Cosa fanno i miliardi di nanoparticelle dei vaccini COVID?
Il mito della sicurezza dei vaccini - Due meccanismi fondamentali che spiegano i gravi effetti avversi post-vaccinazione
Marc Girardotcovidmythbuster.substack.com
Alcuni di voi potrebbero ricordare uno degli spot più belli di sempre, la pubblicità colorata della Sony nel quartiere della mia infanzia a San Francisco. Come ricorderete, avevano lasciato andare 170.000 palline rimbalzanti che erano ruzzolate per le strade in un balletto meravigliosamente caotico di sfere colorate.
In quella poetica discesa, le palline rimbalzano su grondaie, auto, tetti di legno, pali della luce… Colpiscono le cassette della posta, finiscono sui bidoni della spazzatura, scuotono i portagiornali…e non si sa dove andranno a finire: in un garage, in un giardino, su un tetto, chissà… L’unica cosa certa è che la gravità le porterà giù (la maggior parte arriverà fino al mare) e che, lungo la strada, sbatteranno contro tutta una serie di oggetti, da sole o in gruppo, in una meravigliosa e caotica coreografia.
Gli attuali vaccini anti-COVID possono essere come palline che rimbalzano nel vostro corpo. Ovviamente, le nanoparticelle [1] (LNP/vettori virali) e le proteine spike sono molto meno poetiche, ma ciò che manca loro in poesia lo compensano in caos e sorprese. Gli effetti domino che innescano a volte possono essere inquietanti e drammatici.
Proprio come è impossibile spiegare perché, come o quando una particolare palla rimbalzante possa aprire una cassetta della posta o rovesciato un bidone della spazzatura, è impossibile delineare con precisione le condizioni esatte che porteranno queste nuove inoculazioni a base di nanoparticelle lipidiche produttrici di proteine spike a causare determinati effetti avversi.
Nelle prossime righe, cercherò di delineare i punti in comune, le gravità e le dinamiche reali, e tenterò di spiegare alcuni dei meccanismi probabilmente responsabili degli effetti aversi e dei decessi causati da questi vaccini. Cercando di dare un senso a questa insensatezza.
Un numero pazzesco di LNP. Un numero ancora più folle di proteine spike.
Il numero di nanoparticelle (NP) iniettate con una dose di questi vaccini anti-COVID è assolutamente sbalorditivo: fino a 50 miliardi di vettori virali per AstraZeneca, 40 miliardi di LNP per Moderna, e probabilmente 10 per Pfizer. Non è molto chiaro quanti filamenti intatti di RNA messaggero siano contenuti in ogni LNP, ma, anche se fosse solo uno e producesse circa 1000 proteine spike, stiamo parlando di un organismo che dovrà affrontare l’assalto di almeno 30 trilioni di proteine spike patogene [2] in pochi mesi…
Queste sono cifre che vanno ben oltre le infezioni anche molto gravi di SARS-COV-2: tipicamente, al picco dell’infezione, sono presenti nell’organismo tra 1 e 100 miliardi di virioni.
Quello che la comunità medica e di salute pubblica non ha capito è che tutte le cellule sane che saranno “infettate ” [3] da queste nanoparticelle saranno alla fine distrutte dal sistema immunitario. Quando ti iniettano tre volte una dose di vaccino Pfizer, accetti di sacrificare fino a 45 miliardi delle tue cellule sane… con AstraZeneca sono 150 miliardi!
Anche se molte di queste LNP trasfetteranno la stessa cellula, o, per un motivo o per un altro, saranno semplicemente distrutte prima di poter trnsfettare, questi numeri rimangono veramente giganteschi. E non è una sorpresa che le braccia di alcune persone siano dolentie – o che altre muoiano dopo poco tempo – dopo la vaccinazione, poiché le cellule T attaccano le cellule che producono le proteine spike per liberare l’organismo da questa infezione simulata.
Naturalmente, questi sono vaccini somministrati per via intramuscolare, e dovrebbero rimanere confinasti nella massa muscolare [del sito di iniezione]. Se così fosse, non ci sarebbe nessun caos, nessuna conseguenza imprevista. Teoricamente, le LNP dovrebbero fondersi con la cellula muscolare, poi l’mRNA passa all’interno della cellula, il macchinario nel citoplasma della cellula muscolare inizia a produrre proteine spike, le cellule vengono identificate dai sistemi immunitari come “compromesse,” le cellule T attaccano la cellula infetta e le proteine spike si riversano nei tessuti e nel flusso sanguigno ed innescano la selezione e la produzione di anticorpi, gli anticorpi neutralizzano ed eliminano le proteine spike. Se le palle rimbalzanti rimanessero nello stesso posto, allora non ci sarebbe alcun effetto domino, non succederebbe niente a parte la distruzione delle cellule muscolari, che poi verranno comunque sostituite. Fine della storia.
Allora cos’è questo trambusto per le “palle rimbalzanti” e il relativo caos?
Beh, ecco la fregatura:
Se si iniettano 10 miliardi di nanoparticelle nel muscolo, come si può essere sicuri che rimarranno lì? … Non si può!
Anche se la Sony avesse scaricato 170.000 palline rimbalzanti in un incrocio pianeggiante a Pacific Heights, è assai probabile che molte sarebbero finite in discesa.
La pianificazione è una cosa, la realtà è un’altra. Lo stesso vale per i vaccini.
Ci sono due vie diverse attraverso le quali le LNP possono fuoriuscire dal muscolo, il flusso sanguigno e il sistema linfatico. Entrambe le reti si comportano in modo molto diverso e le possibili conseguenze di una fuga sono anch’esse molto diverse …
Il sistema circolatorio è una rete a circuito chiuso che fa circolare in tutto il corpo il sangue, che serve a portare ai vari organi le sostanze nutritizie, l’ossigeno e gli elementi immunitari, a filtrare gli agenti patogeni, il materiale pericoloso o indesiderato in circolazione e ad assorbire ossigeno e scaricare anidride carbonica. Così il sangue scorre dal cuore, ai polmoni, al fegato e alla milza, nel cervello e nel sistema riproduttivo.
Il sistema linfatico è una rete aperta, è il sistema di drenaggio dei tessuti e la rete del sistema immunitario che collega linfonodi, timo, milza e midollo osseo.
Cosa faranno le nano-particelle dei lipidi del vaccino al di fuori del muscolo?
Ecco la parte interessante. Proprio come possiamo sicuramente prevedere che le nostre palline rimbalzeranno e saranno soggette alla gravità, sappiamo per certo che:
le nano-particelle trasportano l’mRNA all’interno delle cellule, ovunque si trovino
le cellule trasfettate producono proteine spike patogene , le rilasciano e le diffondono
viene stimolata una reazione immunitaria – con anticorpi specifici e cellule T – sia contro la proteina spike che contro le cellule trasfettate
milioni – se non miliardi – di cellule trasfettate saranno alla fine distrutte
Questo non dovrebbe sorprendere nessuno, è lo scopo stesso di questi prodotti intramuscolari che sarebbero – almeno a breve termine – relativamente innocui se rimanessero nel muscolo.
Quindi, cosa succede se le LNP escono dal percorso?
Quando i produttori della pubblicità della Sony avevano deciso di usare vere palline rimbalzanti nelle strade di San Francisco, lo avevano fatto non solo per creare una meravigliosa esperienza artistica, ma anche per proteggere i pedoni e l’ambiente. Le palline erano state scelte per evitare di danneggiare le case vittoriane e erano state installate reti di protezione per evitare di danneggiare le persone. Non avevano deciso da un giorno all’altro di lanciare migliaia di palline rimbalzanti lungo una strada piena di turisti, come Lombard Street.
Una produzione sconsiderata avrebbe potuto causare danni e ferire molte persone, se una massa di palline avesse colpito un gruppo turisti meravigliati o anche se solo alcune di esse avessero provocato un incidente stradale o la caduta di una persona.
Nel caso dei vaccini, sembra che “le palline abbiano trovato la loro strada lungo Lombard Street.” Qui non si tiene più conto della sceneggiatura. È chiaro che in molte occasioni le LNP sfuggono ai muscol,i con conseguenze molto gravi.
Se le LNP vengono rilasciate lontano dal muscolo, è probabile che raggiungano e penetrino le cellule in tre aree principali:
le pareti endoteliali dei microvasi: nei vasi più piccoli, nei capillari, la probabilità di trasfezione è 440 volte superiore. In altre parole, le palle rimbalzanti colpiscono più spesso le pareti quando la strada diventa più stretta…
le cellule di organi vitali: proprio come i vasi sanguigni forniscono nutrienti agli organi, è probabile che consegnino le LNP al cuore, al fegato, ai polmoni… e, occasionalmente, anche oltre la barriera emato-encefalica, nel cervelloi linfonodi: gli organi con più probabilità di essere raggiunti lungo il sistema linfatico, vicino al sito di iniezione, sono i linfonodi locali che diventeranno naturalmente ricettacoli di LNP.
Questo causerà una grande perturbazione a valle, poiché vengono trasfettate grandi estensioni di cellule interconnesse, che iniziano a produrre proteine spike, ne rilasciano grandi quantità e vengono attaccate dalle cellule T:
nei vasi sanguigni, questo causerà inevitabilmente una forte infiammazione, sanguinamento, coagulazione nelle aree più dense, necrosi a valle, calcificazione arteriosa e trombosi: numerosi ictus e trombosi nei database degli effetti avversi sono la prova che questo è quanto succede.
in organi come il cuore, i polmoni, il fegato e le ovaie, le LNP probabilmente creeranno un alto grado di infiammazione, morte cellulare (apoptosi) e calcificazione (nel pericardio, per esempio, causando l’infarto): l’alto numero di mio/pericarditi la indica come una possibilità reale.
nei linfonodi, potrebbero interferire con la funzione linfonodale stessa (cellule B), poiché le nanoparticelle penetrano nei noduli linfatici, trasfettando le cellule immunitarie contenute nel linfonodi e aumentando il rischio di immunodeficienza. La ricomparsa di virus dormienti, come l’herpes zoster, sembra puntare in questa direzione.
Sembra ragionevole ipotizzare che esistano due modalità con cui queste LNP possono finire nel posto sbagliato:
accidentalmente, per somministrazione diretta in un vaso sanguigno (già affrontato in un altro articolo “Cosa potrebbe andare storto?“) o nel sistema linfatico;
o, naturalmente, filtrando progressivamente attraverso il tessuto muscolare fino ad arrivare nel flusso sanguigno o nel sistema linfatico.
Cosa succede se, accidentalmente, il vaccino viene iniettato per via endovenosa?
Lo scenario peggiore è certamente un’iniezione endovenosa diretta, perché una dose concentrata porta naturalmente ad una trasfezione massiva in una vasta area a valle che non avrebbe mai dovuto essere raggiunta. Questo innescherebbe una reazione estremamente brutale, una tempesta di citochine di proporzioni epiche, una grave trombosi e, molto probabilmente, una morte rapida, dato il numero di LNP iniettate.
In effetti, già nel marzo 2021, le autorità danesi avevano raccomandato di utilizzare la tecnica dell’aspirazione per evitare simili eventi.
La saturazione dei linfonodi con nanoparticelle lipidiche può potenzialmente portare ad una trasfezione massiccia a livello delle cellule immunitarie contenute in questo ricettacolo, inibendo in parte la funzionalità di questi organi produttori di cellule B e alterando le cellule immunitarie presenti.
Cosa succede se le LNP passano progressivamente nel flusso sanguigno?
Sappiamo da uno studio comparativo sulle miocarditi condotto in Norvegia e in Danimarca che evitare l’iniezione diretta usando la tecnica dell’aspirazione aveva forse ridotto il problema di circa il 58%, ma non lo aveva risolto del tutto. Questo sembra indicare che le nanoparticelle effettivamente fuoriescono dal muscolo ed entrano in circolo e che il sangue e la linfa trasportano questi elementi fuori dal tessuto muscolare … in modo più diffuso.
Poiché le LNP vengono iniettate nel muscolo, è naturale che alcune di esse migrino nel flusso sanguigno come altri elementi del tessuto che vengono rimossi attraverso il sangue. Molteplici fattori possono giocare un ruolo: il fenomeno potrebbe dipendere dalla permeabilità dei vasi sanguigni (gli anziani sarebbero più a rischio) o da fattori correlati a superficie/volume (maschi giovani/atleti potrebbero essere più a rischio).
I vaccini tradizionali non hanno mai trasfettato cellule in tali quantità, quindi una fuoriuscita dal muscolo non è mai stata considerata o identificata come un problema di cui tener conto … è tuttavia un dettaglio chiave che è stato trascurato nella progettazione di questi vaccini.
A seconda della dose totale fuoriuscita e della sua distribuzione, concentrata o distribuita, e anche della qualità del prodotto (la scarsa qualità ha effettivamente salvato molte vite?) e della ripetizione delle dosi (1,2, 3 , fino a 4 dosi?), gli scenari possono variare drasticamente:
In primo luogo, il sistema circolatorio – il sistema vascolare – è il primo ad essere interessato da questo passaggio del vaccino nel sangue. Le pareti endoteliali sono la principale superficie che le LNP possono trasfettare: 1 miliardo di LNP equivale ad 1 metro quadrato di pareti endoteliali trasfettabili in tutto il corpo. Il danno sarebbe totalmente invisibile, diffuso, ma può durare per mesi, poiché la rigenerazione delle cellule dell’endotelio vasale è un processo lento.
Poiché tutto il sangue li irrora in modo concentrato, alcuni organi finirebbero per accumulare più danni di altri, tra questi cuore e fegato. Infatti stiamo assistendo a molti effetti negativi cardiaci ed epatici.
Altri organi più distribuiti ma altamente vascolarizzati, come i polmoni, il cervello, i reni, il midollo osseo, le ovaie potrebbero anch’essi essere colpiti, ma in modo leggermente più distribuito e diffuso.
Alcuni organi non si rigenerano, come il cuore, (la miocardite non è mai lieve, una volta che i miociti sono stati distrutti non si possono rigenerare) o impiegano più tempo, come le cellule endoteliali. Così si può avere un effetto sommatorio, in cui ogni iniezione indebolisce l’organo o peggiora la situazione, aumenta l’infiammazione, fino al punto in cui le cose precipitano con la formazione di trombi, ictus o infarto.
Come molti di voi sanno, il rischio di miocardite aumenta dopo la seconda iniezione. Un’ipotesi è che le LNP migrino progressivamente nel flusso sanguigno, il che significa che non trasfettano solo organi specifici, ma si diffondono in tutto il corpo. Questo è coerente con i livelli elevati di D-dimero riscontrati in molti pazienti dopo la vaccinazione.
Al di là del fatto che i vaccini sono totalmente inefficaci, i meccanismi con cui danneggiano l’organismo non sono così complicati come si pensa. I Danesi hanno apparentemente ridotto il rischio del 60% facendo rispettare la tecnica dell’aspirazione. Ci si chiede cosa hanno fatto le altre agenzie di salute pubblica da allora! Un altro allarme del CDC ha evidenziato che il problema è il passaggio nei vasi sanguigni, ammettendo ancora una volta che il rischio causato da questi prodotti è la somministrazione endovenosa. Ci si potrebbe chiedere come mai, sapendo questo, si possa continuare a vaccinare miliardi di persone? Come possono le autorità essere sicure che questi prodotti non passino in vena? Non possono. Non hanno mai potuto. Era scusabile non aver capito all’inizio l’implicazione della transfezione. Non è però scusabile aver evitato di guardare in faccia la realtà per oltre un anno. E presto saranno processati per questo. Non vorrei essere nei panni dei loro avvocati…
Spero che sia stata una lettura interessante. Sentitevi liberi di condividere la “Covid Myth Buster Series.”
Mi scuso per essere stato di nuovo così lungo… Ecco l’adorabile e rassicurante video di Sony che fa rimbalzare le palline sulle colline della San Francisco della mia infanzia.
Marc Girardot
1. Per semplicità, uso lo stesso termine LNP sia per le nano particelle lipidiche che per i vettori virali, due cose molto diverse in natura, ma finiscono entrambe per convertire la cellula in una fabbrica di proteine spike, con conseguente distruzione delle cellule trasfettate da parte del sistema immunitario.
2. Il vaccino di AstraZeneca potrebbe arrivare a far produrre 150 trilioni di proteine spike, se non di più.
3. Il termine giusto è “trasfettato” per l’mRNA e “infettato” per i vettori virali.
Fonte: covidmythbuster.substack.com
Link: https://covidmythbuster.substack.com/p/what-happens-to-those-billions-of?utm_source=url
11.02.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org
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