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La leadership politica occidentale è talmente poco dotata intellettualmente, culturalmente e spiritualmente, priva di qualsiasi perspicacia e lungimiranza, che finirà per portarci alla rovina, ponendo fine alla nostra civiltà. Claudio Martinotti Doria

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Patriă Montisferrati

Patriă Montisferrati
Cliccando sullo stemma del Monferrato potrete seguire su Casale News la rubrica di Storia Locale "Patriă Montisferrati", curata da Claudio Martinotti Doria in collaborazione con Manfredi Lanza, discendente aleramico del marchesi del Vasto - Busca - Lancia, principi di Trabia

Come valorizzare il Monferrato Storico

La Storia, così come il territorio e le sue genti che l’hanno vissuta e ne sono spesso ignoti ed anonimi protagonisti, meritano il massimo rispetto, occorre pertanto accostarsi ad essa con umiltà e desiderio di apprendere e servire. In questo caso si tratta di servire il Monferrato, come priorità rispetto a qualsiasi altra istanza (personale o di campanile), riconoscendo il valore di chi ci ha preceduti e di coloro che hanno contribuito a valorizzarlo, coinvolgendo senza preclusioni tutte le comunità insediate sul territorio del Monferrato Storico, affinché ognuna faccia la sua parte con una visione d’insieme ed un’unica coesa identità storico-culturale condivisa. Se ci si limita a piccole porzioni del Monferrato, per quanto significative, si è perdenti e dispersivi in partenza.

Sarà un percorso lungo e lento ma è l’unico percorribile se si vuole agire veramente per favorire il Monferrato Storico e proporlo con successo come un’unica entità territoriale turistico culturale ed economica …

Come e perché le persone sacrificano volontariamente la loro libertà? Ce lo spiega Mattias Desmet, professore di psicologia clinica all’Università di Ghent in Belgio

 

 

Per accedere ai fonti originali e agli approfondimenti linkate direttamente sul link che troverete a inizio articolo

 

Come e perché le persone sacrificano volontariamente la loro libertà? Ce lo spiega Mattias Desmet, professore di psicologia clinica all’Università di Ghent in Belgio

Fonte: https://comedonchisciotte.org/perche-le-persone-sacrificano-volontariamente-la-loro-liberta/

Dr. Joseph Mercola – 27 novembre 2021

 

Questo articolo riprende, ampliandolo ed approfondendolo, il tema che abbiamo già affrontato alcuni giorni fa in “La psicologia dell’ipnosi di massa e il totalitarismo“, che riportava vari brani dello stesso professor Desmet qui ripreso dal dr. Mercola. “Repetita juvant”.

 

Nel video che segue, Mattias Desmet, professore di psicologia clinica all’Università di Ghent in Belgio, esamina le condizioni sociali in cui una popolazione finisce per sacrificare volontariamente la propria libertà.

Desmet, che ha anche un master in statistica, ha scoperto anomalie particolari nelle analisi statistiche fatte durante la pandemia di Covid, che gli hanno fatto capire che la nostra società globale sta iniziando ad entrare in uno stato di “formazione della massa”, un tipo di “ipnosi collettiva” necessaria per l’ascesa di un regime totalitario.

In questa intervista sul podcast di Aubrey Marcus, Desmet passa in rassegna passo dopo passo la formula che porta a questa ipnosi collettiva, e come questa formula è stata impiegata sulla popolazione globale negli ultimi due anni.

Inutile dire che ci mette in guardia dal continuare su questa strada, e fornisce soluzioni che possiamo adottare, sia su base individuale che collettiva, per prevenire la perdita di libertà che sicuramente seguirà se non facciamo nulla.

 

Modellazione insensata

Verso la fine di febbraio 2020, Desmet ha iniziato a guardare i tassi di mortalità dei casi e altre statistiche, rendendosi subito conto che c’era qualcosa di seriamente sbagliato nei modelli presentati al pubblico e usati come giustificazione per chiudere le attività “non essenziali” e dire a tutti di stare a casa.

I modelli stavano esagerando enormemente la minaccia del SARS-CoV-2 e, alla fine di maggio 2020, questo era “dimostrato oltre ogni dubbio”. Per esempio, l’Imperial College di Londra aveva previsto che se la Svezia non avesse chiuso, entro la fine di maggio 2020 sarebbero morte 80.000 persone. Bene, la Svezia ha scelto di non chiudere e, alla fine di maggio, solo 6.000 persone erano morte con una diagnosi di Covid-19.

La cosa più strana di tutte, dice Desmet, è che tutti continuavano a dire che le contromisure al coronavirus erano basate su modelli matematici e sulla scienza eppure, “quando è stato dimostrato oltre ogni dubbio che i modelli iniziali erano completamente sbagliati, le misure sono continuate, come se nulla fosse sbagliato e i modelli fossero giusti“.

Chiaramente, quindi, la modellazione e la scienza non erano fondamentali o addirittura parte dell’equazione. Questo, dice Desmet, “era un forte segno che c’era qualcosa in corso a livello psicologico che era davvero potente“.

Un altro indizio che qualcosa era davvero sbagliato era il fatto che nessuno dei nostri leader politici stava prendendo in considerazione i danni collaterali delle loro contromisure. Non c’era alcuna analisi costi-benefici/rischi-ricompense per nessuna delle contromisure.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva avvertito che le misure avrebbero potuto provocare un eccesso di morti per fame. Eppure non abbiamo mai visto un modello matematico che tenesse conto di entrambe le facce della medaglia: la mortalità causata dal virus e i danni collaterali delle contromisure. E senza una tale analisi, non potevamo valutare se le contromisure potessero essere più dannose del virus.

Ogni volta che si considera una misura di salute pubblica, un’analisi costi-benefici è essenziale. Non si può prendere una decisione sensata senza di essa. Eppure qui, tali basi sono state ignorate come se il danno collaterale fosse irrilevante.

 

Le quattro condizioni di base per la “formazione della massa”

Quali dinamiche e processi psicologici potrebbero essere responsabili di questa apparente cecità? Dopo un paio di mesi, Desmet ha finalmente capito cosa stava succedendo. La società era (ed è ancora) sotto l’incantesimo di un’ipnosi di massa, un processo psicologico noto come “formazione della massa” che sorge nella società quando si verificano specifiche condizioni.

La condizione centrale è la mancanza di legame sociale. In altre parole, l’isolamento sociale su scala di massa, che è precisamente ciò che le chiusure provocavano. A tutti è stato detto che qualsiasi contatto con gli altri, compresi i membri della propria famiglia, poteva essere una condanna a morte.

Ho sentito di persone che per più di un anno non hanno incontrato una sola persona, rimanendo chiuse in casa tutto il tempo, per paura del contagio. Ma l’isolamento sociale era un problema diffuso anche prima della pandemia. Marcus cita un sondaggio secondo il quale il 25% degli intervistati non aveva un solo amico intimo. Per di più, il gruppo di età più solitario era quello dei giovani adulti, non degli anziani, come tipicamente si sospettava.

Quindi, anche prima della pandemia, le società occidentali soffrivano di una mancanza di comunità, che è una condizione chiave perché la sindrome da “formazione di massa” emerga in primo luogo.

La seconda condizione è che la maggioranza delle persone deve sperimentare la vita come senza senso e senza scopo. Desmet cita una ricerca che mostra che la metà di tutti gli adulti sente che il proprio lavoro è completamente privo di significato, non fornendo alcun valore né a se stessi né agli altri.

In un altro sondaggio, fatto nel 2012, il 63% degli intervistati ha detto di essere “sonnambulo” durante la propria giornata lavorativa, senza mettere alcuna passione nel proprio lavoro. Quindi, anche la condizione n. 2 per l’ipnosi di formazione della massa era soddisfatta, anche prima che scoppiasse la pandemia.

La terza condizione è la diffusa ansia fluttuante e il malcontento fluttuante. L’ansia fluttuante si riferisce all’ansia che non ha una causa apparente o distinta. Se siete nella giungla e vi trovate inseguiti da un leone, la vostra paura e l’ansia hanno una causa naturale e facilmente identificabile: il leone.

Tuttavia, quando siete socialmente scollegati e sentite che la vostra vita non ha senso, allora può emergere un’ansia fluttuante che non è collegata a una rappresentazione mentale o fisica di una minaccia specifica. A giudicare dalla popolarità degli antidepressivi e di altri psicofarmaci, anche la condizione n. 3 era soddisfatta molto prima della pandemia.

La quarta condizione è la frustrazione e l’aggressività fluttuante, che tende a seguire naturalmente le tre precedenti. Anche in questo caso, la frustrazione e l’aggressività non hanno una causa riconoscibile.

 

Quando le condizioni sono soddisfatte, emerge la formazione della massa

Quando una parte abbastanza grande della società soddisfa queste quattro condizioni, è matura per l’ipnosi di formazione della massa. Tutto ciò che serve ora è una storia in cui la fonte o la causa dell’ansia venga identificata e spiegata, fornendo contemporaneamente una strategia per affrontare e neutralizzare quella causa.

Accettando e partecipando a qualsiasi strategia, le persone con ansia fluttuante si sentono dotate, finalmente, dei mezzi per controllare la propria ansia ed evitare il panico. Sentono di avere di nuovo il controllo.

È interessante notare che quando questo accade, le persone si sentono anche improvvisamente ricollegate con gli altri, perché hanno tutti identificato la stessa nemesi. Così, sono uniti in una lotta eroica contro la rappresentazione mentale della loro ansia. Questa solidarietà ritrovata, inoltre, dà alle loro vite un nuovo significato ed uno scopo.

Insieme, questa connessione, anche se basata su una falsa premessa, agisce per rafforzare la disconnessione psicologica dalla realtà. Spiega perché così tanti abbiano creduto ad una narrazione chiaramente illogica, e perché siano disposti a partecipare alla strategia prescritta – “anche se è completamente assurda“, dice Desmet.

La ragione per cui credono alla narrazione è perché porta a questo nuovo legame sociale“, spiega. La scienza, la logica e la correttezza non hanno nulla a che fare con questo.

Attraverso il processo di formazione della massa, passano dalla condizione molto dolorosa di isolamento sociale allo stato opposto di massima connessione che esiste in una folla o in una massa.

Questo di per sé porta ad una sorta di intossicazione mentale, che è la vera ragione per cui la gente si attacca alla narrazione, perché la gente è disposta a seguire la narrazione, anche se, come abbiamo detto, è completamente sbagliata, e anche se perdono tutto ciò che è importante per loro personalmente“.

Queste perdite possono includere la loro salute mentale e fisica, le loro case, i mezzi di sussistenza e il benessere materiale. Niente di tutto ciò ha importanza quando si è sotto l’incantesimo ipnotico della formazione di massa. E questo, dice Desmet, è uno degli aspetti più problematici di questo fenomeno psicologico. Le masse di persone diventano autodistruttive attraverso la loro miope focalizzazione.

 

La formazione della massa nel 19° secolo

Gustave Le Bon, uno psicologo sociale francese famoso per il suo studio delle folle, disse una volta:

“Le masse non hanno mai avuto sete di verità. Si allontanano dall’evidenza che non è di loro gusto, preferendo divinizzare l’errore, se l’errore le seduce. Chiunque possa fornire loro delle illusioni è facilmente il loro padrone; chi cerca di distruggere le loro illusioni è sempre la loro vittima”.

Il libro di Le Bon, “La folla: uno studio sulla mente del popolo” (1) scava a fondo nelle caratteristiche delle folle umane e come, quando si riuniscono in gruppo, le persone tendano a rinunciare alla deliberazione cosciente in favore di un’azione inconscia della folla.

Le Bon avvertiva che se la società non avesse tenuto conto dell’isolamento sociale e dell’idea antireligiosa che la vita non ha scopo, saremmo finiti in uno stato in cui la formazione di massa sarebbe diventata la norma. Queste persone psicologicamente danneggiate avrebbero preso il sopravvento, che è precisamente quello che è successo.

Un esempio chiave è il regime nazista. Desmet fa notare che mentre tipicamente pensiamo alle dittature che nascono dall’uso della forza bruta e della paura, il regime nazista – e la leadership che abbiamo di fronte in questo momento – è salito al potere grazie a questo profondo fenomeno psicologico noto come formazione di massa.

La gente partecipava VOLONTARIAMENTE alle atrocità naziste a causa dello stato psicologico in cui si trovava la società (il fenomeno della formazione di massa), non perché temeva il proprio leader.

 

Differenze chiave tra dittatura e totalitarismo

È quindi importante rendersi conto che le dittature classiche e il totalitarismo nascono da cause diverse. Come regola generale, in una dittatura classica, il dittatore diventa più mite e meno aggressivo una volta che le voci dissidenti, la sua opposizione, sono messe a tacere. Una volta che ha preso il potere completo, non ha più bisogno di essere aggressivo e può ricorrere ad altri mezzi per mantenere il controllo.

In uno stato totalitario, si verifica l’esatto contrario. Questo è il punto cruciale che dobbiamo capire, perché in una società totalitaria, una volta che l’opposizione è messa a tacere, quello è il momento in cui lo stato commette le sue più grandi e crudeli atrocità.

Un esempio di questo è il piano di purificazione di Stalin negli anni ’30, che ha portato alla morte di circa 80 milioni di persone in un solo decennio. La metà degli anni ‘30 è anche il periodo in cui il regime nazista iniziò la sua folle pulizia, che portò all’Olocausto. Entrambi sono avvenuti dopo che l’opposizione vocale era stata placata.

Ora siamo in un altro momento spartiacque della storia, dove l’opposizione alla follia pandemica viene messa a tacere. Se vogliamo che l’umanità sopravviva e non soccomba al totalitarismo globale, dobbiamo continuare a parlare contro di esso, perché quando ci fermeremo, QUELLO è il momento in cui inizieranno le vere atrocità. In altre parole, non abbiamo ancora visto nulla. Il peggio deve ancora venire – se restiamo in silenzio.

Ecco un altro punto importante. I totalitari non smettono di commettere atrocità una volta che l’opposizione viene sconfitta. Semplicemente si espande a nuovi gruppi. Desmet racconta come Stalin passasse da un capro espiatorio all’altro, mentre continuava a trovare nuovi gruppi da incolpare e li faceva annientare. Alla fine, finì per uccidere la metà dei membri del suo Partito Comunista, anche se la maggior parte non aveva fatto nulla di male e gli era fedele.

Questo è qualcosa su cui riflettere nella nostra situazione attuale. In questo momento, gli “anti-vaxers” sono l’opposizione che il regime totalitario cerca di distruggere. Una volta che non ci saranno più “anti-vaxers”, diciamo, teoricamente che tutti nel mondo siano stati vaccinati, l’opposizione da eliminare diventerebbe qualche altro gruppo.

Quindi, se siete “vaccinati” e avete fatto tutti i vostri richiami in questo momento e state facendo il tifo per la crociata contro coloro che non vogliono vaccinarsi, sappiate che è solo una questione di tempo prima che sia il vostro turno di essere vittime di qualcosa.

 

La tragica fine che attende tutte le società di formazione della massa

In un certo senso, il destino di coloro che soccombono alla formazione della massa e abbracciano il totalitarismo è particolarmente tragico, a causa di un altro strano fenomeno che si verifica. Le persone sotto il suo incantesimo spesso finiscono per concordare che meritano di morire e vanno volentieri verso la propria morte. Questo, dice Desmet, è quello che è successo con molti dei membri del partito di Stalin che sono stati condannati a morte senza motivo apparente.

Come notato da Marcus, questo è fondamentalmente “menticidio”, l’uccisione della mente. Il processo psicologico del menticidio degrada talmente le facoltà mentali che il pensiero razionale non è più possibile, rendendo le persone profondamente credulone. In questo stato, accetteranno qualsiasi narrazione senza pensiero critico.

La formazione della massa finisce sempre per creare più delle condizioni che, in prima istanza, le hanno permesso di emergere. Così, alla fine, le persone che sono sotto ipnosi di formazione della massa si sentiranno più che mai isolate socialmente, con meno significato e scopo nella vita, e più ansia e aggressività fluttuante di prima.

La formazione della massa cancella anche l’individualità. Il gruppo diventa importante e l’individuo irrilevante. Quindi sentirsi dire che voi, i vostri genitori o i vostri figli meritate o dovete morire per il miglioramento della società diventa accettabile e piacevole.

“Tutti diventano ugualmente stupidi, essenzialmente”, dice Desmet. “Non importa quanto fossero intelligenti o svegli prima. Perdono ogni capacità di pensiero critico, perdono tutte le caratteristiche individuali”.

Applicato ad oggi, questo è scioccantemente rilevante. Aiuta a spiegare come e perché i genitori sono disposti a mettere in fila i propri figli per un “vaccino sperimentale” che può renderli disabili o ucciderli. “Il totalitarismo è un mostro che divora SEMPRE i propri figli“, dice Desmet.

 

La formazione della massa in azione

Un altro punto importante è che, tipicamente, solo il 30% delle persone in una società totalitaria è effettivamente sotto l’incantesimo ipnotico della formazione di massa. Sembra maggiore, ma in realtà sono una minoranza.

Tuttavia, c’è tipicamente un altro 40% che semplicemente segue il programma, anche se non è convinto. Non vogliono distinguersi andando contro la corrente prevalente. Il restante 30% non è ipnotizzato e vuole svegliare gli altri.

Una strategia chiave per rompere la formazione della massa e prevenire il totalitarismo è che i dissidenti si uniscano come un unico grande gruppo, dando così agli spettatori indecisi che non sono ancora completamente ipnotizzati un’alternativa all’unirsi ai totalitari.

I cosiddetti esperimenti Ash hanno chiaramente dimostrato che pochissime persone, solo il 25%, sono disposte ad andare contro la folla, non importa quanto assurda e ovviamente sbagliata sia l’opinione della folla. Due terzi delle persone sono disposte ad assecondare l'”idiocrazia”.

Più e più volte, gli eventi di formazione della massa e gli esperimenti ci mostrano che ci sono tre gruppi di persone: quelli che si incantano e credono effettivamente che la risposta sbagliata sia quella giusta; quelli che sanno che la risposta è sbagliata, ma non osano dire la verità, così sono d’accordo con ciò che sanno essere falso; e quelli che sanno che la risposta è sbagliata e lo dicono.

 

Come rompere la formazione della massa

Tutto questo indica qual è la risposta. Secondo Desmet, ciò che i dissidenti devono fare è unirsi per formare un unico grande gruppo. Questo dà al gruppo più grande, il 40% – gli spettatori indecisi che seguono il programma solo perché hanno paura di essere ostracizzati – una piattaforma alternativa di legame sociale.

La maggior parte di loro probabilmente si unirà al gruppo dissidente anti-totalitario piuttosto che seguire la mentalità totalitaria con cui non sono pienamente d’accordo. A quel punto, la formazione della massa è fatta. Lo stato totalitario è finito perché gli spettatori neutrali, che hanno permesso alla formazione di massa di mettere radici e crescere, ora non partecipano più a quel processo. E senza la formazione della massa, una presa di potere totalitaria non può avere successo.

In secondo luogo, dobbiamo continuare a parlare a voce alta. Parlare può aiutare a minimizzare il numero di persone che vengono ipnotizzate. Può anche svegliare alcuni che sono già sotto l’incantesimo della formazione della massa. Secondo Desmet, è stato anche dimostrato che parlare può limitare le atrocità commesse.

“Secondo me, smettere di parlare non è un’opzione “, dice. “È la cosa più importante che possiamo fare”.

Non è facile. Come discusso da Marcus e Desmet, il regime totalitario ha il vantaggio di poter controllare la narrazione attraverso i media centralizzati. Non sorprende che i mass media siano uno strumento chiave per la creazione di una formazione di massa di successo.

Una terza azione è la creazione di strutture parallele. Il potere di questa strategia è stato dimostrato da Vaclav Havel, un dissidente politico che alla fine è diventato il presidente della Cecoslovacchia. Una struttura parallela è qualsiasi tipo di attività, organizzazione, tecnologia, movimento o ricerca creativa che si adatta a una società totalitaria pur essendone moralmente al di fuori.

Una volta create abbastanza strutture parallele, nasce una cultura parallela che funziona come un santuario di sanità mentale all’interno del mondo totalitario. Havel spiega questa strategia nel suo libro “Il potere dei senza potere”. Come notato da Desmet, il totalitarismo alla fine si autodistruggerà sempre. Le basi psicologiche sono così autodistruttive che il sistema crolla. Questa è la buona notizia.

La cattiva notizia è che un sistema totalitario può sopravvivere per lunghi periodi di tempo prima di esaurirsi, e alla fine tendono ad esserci pochi sopravvissuti. Detto questo, Desmet crede che questo nuovo totalitarismo globale sia più instabile dei sistemi totalitari regionali guidati da dittatori e, conseguentemente, potrebbe [corsivo del traduttore] autodistruggersi più velocemente. Quindi, la chiave è sopravvivere fuori dal sistema totalitario mentre aspettiamo che si autodistrugga.

Tuttavia, dobbiamo ancora dissentire a parole e nei fatti, per limitare le atrocità e mitigare i danni.

In definitiva, come nella medicina, prevenire il totalitarismo è molto più facile che cercare di liberarsene dopo. Per farlo, dobbiamo prevenire le quattro cause alla radice della formazione della massa nella società: isolamento sociale, mancanza di scopo, malcontento/ansia fluttuante e frustrazione/aggressione fluttuante.

Questo sarà il compito di coloro che rimarranno una volta che questo esperimento di totalitarismo globale [sperabilmente] fallirà e cadrà.

 

Link: https://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2021/11/27/mass-formation-totalitarianism.aspx?ui=59ed2e7639939da92ff0e3fd8a4becd1e38e467e8312fec7760fac1ab9753aaf&sd=20210422&cid_source=dnl&cid_medium=email&cid_content=art1HL&cid=20211127&mid=DM1052683&rid=1334449145

 

Nota: per scelta anti-censura da parte dell’Autore, l’articolo rimane visibile sul suo sito solo per 48 ore. Sia l’articolo che il video sono comunque disponibili a chi ne faccia richiesta al Dr. Mercola o a ComeDonChisciotte.

 

Scelto e tradotto da Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte

 

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