Le Forze dell'Ordine saranno purtroppo ricordate per il loro asservimento alle direttive liberticide, illegittime e incostituzionali impartite dal governo e non saranno facilmente perdonate. di esempi ce ne sono stati a iosa nel corso di questa psicopandemia delirante e isterica, come nell'episodio che riporto sotto. Invece di deicarsi ai loro compiti istituzionali contro la criminalità hanno trovato molto più comodo assecondare il governo e perseguitare i dissidenti controllando i green pass e impedendo il libero esercizio delle liberta e dei diritti civili. Una vergogna di cui dovranno rispondere legalmente e alla giustizia popolare. Claudio
Cerveteri, blitz delle forze dell’ordine all’aperitivo Free-Pass: “una vergogna!”
Aperitivo Free-Pass – 50 persone in piazza, alcuni identificati, bambini in lacrime. “Il Sindaco Pascucci appoggia lo Stato di Polizia?” Sabato la replica: “la libertà non ha Green Pass!”
di Maurizio Martucci
Luci blu lampeggianti nell’oscurità della sera. Quattro gazzelle dei Carabinieri, un’auto della Polizia Locale. Una decina di agenti in divisa, compreso personale in borghese e taccuini per annotare gli estremi dei documenti. Diversi gli identificati: “non potete sostare qui fermi, dovete distanziarvi o indossare la mascherina”, nonostante l’assenza dell’obbligo all’aperto e Lazio zona bianca. E c’è persino chi riferisce “essere stato accusato di adunata sediziosa, reato da codice penale”. Famiglie sconcertate. Anziani increduli. Bambini in lacrime, gente che ha iniziato a guardarsi intorno. Una scena surreale: “ma perché ci trattano così? Cosa stavamo facendo di male? E’ stato un accerchiamento premeditato”, mentre nei tavolini dei bar limitrofi altre persone continuavano indisturbate l’aperitivo con Green Pass.
Aperitivo Free-Pass
E’ successo ieri intorno alle 19 ai Giardini della Rimembranza in pieno centro a Cerveteri (Roma) dove, come in tante altre città d’Italia nell’ultimo fine settimana, dal tam-tam dei social è spontaneamente partito un aperitivo sociale free e libertario per festeggiare in allegria S. Valentino, “in nome dell’amore per la vita, contro le restrizioni dell’emergenza infinita”, senza sigle di partiti o comitati. Vino, birra, carciofi fritti, patatine e voglia di socializzare. Una cinquantina di persone, ragazzini che correvano nel prato, per ripetere quanto già nelle limitrofe Ladispoli e Bracciano, lì anche con musica alta.
“Qualcuno ci dovrà spiegare perché l’aperitivo libertario a Cerveteri non ha funzionato!”, indignato ha detto un avventore. “Mio figlio stava giocando con altri amichetti, sono arrivati i Carabinieri, i bambini si sono impauriti, ci siamo dovuti allontanare per evitare un trauma ai minori”, esacerbata ha ripetuto una mamma. Oltre ai Carabinieri, la presenza della Polizia Locale ha poi fatto sorgere il sospetto che, in qualche modo, il blitz sia stato favorito dal Sindaco ceretano:
“Pascucci deve assolutamente intervenire sul caso ed esprimersi”, seccato riferisce un padre di famiglia. “Il Sindaco appoggia questo Stato di Polizia? Perché queste scene non le abbiamo viste sabato a Bracciano o Ladispoli ma solo oggi, qui a Cerveteri? Stavamo con un bicchiere di vino in mano, nel rispetto della legge, festeggiando S. Valentino in un giardino pubblico e aperto al pubblico. Chiederci di mettere la mascherina pure mentre si mangia e beve è un abuso, c’è come la volontà di protrarre una sorta di lockdown permanente. Stanno reprimendo le libertà, non solo i diritti costituzionali, ma pure quelli umani: è vergognoso.”
I più temerari non demordono. L’iniziativa potrebbe replicarsi già sabato, puntando sul richiamo del week-end dei fuori porta: “magari allargando l’invito a tutti i cittadini liberi del nostro comprensorio, compresi i romani e i vacanzieri del sabato sera. La libertà, il diritto di vivere luoghi pubblici e di respirare l’aria all’aperto non sono vincolati ad un Green Pass”.
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