28 Nov 2022
War Zone. La NATO richiede alle forze ucraine di lanciare una offensiva a tutto campo contro i russi
Fonte: Contro
Sembra che la Nato abbia dato una sorta di ultimatum a Zelensky per ottenere una vittoria rapida sulle forze russe, affinche si lanci una offensiva generale, e questo imput sarebbe avallato dagli alti costi sostenuti dall’Alleanza per gli investimenti fatti in Ucraina dai paesi membri. Si calcola che la Nato abbia fornito in armamenti non meno di 60 miliardi all’Ucraina e gli occidentali vogliono vedere dei risultati concreti sul campo che possano giustificare tali sforzi.
Al
tempo stesso risulta che la Nato si aspetti un attacco prossimo della
Bielorussia che potrebbe avvenire in qualsiasi momento con l’apertura di
un nuovo fronte di battaglia.
Una agenzia ha mostrato foto
di costruzioni di cememto armato al confine bielorusso, questo perchè la
Bielorussia potrebbe entrare nel conflitto in dicembre e ci sono molti
indizi per questo ulteriore sviluppo, così ha affermato il comandante
ucraino Yurij Butisov, così come ci sono molte ragioni per ritenere
questo probabile.
La stessa Ucraina ritiene necessario ampliare il
fronte delle operazioni contro la Russia, mentre la Bielorussia ha
realizzato preparativi per la mobilitazione dell’Esercito e reparti del
suo esercito stanno ricevendo addestramento in territorio russo.
La
Bielorussia si sta predisponendo per una guerra a grande scala, aveva
ritardato questo momento per prepararsi alla guerra e lo fa molto
rapidamente in prospettiva di un attacco a dicembre.
Quello
che non dice il comandante ucraino è che i paesi occidentali stanno
sospingendo l’Ucraina a lanciare una offensiva generale nella speranza
che l’esercito ucraino possa iniziare ad ottenere successi sul campo
che siano presentabili come una vittoria, in modo da avere una posizione di forza ad un eventuale tavolo di negoziati.
La
pubblicazione militare, Military Review, ha pubblicato una informativa
in cui ha sostenuto che le risorse delle forze ucraine sono
sufficienti per lanciare un grande attacco contro la Russia, contando
sulle armi fornite dalla NATO e sul supporto logistico e di intelligence
fornito da questa alleanza.
L’Occidente esige solo un sconfitta della Russia in Ucraina per puntare poi su un cambio di potere al Cremlino.
Allo
stesso tenpo l’obiettivo militare della Nato è quello di portare la
battaglia nella regione di frontiera della Russia, minacciando la Crimea
e le postazioni della Russia occidentale a Belgorod e zone limitrofe.
Per questo le forze ucraine Nato stanno sondando le linee russe prima della battaglia con voli continui di UAV di avvistamento.
Il
comando russo non ha molti margini di manovra e deve necessariamente
respingere la possibile offensiva e tagliare i rifornimenti alle forze
ucraine Nato. Per questo motivo la Russia sta distruggendo le
infrastrutture strategiche energetiche e ferroviarie dell’Ucraina e
il punto di inflessione è la città di Bakhmut, centro strategico e snodo
ferroviario di trasporto importante nel Donbass, la battaglia per
questo centro si è prolungata da tempo. Il centro è così importante che
la Nato ha trasferito la pmc Mozart dei mercenari USA per affrontare la
compagnia russa Wagner.
Al momento si sa che le truppe ucraine hanno
abbandonato il territorio di Azanyanovka al sud di Bakhmut e
parallelalmente, per la incapacità di mantenere le posizioni, si
registra un cambio della ubicazione delle truppe che attualmente stanno
ritiranosi dalla città, vista la impossibiltà di mantenere l’accesso
alla città e di fronte ad un prossimo assalto russo. L’esercito
ucraino qualifica la situazione attuale a Bakhmut come ciritica per le
condizioni in cui si trovano le strade e le fortificazioni realizzate
in precedenza e lo stesso comando ucraino è consapevole che la ritirata
delle forze ucraine consentirebbe l’immediata avanzata delle forze
russe.
Le stesse fonti ucraine (TK Bikka) riferiscono che c’è un inferno intorno a Bakhnut e che le forze ucraine stanno subendo perdidte mostruose. Il flusso dei feriti all’ospedale non si riesce a trattenere…. Si parla di oltre 500 soldati e mercenari feriti su questo fronte negli ultimi giorni e tali notizie sono state confermate da varie altre fonti. D’altra parte le condizioni ambientali e climatiche in questo periodo non favoriscono una avanzata delle truppe ucraine che si trovano immerse nel fango e sotto la pioggia battente, con grandi difficoltà a indirizare i tiri dell’artiglieria e con l’impossibiltàdi fa volare i droni d’attacco.
Il fatto che la Nato abbia tanta fretta nel lanciare una offensiva su vasta scala lo hanno compreso nel comando russo ma importanti linee ferroviarie in Ucraina sono state distrutte e non funzioneranno per molto tempo, nello stesso tempo ci cono molte difficoltà a trasferire i rifornimenti e le armi che servono alle forze ucraine. Sembra comunque che gli USA siano ormai convinti che non sarà possibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia anche se dovessero morire tutti gli ucraini e distruggere tutto il paese.
Per questo Washington sta scommettendo su una possibile rivoluzione di colori all’interno della Russia, sobillando rivolte e scioperi , sfruttando il malcontento e aizzando una rivolta interna attraverso l’azione propagandistica delle radio occidentali e dei social media sul pubblico dei giovani in Russia. Un importante stanziamento per parecchi milioni di dollari è stato già fatto e le equipe dei servizi di intelligence occidentali procedono per diffondere slogan di propaganda e trasmissioni con cui si cerca di iniettare la sfiducia e la riprovazione verso le scelte di politica estera attuate dalla giunta di Mosca.
Non sarà un compito facile poichè in Russia il presidente Putin dispone di un indice di approvazione di oltre il 72% dell’opinione pubblica, in continua crescita. Inoltre la gran parte del pubblico russo ha inteso questo conflitto come una lotta esistenziale che la Russia si trova a combattere, non solo contro l’Ucraina, ma contro tutto l’Occidente ed è in gioco la sopravvivenza stessa della Russia come stato indipendente.
Luciano Lago
Fonti varie
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