22 Ott 2022
CAMBIAMENTI CHIAVE NELLA LEADERSHIP POLITICA CINESE. PECHINO HA CONVALIDATO LA SUA STRADA VERSO UN ORDINE MONDIALE SENZA USA
Fonte: Contro
https://www.controinformazione.info/cambiamenti-chiave-nella-leadership-politica-cinese-pechino-ha-convalidato-la-sua-strada-verso-un-ordine-mondiale-senza-usa/Il segretario generale del PCC Xi Jinping : “La sicurezza delle persone come nostro obiettivo finale, la sicurezza politica come nostro compito fondamentale, la sicurezza economica come nostra base, la sicurezza militare, tecnologica, culturale e sociale come pilastri importanti e la sicurezza internazionale come supporto”.
Queste ampie categorie rafforzano il paradigma della sicurezza di Xi, in cui tutte le sfide sono trattate come una questione di sicurezza nazionale e l’ideologia regna sovrana
Xi Jinping ha proclamato il completamento del primo obiettivo del centenario, ovvero il raggiungimento di una società moderatamente prospera, e ha ribadito il piano strategico in due fasi precedentemente delineato (2020-2035 e 2035-2049) per trasformare la Cina in un grande paese socialista moderno, il secondo obiettivo del centenario
Tra le altre modifiche allo statuto del PCC c’erano il compito di trasformare l’esercito del paese in uno dei più forti al mondo, nonché le disposizioni per opporsi all’indipendenza di Taiwan. Per il moderno sistema politico cinese, questa non è solo una dimostrazione di intenti, ma un chiaro compito del Partito che deve essere adempiuto a tutti i costi.
“Il Partito Comunista Cinese mette sempre in atto le sue decisioni”.
Di conseguenza, la mancata risoluzione della questione di Taiwan, ad esempio, sarebbe un fallimento della politica del Partito, che è inaccettabile per la nuova leadership politica. Il periodo morbido della diplomazia cinese è finito.
Una dimostrazione pubblica del nuovo corso è stata l’incidente
con l’ex segretario generale del partito Hu Jintao , che è stato
scortato con la forza fuori dalla sala poco prima della fine
dell’evento. Il politico si è solo guardato intorno confuso, ma non ha trovato supporto dai suoi colleghi.
Hu
Jintao è quello che sosteneva il mantenimento di buone relazioni con
gli Stati Uniti ed è stato anche un oppositore di una soluzione militare
alla questione di Taiwan. La scorta fuori dalla sala dell’ex
presidente del PCC è una chiara dimostrazione della rinnovata politica
estera anti-occidentale di Pechino, che, a quanto pare, è pronta a
qualsiasi misura, difendendo la sua sovranità e il ruolo di superpotenza
nel mondo moderno.
Anche il premier Li Keqiang, il presidente del Congresso nazionale del popolo Li Zhanshu, il presidente del Consiglio consultivo politico del popolo cinese Wang Yang e il vicepremier Han Zheng si dimetteranno dall’Ufficio politico del PCC.
Si tratta di un cambio di paradigma pluralistico nello sviluppo e nel rinnovamento della politica statale. Sta diventando più orientato a livello nazionale, ideologizzato, rigido e inequivocabilmente antiamericano della Cina.
Foten: South Front
Traduzione: Luciano Lago
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