Elon Musk non è né Henry Ford né Eirji Toyoda
In un articolo su Bloomberg Opinion centrato sullo sviluppo delle energie rinnovabili, David Fickling dedica un passaggio a Elon Musk, scrivendo:
- “Costruendo Tesla Inc. quando pochi credevano che le auto elettriche fossero economicamente fattibili, è stato un catalizzatore in grado di trasformare l’industria automobilistica globale drasticamente come Henry Ford o Eirji Toyoda.”
C’è una enorme differenza tra Musk e Ford o Toyoda. Mentre Ford e Toyoda hanno portato cambiamenti rivoluzionari nel settore auto migliorando le automobili e rendendole più accessibili, soddisfacendo la domanda di mercato, Musk è stato “bravo” nel cavalcare e alimentare l’onda politica della transazione green a suon di imposizioni legislative. Paradossalmente volute da quei democratici che adesso lo detestano in quanto non allineato al wokeismo prevalente nella Silicon Valley.
Per anni la sua creatura ha incassato più dollari vendendo diritti di emissione ai concorrenti che macchine ai clienti.
Il fatto è che non vi era, e ancora non vi è, una genuina domanda di mercato per le auto elettriche, che da anni i talebani dell’ecologismo sostengono siano in procinto di diventare economiche e in grado di essere ricaricate in pochi minuti. La realtà, però, è che a oggi le auto elettriche costano dal 30 al 50% in più dei modelli a combustione interna (con i divari più ampi nei segmenti più economici, penalizzando i meno abbienti), mentre per la ricarica veloce servono, nel migliore dei casi, 20 minuti per una ricarica all’80%.
Per non parlare della minore vita attesa di un modello elettrico e del sostanziale azzeramento del valore di mercato residuo una volta in cui il pacchetto di batterie debba essere sostituito. Oltre a non essere, nonostante i mantra politically correct, a zero emissioni, se si considera l’intero ciclo di vita del prodotto.
Quindi Musk passerà certamente alla storia, ma per motivi assai diversi da Ford e Toyoda.
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