La sacca superba degli autoreferenziali
di Vincenzo Costa - 15/03/2023
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/la-sacca-superba-degli-autoreferenziali
Fonte: Vincenzo Costa
È ormai evidente che i cosiddetti “ceti riflessivi” sono il
problema del paese. È una sacca a cui si può raccontare di tutto, priva
di memoria minima, incapace di ricordare e collegare ciò che gli è
stato detto poco prima con ciò che gli viene detto ora. Non coglie
contraddizioni che persino un cieco vede. Raccontano loro la palla X, la
realtà mostra l’opposto, e loro continuano a credere alla nuova palla
che viene loro raccontata. Basta che sia un giornale riflessivo a farlo.
Non capisce niente ma ha la spocchia del saputello. Discute di
storia e politica per categorie a priori, non conosce i fatti ma usa i
controfattuali.
Non sono ceti riflessivi, ma autoreferenziali,
chiusi a riccio e chiusi rispetto alla realtà. Loro se la suonano e loro
se la cantano.
Impermeabili all’esperienza, pretenderebbero che la realtà si adeguasse alle loro menti illuminate.
Ma l’incapacità di apprendere dall’esperienza è il segno distintivo della stupidità.
Purtroppo
la stupidità ha giornali, potere, influenza. Non può produrre nulla, ma
può impedire la cosa più necessaria in questo paese: la circolazione
del senso tra politica e realtà.
E dove questa è bloccata emerge una crisi del sistema nel suo complesso.
A
bloccare questa circolazione sono i “ceti riflessivi”. Essi sono il
tappo, l’origine della crisi della democrazia, della rappresentanza,
della mobilità di idee e persone.
Le masse popolari sono anni luce
più avanti di loro nella capacità di decodifica, nella percezione della
realtà e della posta in gioco essenziale oggi.
Uno scollamento grave
tra sistema culturale e mondo delle interazioni quotidiane, che
richiede una nuova responsabilità, forse la responsabilità, e nessuna
complicità con questa sacca di superbia è ignoranza.
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