Mosca: “droni lanciati sulla Crimea passati per il corridoio del grano”
TiscaliNews – Per Mosca, i droni che hanno attaccato in Crimea hanno utilizzato il corridoio di sicurezza previsto per il trasporto di cereali. Lo riferisce ilministero russo della Difesa aggiungendo che alcuni pezzi di drone sono stati ritrovati in mare e analizzati. Sulla base dei risultati, è stato stabilito che i veicoli senza pilota sarebbero partiti dalla costa vicino a Odessa e sono di fabbricazione canadese. “Specialisti del ministero della Difesa russo, insieme a rappresentanti di altre agenzie statali, hanno esaminato i moduli di navigazione dei droni marini di fabbricazione canadese. Sulla base dei risultati dei dati recuperati dalla memoria del ricevitore di navigazione, è stato stabilito che i veicoli marini senza pilota sono stati lanciati dalla costa vicino a Odessa”.
Colpite 3 navi russe
I droni marini che hanno attaccato Sebastopoli colpendo tre navi della flotta russa sono stati lanciati dalla costa del mare vicino a Odessa. Lo ha affermato il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta la Tass. “Specialisti del ministero della Difesa russo, insieme a rappresentanti di altre agenzie statali, hanno esaminato i moduli di navigazione dei droni marini di fabbricazione canadese. Sulla base dei risultati dei dati recuperati dalla memoria del ricevitore di navigazione, è stato stabilito che i veicoli marini senza pilota sono stati lanciati dalla costa vicino a Odessa”, è stato riferito.
Salta l’accordo sulla via del grano
La decisione della Russia di sospendere la partecipazione all’accordo sul Mar Nero mette a rischio la principale via di esportazione di cereali e fertilizzanti, tanto necessari per affrontare la crisi alimentare globale causata dalla sua guerra contro l’Ucraina.
L’Ue alla Russia, faccia ripartire le esportazioni del grano
L’UE esorta la Russia a revocare la sua decisione”: lo afferma, su Twitter, l’alto rappresentante dell’UE Josep Borrell. Nessun movimento di merci per il trasporto di grano ucraino nel Mar Nero è stato autorizzato per oggi, ha annunciato il Centro di coordinamento congiunto (Jcc) responsabile della supervisione dell’accordo internazionale firmato la scorsa estate. “Il 30 ottobre non è stato raggiunto un accordo congiunto sui movimenti di uscita e di entrata delle navi da carico”, ha dichiarato il Centro in un comunicato diffuso nella notte, dopo che Mosca ha sospeso la sua partecipazione all’accordo firmato il 22 luglio a Istanbul, citando un attacco di droni alle sue navi. Il Centro, che riunisce a Istanbul i delegati di Russia, Ucraina, Turchia e Onu, ha dichiarato di essere stato informato dalla Russia delle sue “preoccupazioni per la sicurezza dei carichi” e di averle trasmesse alle delegazioni turca e ucraina.
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