“Nessuno li vuole, dobbiamo buttarli”. L’ammissione choc del capo di Moderna e l’operazione bluff tra Borsa e beneficenza
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L’amministratore delegato di Moderna, Stéphane Bancel, ha ammesso che la società è stata costretta a buttare via milioni di vaccini Covid perché “hanno un grosso problema di domanda”. Sostanzialmente, nessuno li vuole più. Il che è un segnale certamente positivo, e il flop mondiale delle quarte dosi ne dà conferma. La gente, grazie al cielo, si sta svegliando e sta iniziando a capire. La rivelazione scioccante è stata fatta durante l’evento del World Economic Forum in Svizzera, quando il capo della Moderna ha dichiarato: “È triste a dirsi, sto buttando 30 milioni di dosi nella spazzatura perché nessuno le vuole. Abbiamo un grosso problema di domanda”. Bancel ha ammesso che i tentativi di imporli ai governi di tutto il mondo sono stati un fallimento: “In questo momento abbiamo governi – abbiamo cercato di contattare… attraverso le ambasciate a Washington tutti i paesi e nessuno li vuole prendere. Il problema in molti paesi è che le persone non vogliono i vaccini”. Per lui è un problema, per noi una vittoria.
L’altro dettaglio significativo è che martedì 24 maggio il francese
ha annunciato che avrebbe venduto le sue stock option per circa 642
milioni di dollari (600 milioni di euro), “con proventi destinati a
progetti di organizzazioni non governative”. Ma anche dietro questo
annuncio di beneficenza si nasconde il bluff. Come riporta Euro Weakly News,
“parlando ai suoi azionisti, Bancel ha detto che per evitare ‘commenti
non informati sulle mie motivazioni’ nei prossimi mesi, ‘volevo
condividere questa notizia ora e fornirvi trasparenza sui nostri piani’.
Il CEO ha rivelato che si sarebbe sbarazzato di 4,59 milioni di azioni a
un prezzo medio di 140 dollari. A quella cifra, al netto delle tasse,
spera di donare 355 milioni di dollari (330 milioni di euro) a progetti
sociali. Bancel ha accumulato quelle stock option da quando è entrato a
far parte della società statunitense nel 2013. Ha affermato di prendere
questa decisione prima che il piano di compensazione delle azioni scada
nel 2023”.
Per non alterare il prezzo della società, venderà due lotti di 40.000 azioni ogni settimana fino a giugno del prossimo anno. “Le azioni del biofarmaceutico hanno perso oltre il 40% del loro prezzo finora quest’anno e valgono quasi quattro volte meno del massimo di agosto 2021, a causa degli ordini più lenti per il suo vaccino mRNA. Anche così, la sua capitalizzazione è quasi sette volte il suo valore prima della pandemia, quando l’azienda non aveva prodotti sul mercato. L’anno scorso Moderna ha guadagnato 15.000 milioni grazie alle vendite del suo vaccino Covid-19, uno dei più utilizzati dopo il vaccino Pfizer/BioNTech. Secondo Bloomberg, Bancel ha una fortuna di circa 3.725 milioni di euro“.
“Se non esercitiamo questa stock option, scadrà e non varrà nulla. In quanto tale, la nostra scelta è chiara: esercitare l’opzione e sfruttare questo momento per creare un cambiamento positivo nel mondo”. C’è un altro dettaglio, oltre la piano così ben congeniato di vendita delle azioni, che smonta quindi il bluff della beneficenza: le azioni Moderna sono scese di quasi l’1% negli scambi pre-apertura di questo martedì.
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