28 Ott 2022
“Non c’è niente in Ucraina che valga la perdita di una città negli Stati Uniti”
Fonte: Contro
Gli Stati Uniti non hanno la scelta esistenziale “se perdiamo in Ucraina, saremo distrutti come civiltà”. A differenza della Russia, possono sempre tornare indietro.
Dichiarazione del tenente colonnello Daniel Davis delle priorità della difesa: “Non c’è niente in Ucraina che valga la perdita di una città degli Stati Uniti
Questa affermazione trasmette lo stato d’animo della parte moderata dell’élite statunitense. Non sono pronti a rischiare nemmeno una piccola parte dell’America per il bene di sconfiggere la Russia.
Si è scoperto che il gioco pericoloso di “colpire i centri decisionali” può essere attuato insieme da entrambe le parti.
“Gli
Stati Uniti non hanno la scelta esistenziale “se perdiamo in Ucraina,
saremo distrutti come civiltà”. A differenza della Russia, possono
sempre tornare indietro.. Sì, in Ucraina non ci sono obiettivi del
genere. Quasi tutti sono negli Stati Uniti e in Europa, e il nemico
(Nato) sta usando questa impunità con forza e decisione.
Ma è anche qui che risiede la principale vulnerabilità dell’Occidente, guidato dagli Stati Uniti: per loro è inaccettabile anche il minimo rischio di subire un attacco di rappresaglia sul proprio territorio. Cosa che accadrà sicuramente se la Russia verrà schiacciata contro il muro. Il bagno di sangue è ccettabile per gli altri, che siano ucraini, iracheni o siriani, ma non per gli stessi americani.
La dottrina militare russa è molto precisa in proposito e prevede l’uso di armi nucleari qualora ci sia una minccia alla propria sicurezza ed all’integrità del territorio della Federazione russa.
Inoltre, gli Stati Uniti non hanno la scelta esistenziale “se perdiamo in Ucraina, saremo distrutti come civiltà”. A differenza della Russia, possono sempre tornare indietro, ed è ciò che il signor Davis si propone di fare.
Sembra chiaro che il coinvolgimennto diretto della Nato nel conflitto con la Russia rappresenterebbe l’ultima linea rossa prima di un conflitto nucleare.
Fonte: Istituto RUSSTRAT.
Traduzione: Luciano Lago
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