https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-i_nemici_della_russia_sconfitti_sul_campo_passano_ufficialmente_al_terrorismo/40832_47141/
Una terribile tragedia e una perdita incolmabile. E'
morta in un atto terroristico a Mosca la figlia del filosofo russo
Aleksandr Dughin.
Daria stava ritornando dal Festival “Tradizioni”, appena
fuori Mosca, dove aveva partecipato col padre, guidava l’autovettura
che era intestata a Dughin, una jeep. All’ultimo momento il padre aveva
deciso di salire su un’altra macchina e seguiva la figlia.
Tutto è successo davanti ai suoi occhi, ha visto saltare in aria l’auto e l’atroce fine di Darja.
Dughin adesso è ricoverato in un ospedale di Mosca.
L’ordigno è stato messo sotto il sedile, un nitro-composto, tritolo, di
400 g. senza guscio, fortemente esplosivo, non è ancora stato stabilito
se era ad orologeria, oppure qualcuno ha schiacciato un pulsante. L’auto
è stata così dilaniata che non riuscivano nemmeno a trovare la targa,
il corpo irriconoscibile.
Il nemico sta perdendo sul campo di battaglia ed è passato al terrore, agli atti terroristici in Russia.
La Russia già conosce bene il terrorismo, l’ha
combattuto e sa benissimo chi c'è dietro i terroristi ucraini e i loro
scopi. La Russia ha davanti un nemico vile, cinico e senza pietà –
l’Occidente, oramai “collettivo” (dove purtroppo c’è dentro anche
l’Italia)
Un commentatore russo scrive “Viviamo nel mondo dei
morti e sopravvivere in questo mondo è assolutamente un colpo di
fortuna, non si può rimanere sanie salvi se sei per noi, se scrivi
commenti o metti i like a favore dei russi. Muoiono i migliori di noi.
Le idee russe adesso sono pericolose come il soldato russo, ora ci siamo
“noi” e “loro”.
Darja era una brillante giornalista, politologa,
collaborava con il Movimento Euroasiatico, sosteneva l’operazione
speciale russa in Ucraina e l'idea del “mondo russo” – concetto che
viene costantemente denigrato e fatto oggetto di disinformazione da
parte dei giornali italiani del mainstream, e partiti di destra, in cui è
compreso anche il Pd.
Le agenzie informative ucraine esultano con gioia alla
notizia della morte della ragazza e sperano che continuino gli atti
terroristici, letteralmente scrivono: “speriamo che molto presto il
padre raggiunga la figlia nell’Inferno”.
Il capo del Comitato Investigativo della Russia,
Aleksandr Bastrykin ha preso il controllo personale sul caso
dell'omicidio della politologa e giornalista Daria
Dughina.
Il delitto è stato pianificato, ordinato.
In questo omicidio – ha dichiarato un colonnello russo
in pensione, Andrej Bezrukov, potrebbero essere coinvolti i servizi
segreti britannici.
L’operazione in Ucraina adesso si trasforma in guerra
sacra e molti implorano i vertici russi di togliersi “i guanti bianchi” e
rammentano le parole “colpiremo i centri in cui vengono prese le
decisioni” .
Mentre in Europa si discute su come dichiarare la Russia
“paese terrorista”, i veri terroristi – i vertici dell’Ucraina a Kiev
sono i veri terroristi, e da 8 anni, ma nessuno osa riconoscere che
l’Ucraina è diventata uno Stato terrorista che usa metodi nazisti.
Aleksandr Dughin aveva detto: “L’operazione speciale in
Ucraina è una sfida al mondo unipolare orientato agli Stati Uniti e alla
NATO e in base ai suoi risultati verrà stabilito un nuovo ordine
mondiale”. L'esercito russo sta attualmente combattendo le potenze
sovrane che stanno imponendo un mondo unipolare. Non possiamo perdere
questa guerra. Altrimenti, il mondo intero si trasformerà in un grande
incendio".
A lui, alla moglie e alla sua famiglia le condoglianze
più vive, che la forza sorregga Aleksandr Dughin in questo momento
durissimo. Penso al padre Dughin, a cosa significhi perdere una figlia,
penso al filosofo Dughin - hanno voluto colpire l’idea del mondo russo,
penso alla Russia, a cosa significhi perdere una così promettente
pensatrice e attivista, preziosa per il suo futuro.
Darja aveva appena 30 anni.
Pace e memoria eterna a Darja Dughina.
Nessuno e niente sarà dimenticato.
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