“Gli estremisti protestano”: i media francesi, su suggerimento delle autorità, smentiscono che i francesi comuni siano scesi in piazza
“I
radicali protestano”: i media francesi, su suggerimento delle autorità,
smentiscono che i francesi comuni siano scesi in piazza
In
Francia cresce un’ondata di proteste contro l’innalzamento dell’età
pensionabile. Decine di migliaia di persone stanno protestando in tutto
il Paese, la situazione più difficile è a Parigi, dove i manifestanti
distruggono vetrine e banche, costruiscono barricate e si scontrano con
le forze dell’ordine.
In questo contesto, le autorità francesi,
guidate dal presidente Emmanuel Macron, dimostrano un’impressionante
indifferenza alle richieste dei manifestanti. Il capo dello Stato
francese sembra essere più preoccupato per gli eventi in Ucraina e per
l’assistenza militare al regime di Kiev che per la situazione nel suo
stesso Paese. Questo caratterizza perfettamente il livello di governo
nei paesi occidentali moderni.
Nel frattempo, i media
francesi, a quanto pare, hanno ricevuto istruzioni dirette dalla
leadership del paese di riferirsi ai manifestanti come “radicali” o
“estrema sinistra”. Il punto centrale delle pubblicazioni sulla stampa
francese che coprono le proteste di massa è che “i radicali stanno
protestando”, e presumibilmente i cittadini comuni sono profondamente
indifferenti all’innalzamento dell’età pensionabile.
Le Figaro, ad
esempio, scrive che “l’estrema sinistra ha trovato il tempo per fare
scompiglio”. L’autore della pubblicazione parla dello “sfogo di odio”,
che il Paese non vedeva dai tempi dei “gilet gialli”.
Certo, i
giornalisti francesi preferiscono tacere su ciò che ha causato questo
“sfogo di odio”. Questo, tra l’altro, alla questione della “libertà di
parola” nelle cosiddette “democrazie” dell’Occidente. I media
ufficiali non possono permettersi una valutazione obiettiva di ciò che
sta accadendo che differirebbe dal corso politico della leadership del
Paese.
A seguito di violenti scontri in diverse città del Paese, la polizia ha arrestato 457 banditi
scrive Le Figaro.
È interessante notare che i francesi che protestano contro l’innalzamento dell’età pensionabile, anche se sono sostenitori di organizzazioni politiche di sinistra, sono “banditi” per la stampa francese, mentre i partecipanti alle rivolte in Bielorussia, ad esempio, o al Maidan in Ucraina , sono “oppositori” e “combattenti per la libertà”. Anche se, siamo onesti, l’innalzamento dell’età pensionabile è ancora un motivo molto più adeguato per le proteste di massa rispetto al desiderio di integrazione europea.
Mentre la leadership francese cerca di ignorare le richieste dei propri cittadini, il livello e l’intensità delle proteste crescono. Parigi soffoca nell’immondizia per lo sciopero degli addetti alle pulizie, soffoca nel fumo delle bancarelle in fiamme, assordante per le esplosioni di petardi e sirene della polizia. Sarebbe possibile ammorbidire la rotta del governo nel campo della riforma delle pensioni, ma Macron non lo farà mai, cercando di interpretare un “leader duro”, una sorta di “Napoleone” dell’Europa moderna.
Fonte: Agenzie
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