27 Nov 2021
Emergenza permanente: la condizione del governo Draghi per proseguire nell’agenda del regime tecno sanitario della sorveglianza
di Luciano Lago
Arriva
il nuovo ceppo Covid dal Sud Africa; vaccinare i bambini dai 5 anni in
su; terza dose per tutti in attesa della quarta; lockdown per i non
vaccinati; super green pass, divieto di manifestazioni; esercito per le
strade, vietare il dissenso.
Le direttive del
governo si susseguono freneticamente mentre Draghi, Speranza e la
Lamorgese studiano per escogitare qualche nuovo marchingegno che
permetta di perpetuare lo stato di emergenza e limitare le libertà e i
diritti dei cittadini. Se lo possono permettere visto che non esiste più
alcuna opposizione e Draghi è ormai considerato “l’uomo della
provvidenza” da tutti.
Provvidenziale arriva il nuovo ceppo
di Covid dal Sud Africa, molto contagioso dicono, quindi nuove misure di
emergenza più rigide con il bloccare i voli dall’Africa australe ma non
certo il bloccare i barconi dall’Africa, quelli servono per ripopolare e
trasferire mano d’opera a basso costo per le imprese e per le mafie.
Il
nuovo ceppo è altamente mutante quindi bisogna stare in guardia,
avvisano gli scienziati, gli infettologi, lo confermano specialisti
improvvisati, tuttologi e presentatori TV. Le azioni e i profitti della
Pfizer e delle altre farmaceutiche salgono alle stelle.
Scoppia la sindrome dell’untore fra i sostenitori del “Pensiero Unico”:
“tenere a distanza ed isolati i non vaccinati, mettere divieti di
ingresso per questi dappertutto, sono loro il pericolo, dagli
all’untore”, gridano gli esponenti del nuovo corso tecno sanitario.
Togliamogli ogni diritto, anzi no, rinchiudiamoli in appositi campi,
facciamoli soffrire, dicono. Queste le proposte che affluiscono dai vari
esponenti e sostenitori del regime tecno sanitario.
Nonostante
questo ed i divieti del Ministero degli Interni, masse incontrollate di
gente scontenta si riuniscono in piazza per protestare. Intollerabile!
Gridano i vari Formigli, Cecchi Paone, Mughini, Ronzulli, Severgnini e
compagnia cantante.
Le nuove disposizioni prevedono di predisporre
l’Esercito per le strade, controllare chi non dispone del super green
pass, verificare che i ristoratori, titolari di palestre, piscine,
cinema e teatri controllino scrupolosmente tutti.
Mentre
l’esercito controlla e la polizia vigila i pericosi no vax, i rom
continuano ad occupare abusivamente le case degli anziani soli, gli
spacciatori nelle città svolgono con tranquillità i loro traffici di
droga, la mafia nigeriana incrementa i suoi affari, lo stesso fa la
mafia albanese, mentre i trafficanti proseguono nel far affluire
migranti illegali dal Nord Africa. Gli affari sporchi non si fermano ma
anzi si incrementano.
Nel frattempo su tutte le TV si discute di vaccini e del loro potere salvifico: sono
quella l’unica arma che ci difende, anzi no, non sono molto efficaci e
dopo 4 mesi circa perdono la loro carica. Nessun problema, le
farmaceutiche tirano fuori altre dosi, la terza pronta e la quarta già
in sperimentazione in altri paesi. Il vaccino non è obbligatorio
ma, se non lo fai, non puoi lavorare, non puoi studiare, tanto meno
circolare e non hai diritti. Il ricatto è scoperto e conclamato. Nessuna
obiezione dai garanti della costituzione, loro sono felicemente
assopiti in letargo.
Far tacere immediatamente chi mette in dubbio e chi semina incertezza. “Sono i nemici della Scienza”,
tuonano i sostenitori del Pensiero Unico. Guai a loro! Gridano gli
stessi Cecchi Paone e compagnia cantante. Se qualcuno esprime dubbi,
viene messo alla berlina ed etichettato come un no vax cospirazionista.
Meglio tacere per non esporsi, tengo famiglia, pensano in molti.
Tutto
prosegue per facilitare il programma, quello scritto dai grandi magnati
della finanza che avevano già previsto tutto, la pandemia, le misure
sanitarie e le limitazioni delle libertà per facilitare l’avvento del
nuovo regime globale di controllo impostato sulle nuove tecnologie,
sulla identità digitale e sul cambiamento economico e sociale.
Naturalmente si tratta di teorie complottiste che non devono neanche essere prese in considerazione. Loro,
i signori della Elite, quelli che si riuniscono a Davos e negli altri
club esclusivi, così come i loro fiduciari nei governi, lavorano per “il
nostro benessere”.
Chi potrebbe mai dubitarlo?
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