagne gli enormi profitti, le industrie alimentari
ed energetiche negli Stati Uniti, i produttori di gas scisto in
particolare, hanno realizzato ricavi record e il governo degli Stati
Uniti ha accettato solo poche decine di rifugiati ucraini all’interno
delle sue frontiere. I milioni di rifugiati ucraini restano a carico dei
paesi europei e sono un problema loro, non certo degli Stati Uniti che
hanno istigato per anni questo conflitto.
I fatti hanno dimostrato
che imporre sanzioni alla cieca non è un modo efficace per risolvere i
conflitti e continuare a inviare armi ed armi sempre più potenti non può
far raggiungere la pace. Conflitti prolungati e complicati avranno
conseguenze incalcolabili. I cittadini dei paesi europei sopporteranno
un prezzo maggiore e anche il mondo dovrà affrontare sfide gravi come la
crisi energetica e la crisi alimentare.
La Germania, il
principale concorrente industriale degli USA in Europa, con il costo
crescente dell’energia, diventerà meno competitiva e di questo
profitteranno le corporation d’oltre Atlantico, in concorrenza con le
industrie tedesche. Soltanto gli ingenui possono pensare che questa sia
una semplice coincidenza.
I cittadini europei e non solo quelli si
troveranno con costi crescenti e perdite di posti di lavoro, una crisi
economica profonda e difficoltà negli approvvigionamenti.
Saranno
invece i profittatori e gli speculatori d’oltre atlantico, in primis, i
trafficanti di armi e di petrolio e gas, quelli che trarranno i massimi
benefici dal conflitto.
L’amministrazione USA ottiene così “due piccioni con una fava” :
grandi
profitti per le sue multinazionali e stretto controllo sull’Europa che
rimane sempre più subordinata e sottomessa alle direttive di Washington.
Questo obiettivo include la totale identificazione fra la UE e la NATO
come collegate da un legame indissolubile.
In definitiva gli
Stati Uniti stanno ottenendo quello che volevano ed in particolare sono
riusciti a spezzare ogni legame fra la Russia e l’Europa, la vecchia
fisima delle potenze anglosassoni che hanno sempre odiato e temuto
l’Impero russo fin dai tempi dello Zar.
Soltanto una vittoria in tempi brevi della Russia sull’Ucraina potrebbe mandare all’aria il piano anglo Americano di logorare e mettere all’angolo la Russia e questa, dagli ultimi avvenimenti sul terreno di battaglia, sembra avvicinarsi nonostante il mastodontico sforzo fatto dagli USA e dalla NATO per sostenere militarmente l’Ucraina.
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