Si avvicina l’ora della verità nel conflitto: guerra totale o negoziato
di Luciano Lago
Un
certo numero di analisti statunitensi ed occidentali iniziano a
sostenere che Washington dovrebbe trovare un modo per porre fine al
conflitto in Ucraina prima che questo sconfini in una guerra nucleare
con tutte le conseguenze. Questo mentre a mezza bocca i più ammettono
che sarà impossibile per le forze ucraine/Nato sconfiggere la Russia,
anche con la sbandierata controffensiva di primavera, il cui massimo
risultato potrebbe essere quello di mantenere le attuali posizioni.
Significativo
l’articolo pubblicato dal Wall Street Journal di lunedì in cui, l’ex
tenente colonnello delle US. Forces ed analista militare, Daniel Davis,
ha criticato la valutazione fatta da vari commentatori statunitensi
secondo i quali la Russia non sarebbe stata in grado di vincere il
conflitto in Ucraina.
Tuttavia, sostiene Davis, un esame
impassibile ed equilibrato dei fondamenti del combattimento in gioco
rivela che, nonostante il massiccio rifornimento di armi pesanti
ricevuto dai paesi occidentali, l’Ucraina lotterà semplicemente per
mantenere le sue posizioni raggiunte, figuriamoci per sconfiggere la
Russia.
Di conseguenza Davis afferma che I leader
occidentali dovrebbero iniziare a ricalibrare le loro aspettative alla
luce delle tendenze attuali. Persistere nell’idea incontrastata che la
Russia perderà la guerra potrebbe lasciare l’Occidente colto alla
sprovvista se l’offensiva ucraina non riuscisse a degradare
materialmente le posizioni russe.
Al di fuori delle posizioni di
principio espresse dallo schieramento occidentale, come da quelle
sostenute dalla parte russa, quello che conta ai fini della prevalenza
sul campo di battaglia è il potenziale di combattimento nazionale.
Questo riguarda i fondamentali: la capacità industriale militare di
sfornare quantità adeguate di armi e munizioni, il maggior numero di
truppe sufficientemente addestrate e la resistenza politica per
continuare a combattere.
Quello che fa la differenza è la
capacità industriale e il numero di truppe potenzialmente disponibili
per ciascuna parte. In quelle categorie, i russi hanno un netto
vantaggio. Questo lo afferma il colonnello Davis, esperto analista
militare.
Inoltre continuare a considerare che il conflitto
possa essere deciso sulla base di strategie e di rifornimenti di armi
convenzionali forniti dalla NATO alle forze ucraine, sembra
ignorare l’elefante multimegaton presente nella stanza, cosa che
potrebbe portare a un esito oscuro e potenzialmente catastrofico per
l’Occidente, afferma Davis.
Proprio sabato scorso, Putin ha fatto un passo avanti sulla scala dell’escalation quando ha annunciato che la Russia avrebbe posizionato armi nucleari tattiche sul territorio bielorusso. Molti in Occidente respingono questa azione come mera retorica, un bluff di Putin .
Realtà dei fatti contrasta le valutazioni di Davis
Quelli che pensano ad una finta azione diversiva russa, non hanno calcolato che lo zar russo non bluffa ma ha fatto una mossa in risposta simmetrica alla fornitura di armi a lungo raggio da parte della NATO all’Ucraina.
Il missile USA intercettato pochi giorni fa a soli 20 Km, da Mosca, del tipo GL SDB Grumman, con una portata di circa 170 Km. è un campanello d’allarme per la Russia che vede minacciata la sua stessa sicurezza. Il fatto che la NATO
abbia varcato tutte le linee rosse tracciate da Putin e abbia fornito
armi a lungo raggio all’Ucraina, minacciando le città russe e gli
obiettivi strategici, assume due significati.
Primo, che la stessa sicurezza dello stato Russo viene messa in pericolo, secondo, che tutte le affermazioni contrarie fatte da Washington erano solo menzogne.
Di conseguenza la mossa di Putin significa prossima predisposizione all’uso di armi nucleari tattiche, come scritto e affermato pubblicamente dalla dottrina militare russa. Non è un bluff ma una realtà.
Questo
significa che, se gli Stati Uniti vogliono evitare un conflitto
nucleare, devono fermarsi per tempo e trattare con la Russia un
negoziato onorevole, bypassando (o eliminando) il pazzo di Kiev che
vuole portare allo sterminio totale il suo popolo.
Soltanto
questo gesto in extremis potrà evitare un olocausto nucleare che (non
si illudano) investirà gli stessi Stati Uniti e produrrà effetti
devastanti per tutti.
Alla cabala guerrafondaia mondialista di Washington rimane l’ultima opportunità di fermare la guerra prima che sia troppo tardi.
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