Perché in Italia il Green Pass sta “funzionando”?
Ovvero, la "sindrome del Marchese del Grillo".
Diciamocelo dai: il Green Pass in Italia sta funzionando
(nonostante in pochissimi credano ancora serva a questioni sanitarie),
non per la cattiveria, per quanto brutale, dei governanti*, ma perché gli italiani lo vogliono, anzi LO BRAMANO DA TANTO!
Infatti, così come la maggior parte degli italiani desidera il Telepass e il Priority boarding, alla stessa stregua adora il proprio Green Pass, perché soddisfa il loro bisogno di sentirsi privilegiati.
Quindi, che che ce ne dicano, questi italiani hanno bisogno di coloro che non possiedono il Green Pass o il Super Green Pass, per poter interpretare l’ambìto ruolo del Marchese del Grillo, nel frangente in cui fiero proclama: “Io so’ io e voi non siete un cazzo!”.
É evidente a sempre più persone che il piano attuale, propagandato come soluzione per uscire da una pandemia, non è mai stato nulla di più che un grande bluff. Infatti, nessuno crede più veramente che le misure discriminanti adottate siano collegate in alcun modo a un qualche tentativo di tutela della salute pubblica. Eppure, in molti in Italia desiderano che le discriminazioni verso coloro che hanno scelto di non ottenere il Green Pass vengano mantenute. Per quale motivo? Da parte del governo, neanche a dirlo: per avere uno strumento di controllo. E da parte dei cittadini? Secondo me è perché per molti è meglio godere di un diritto quando divenga privilegio per qualcuno, piuttosto che goderne quando inalienabile per tutti!
Un godimento sadico dunque il loro, poiché tratto dall’inflizione della sofferenza altrui, più che da un reale beneficio per sé. Questo tipo di godimento non troverebbe ragion d’essere in esseri umani sani e consapevoli, che preferirebbero trarre appagamento da amore e armonia.
Quindi io credo che, per queste persone, le assurde richieste fatte loro per ottenere il Green Pass non supereranno mai veramente un limite di accettazione. Credo, piuttosto, che saranno disposte anche a fare la danza della pioggia, in nome della scienza, a fare la giravolta e farla un’altra volta, sempre in ossequio alla scienza, anche a farsi asportare un rene se fosse richiesto. Insomma, qualunque cosa, pur di avere un Pass che conferisca loro un privilegio che li distingua e li innalzi, secondo loro, rispetto a chi non ce l’ha.
E lo difenderanno sempre, qualsiasi idiozia sarà data loro in pasto per giustificare il Green Pass, lo continueranno a difendere.
Non c’è modo, per come si stanno ponendo ora, che venga dettata una
“condizione per ottenere il Green Pass” così assurda, da indurre loro a
ribellarsi. Perché sembra che valutino più importante il sentirsi
superiori a qualcuno che il non permettere che siano calpestati certi
diritti inviolabili, derogati certi principi, violati certi valori.
Credo che, ancora una volta, farebbero lunghe attese in fila di notte,
replicherebbero le scene di assalto, come quelle già viste agli hub
vaccinali durante il 2021, per accaparrarsi il prima possibile il loro Pass.
È a causa degli italiani che il Green Pass in Italia sta funzionando.
Il mio auspicio è che ogni individuo impari a destare, dentro di sé, valori ben più alti di quello di volersi sentire privilegiato a discapito di altri. Valori veri, inclusivi, universali, quelli per cui valga davvero la pena combattere tutti insieme, per lasciare un mondo migliore ai nostri bambini. Perché “un uomo che non ha qualcosa per cui è disposto a morire non è adatto a vivere.”**
* Leggasi “governante” come chi, insieme al maggiordomo, sovrintende il personale di servizio (popolo) e il buon andamento delle attività quotidiane (per esempio, “vaccinazione di massa” o “Green Pass”) di manutenzione (per esempio, “conduzione inesorabile del Paese verso un’oligarchia”) in una casa, corte, villa, palazzo (per esempio, Banche) o famiglia (per esempio, lobbisti).
** “A man who does not have something for which he is willing to die is not fit to live” (Martin Luther King)
Autore: Nicoletta Signoretti
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