Gran Bretagna, il governo finanzia le perdite della Banca Centrale: la “farsa” per condurci al Grande Reset non ha più limiti!
Bloomberg: Il Tesoro britannico trasferisce 11 miliardi di sterline alla BOE per coprire le perdite del QE. Il pagamento è la prima prova del colpo inferto ai contribuenti per l'acquisto di titoli di obbligazioni. L'esecutivo ha già versato un anticipo di 828 milioni di sterline all'APF.
Se da una parte si intravedono segnali di scollamento tra le massonerie mondiali che fanno ancora sperare nell’arrivo della “cavalleria” per salvare i popoli da una imminente schiavitù globale, dall’altra le avvisaglie che il Grande Reset sta procedendo spedito in tutta la sua sfrontata sicurezza, addirittura imbarazzano per il loro essere così esplicite nella frode.
Quello che apprendiamo da Bloomberg [1] ci lascia veramente di stucco.
Secondo
quanto riporta il quotidiano finanziario londinese, il Tesoro
britannico trasferirà più di 11 miliardi di sterline (12,4 miliardi di
dollari) alla Banca d’Inghilterra in questo anno fiscale per coprire le
perdite previste nel suo programma di acquisto di obbligazioni.
Il trasferimento di capitale è stato dettagliato in un aggiornamento delle “Central Government Supply Estimates” pubblicato martedì 18.10 dal Tesoro. La nuova iniezione di 11,175 miliardi di sterline è elencata alla voce “assistenza alle istituzioni finanziarie – pagamento alla Banca d’Inghilterra”.
Il Parlamento discuterà il pagamento, che coprirà le perdite per sei mesi lunedì ed il mese prossimo la BOE (Bank of England – la Banca Centrale) inizierà le vendite attive del suo programma di quantitative easing (QE).
Il trasferimento è una pietra miliare per il percorso del QE: da mucca da mungere del governo a passività. La BOE ha iniziato ad acquistare obbligazioni nel 2009 e finora ha trasferito al Tesoro circa 120 miliardi di sterline di profitti derivanti dal programma.
In una dichiarazione ministeriale, Andrew Griffith, segretario finanziario al Tesoro, ha affermato che il governo sta cercando di ottenere l’approvazione parlamentare per l’esborso questo mese. In attesa che i membri del Parlamento approvino il trasferimento, è stato effettuato un anticipo di 828 milioni di sterline dal “Fondo per le emergenze”.
La BOE ha acquistato 895 miliardi di sterline di obbligazioni governative e societarie tra il 2009 e il 2021 per fornire sostegno economico dopo che i tassi di interesse erano stati ridotti al massimo. Il recente calo dei prezzi delle obbligazioni, dopo l’aumento dei tassi di interesse, ha fatto sì che il restante portafoglio di gilt, pari a 838 miliardi di sterline, abbia subito una perdita di mercato di circa 200 miliardi di sterline.
Poiché gli acquisti della BOE sono indennizzati dal Tesoro, le eventuali perdite saranno a carico dei contribuenti.
I funzionari della BOE hanno ripetutamente sottolineato che il programma di QE è stato concepito per sostenere l’economia britannica, proteggendo così i posti di lavoro e i redditi, e non per realizzare profitti, e deve essere visto in questo contesto. La BOE ha rifiutato di commentare la notizia.
L’ammanco deriva dal progetto di acquisto di obbligazioni da parte della BOE nell’ambito del suo programma di quantitative easing, in cui la Banca Centrale ha acquistato obbligazioni sui mercati finanziari per stimolare l’economia e limitare i tassi di interesse.
Nell’ambito del programma di QE, è stata creata una quantità equivalente di riserve sotto forma di depositi detenuti dai prestatori commerciali presso la banca.
La Banca Centrale paga un interesse su tali riserve al tasso bancario corrente. Inizialmente, il costo era più che coperto dai proventi derivanti dai titoli di Stato acquistati dalla BOE con il denaro creato.
L’equazione è cambiata, ora che i tassi d’interesse sono saliti al 2,25%, più alti del reddito medio da cedola del portafoglio di gilt. Questo ha fatto ipotizzare che il governo possa prendere in considerazione la possibilità di modificare le regole del piano per attenuare il colpo. Il Tesoro nega che tale modifica sia in arrivo.
Le pressioni per modificare il pagamento delle riserve potrebbero aumentare insieme all’aumento dei costi del programma. Se i tassi di riferimento della BOE raggiungeranno il 5% l’anno prossimo, come attualmente previsto dai mercati, i pagamenti degli interessi sulle riserve si avvicineranno a 40 miliardi di sterline, secondo i calcoli di Bloomberg.
Il pagamento delle cedole compenserà meno della metà di questa cifra, mentre la vendita di obbligazioni comporterà probabilmente ulteriori perdite, poiché i prezzi sono attualmente molto più bassi di quelli a cui sono stati acquistati.
Secondo i calcoli di Bloomberg, la perdita annuale della BOE potrebbe superare i 20 miliardi di sterline già l’anno prossimo. Andrew Hauser, direttore esecutivo per i mercati della BOE, ha dichiarato mercoledì al parlamento che potrebbero essere necessari 10 anni per sciogliere il QE.
Un portavoce del Tesoro ha dichiarato che “il nuovo cancelliere rimane molto impegnato nell’indipendenza delle banche e ha piena fiducia in essa“.
Ecco, cari Amici, questo è quello che sta succedendo oltremanica e che potrebbe essere lo “specchietto per le allodole” per poi giustificarne l’introduzione anche in UE.
Insomma avete capito, dopo il lungo periodo di politica monetaria accomodante messa in atto dalle banche centrali del globo, funzionale solo ad ingrassare la grande finanza, stiamo per passare alla restituzione del favore, attingendo però dalle tasche di coloro che non sono stati minimamente toccati da questo bengodi, sto parlando delle famiglie e delle piccole imprese.
Il Tesoro che si adopera per coprire le perdite della sua Banca Centrale equivale alla follia di colui che si indebita per comprare i funghi per poi piantarli nel bosco, ben cosciente che il bosco stesso è capace di produrli da solo e all’infinito.
Tutti noi sappiamo che, se vogliamo vivere in uno Stato democratico moderno, il Tesoro e la Banca Centrale sono due istituzioni essenziali che devono operare in perfetta simbiosi, con la seconda al completo servizio del primo.
Il Tesoro ha solo due modi per ottenere denaro:
- attraverso la propria Banca Centrale produttrice di moneta in regime di monopolio;
- attraverso il prelievo fiscale dal settore privato, naturalmente e per logica, dopo che tale denaro è stato prima fornito loro attraverso la spesa pubblica del governo;
Tengo a precisare che il secondo modo, non è assolutamente necessario se seguiamo i dettami della dottrina economico-monetaria in riferimento al corretto uso della moneta moderna fiat, ma lo è stato fatto diventare oggi in virtù dell’introduzione di regole di bilancio assurde (“fiscal compact”) e che non trovano conforto nella dottrina stessa.
Ora quello che deve farci allarmare: è l’introduzione di questo principio – ovvero che in un sorta di inversione di ruoli, si cerchi di rendere normale, agli occhi della gente, il fatto che il Ministero del Tesoro e quindi i cittadini, debbano essere responsabili della copertura delle perdite subite dalle banche centrali.
Insomma, le banche centrali stampano i loro bei soldini dal nulla all’infinito per acquistare asset, addirittura “junk” (come è avvenuto dalla pandemia in poi) e poi quando la spazzatura presunta diventa reale, si vorrebbe che fossero i cittadini a ripagare il danno.
E’ evidente come anche questo intervento si collochi in linea con tutti gli altri già messi in atto da tempo dai poteri profondi ideatori del Grande Reset, che mirano a togliere definitivamente la moneta dalla disponibilità della maggioranza. Per arrivare ad un definitivo e totale controllo delle masse attraverso l’introduzione di una nuova valuta digitale centralizzata e gestita da un governo mondiale.
Ora, quello che comporterà a livello macroeconomico e soprattutto l’impatto fiscale che avrà sui cittadini inglesi, tale trasferimento di 20 miliardi (somma ad oggi esigua rispetto all’economia inglese), dipenderà da quello che sarà il deficit che il governo di down street stanzierà per il prossimo anno. Anche perché, ricordo a tutti voi: la Gran Bretagna non deve sottostare alle regole di bilancio di Bruxelles, oltre ad utilizzare una moneta che produce direttamente attraverso la propria Banca Centrale.
Al contrario, il problema sarebbe ben più grande ed evidente se tale iniziativa venisse presa nell’Unione Europea. Ossia se la BCE imponesse ai vari stati membri di coprire attraverso il prelievo fiscale le ingenti perdite derivanti dai vari programmi di acquisto titoli.
Già li vedo i “giornalai” di regime di casa nostra, portarci ad esempio il governo e la finanza inglese, per convincerci su quanto sia giusto frugarsi in tasca per ripianare i buchi fatti dai banchieri centrali.
Sbaglio o pochi anni fa Madame Lagarde ci confermava che la BCE non può mai finire i soldi e quindi andare in bancarotta, proprio perché è sempre in grado di coprire qualsiasi tipo di passività, attraverso la creazione di denaro dal “nulla” e a costo zero!?
Scusate dimenticavo: anche Mario Draghi qualche anno fa, quando era seduto sulla poltrona più alta di Francoforte ci dichiarava che la BCE, tecnicamente non può mai finire i soldi e che le risorse sono infinite per far fronte ad ogni emergenza.
di Megas Alexandros
22.10.2022
NOTE:
[1] UK Treasury to Transfer £11 Billion to Bank of England to Cover QE Losses – Bloomberg
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