Assaltano il palco di Italexit inneggiando alla brigata Azov. Costanzo: “Dimissioni Lamorgese, Prefetto e Questore”
di Jessica Costanzo.
Ieri sera in piazza Castello, durante una serata di informazione
autorizzata sulle decisioni del governo del Draghistan di tirare dritto
con la via del riarmo, si è visto andare in onda il solito copione della
questura e della prefettura di Torino verso chi manifesta pacificamente
sollevando particolari scomodi.
All’arrivo c’era già un folto gruppo di striscioni e bandiere
ucraine con slogan inneggianti il dubbio Battaglione Azov, senza ombra
alcuna di ffoo vicine. Proprio per evitare ciò che è poi successo,
abbiamo contatto Digos e polizia per prevenire provocazioni e disordini.
Appena iniziato il mio intervento sul palco – dove ribadivo che la
verità in guerra è la prima sconfitta e ringraziando chi come il
giornalista Tony Capuozzo esterna tesi scomode, ma da un punto di vista
di chi la guerra l’ha vissuta per 40 anni – sono stata interrotta
ripetutamente da manifestanti pro Azov intenzionati a scavalcare
energicamente le transenne.
Ai manifestanti ho ribadito il pensiero di Beatrice Hall: “Non sono
d’accordo con il tuo pensiero ma darei la vita perché tu possa
pacificamente esprimerlo”. La Polizia non è pervenuta per diversi
minuti. Silenzio assenso? Non è la prima volta che succedono dinamiche
simili, sembra che nella concezione di “mantenimento dell’ordine
pubblico” nel Draghistan sia inclusa puntuale la copartecipazione di
gruppi di antagonisti che agiscono indisturbati, per provocare
illegittimamente.
Inutile ricordare il trattamento riservato al Senatore Paragone e
alla deputata torinese Jessica Costanzo dalla polizia quando,
all’arrivo di Draghi a Torino, venne impedito a due parlamentari,
illegittimamente, di accedere alle vie del centro. È giunto il momento
di chiedere le dimissioni del Questore, del prefetto di Torino, in
compagnia con la ministra del moto ondulatorio Lamorgese e ribadiamo il
nostro fermo No all’invio di armi.
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