Missione diabolica compiuta
Di Alberto Conti, ComeDonChisciotte.org
https://comedonchisciotte.org/missione-diabolica-compiuta/
Oggi, ultimo giorno di luglio 2022, su byoblu è presente l’ultimo contributo di Manlio Dinucci intitolato “Draghi: missione compiuta”.
L’ottimo Dinucci ancora una volta non delude. Con lucida chiarezza spiega e denuncia cosa ha veramente realizzato il governo Draghi, e cioè il suicidio volontario dell’Italia, della sua economia, della sua dignità morale, della sua democrazia residuale, del suo stesso Popolo, dopo ormai troppi decenni di sempre più evidente sottomissione al colonizzatore americano, ora particolarmente incattivito dal suo inesorabile traballare nel ruolo di dominatore unipolare, che lo spinge a sacrificare anche i suoi più fedeli “alleati” pur di conservare il dominio assoluto sul mondo, che del resto è anche l’ultima carta rimastagli per giocarsi la sua stessa sopravvivenza. Un padre-padrone terrorizzato per se stesso, che non esita ad estendere i suoi tradizionali metodi predatori e distruttivi ai suoi principali satelliti, ex-privilegiati, giocandosi il tutto per tutto in una partita che è comunque già persa nei fatti. E da un giocatore che non sa perdere purtroppo c’è da aspettarsi anche il peggio, una tragica “soluzione finale”, del resto predisposta in ogni dettaglio con enorme dispiegamento di mezzi economici e tecnologici, ed ora anche propagandistici, della peggior specie.
Eppure conosco brave persone, italiani plurilaureati e di buona volontà, che considerano ora più che mai Draghi come l’unico possibile “salvatore della Patria”, assurdamente silurato da un parlamento ingrato e traditore, a dispetto delle infinite prove di collaborazionismo fornite durante tutta la presidenza Draghi al malgoverno del Paese. Un parlamento che ha comunque ricevuto i suoi 30 denari in forma di vitalizio maturato per un solo giorno.
Ma cosa c’è nella testa di questi “bravi cittadini” che li rende così incredibilmente ciechi alle verità più evidenti?
Non è forse un fatto incontestabile che la scelta guerrafondaia del governo, in totale dispregio dell’opinione pacifista della stragrande maggioranza del Paese reale, ha prodotto un aumento di 10 volte del prezzo del metano, la principale fonte di energia importata sulla quale si basa l’economia di un Paese trasformatore come l’Italia? (e la Germania, che però sta giudiziosamente facendo marcia indietro sulla rinuncia al gas russo)
E tutto ciò in un contesto di “distruzione creativa” delle PMI (Piccole e Medie Imprese), spina dorsale dell’economia italiana, con la motivazione ipocrita della psicopandemia, e di una crisi finanziaria veramente epocale, con allegate privatizzazioni selvagge e sperperi di risorse pubbliche in fasulle proposte green, e imposizioni di ancor più fasulli salti nel futuro digitale e telecomunicativo (5G e 6G) altrettanto anacronistici rispetto alle tragiche criticità del momento quanto nocivi per l’ambiente e la salute pubblica, dal chiaro significato malcelato di controllo assoluto della popolazione, in stile cinese, oltre che per fini militari.
L’aumento di 200 miliardi di euro del debito pubblico, con conseguente incaprettamento del Paese alle ormai fetide regole ricattatorie del “neoliberimo” occidentale (dettate dai soliti FMI, BM, UE, vertici bancari e speculativi in generale), ridenominate per l’occasione in “salvifico” PNRR dalle ferree condizionalità ( Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ), completa la trappola irreversibile costruita illecitamente da questo campione della finanza apolide predatoria di stampo anglofone, durante il suo mandato già illegittimo di per sé, ma sfacciatamente condotto con metodi autoritari e contenuti antipopolari ben oltre i limiti di ogni liceità istituzionale. Una trappola che costui ha la sfrontatezza di chiamare “pilota automatico”.
Da molto prima l’avevo detto, ribadito e dimostrato che Draghi è un bugiardo professionale, e non potrebbe essere che così in base al ruolo di traditore degli interessi nazionali che ha sempre perseguito in ogni circostanza, fingendo una fede cieca nell’ideologia neoliberista, in realtà frutto del tradimento del suo grande maestro Federico Caffè. Questo suo primo plateale tradimento ha costituito il peccato originale del giovane orfano Mario Draghi, che da allora ha professato questa sua fede cieca in parossistico contrasto con le doti intellettive che i suoi ammiratori gli tributano, forse a ragione, vista l’efficienza e la pervicacia con le quali persegue i suoi malevoli obiettivi.
Quest’ultimo malgoverno sembra però l’atto finale dell’agenda anglofona fedelmente perseguita da Draghi, la predisposizione senza vie d’uscita alla totale rovina irreversibile del Paese. Di peggio c’è solo una direzione NATO ancor più diabolica di quella rappresentata dall’attuale “portavoce” Stoltenberg, che punti dritta verso un’inevitabilità, costruita con l’inganno della propaganda bellica, della III guerra mondiale nucleare, cioè l’ultima in assoluto per la razza umana. Dio non voglia, ma che il demonio lo voglia è già un fatto acclarato, basta sturare le orecchie e aprire gli occhi per comprenderlo chiaramente.
Le risposte ovvie, che nella testa dei benpensanti ci sia solo la segatura indotta dalla propaganda mediatica, la paura della morte da influenza, un tenore di vita apparentemente conservato, un qualunquismo conformista di stampo fascista, un papato connivente col mainstream, ecc. ecc. non bastano più a spiegare il collaborazionismo delle stesse vittime.
Davanti ad un baratro così reale e terribilmente terrificante anche un sonnambulo dovrebbe svegliarsi, riprendere coscienza di se stesso e del mondo, per almeno potersi salvare con una radicale scelta salvifica in extremis.
Forse ci stiamo proprio dentro, immersi nel tempo fisiologico di questo risveglio collettivo, che si vede e non si vede, si spera e si dispera, ma che i fatti quotidiani impongono sempre più all’evidenza, sensibilizzando gradualmente una pubblica opinione finalmente alternativa a quella falsa e totalizzante forzata dal mainstream.
Di Alberto Conti, ComeDonChisciotte.org
31.07.2022
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