"Bomba sporca". Mosca: abbiamo esatte informazioni sulla provocazione pianificata da Kiev
Il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha dichiarato di
avere esatte informazioni su una provocazione pianificata dall'Ucraina:
la detonazione della "bomba sporca" o arma radiologica. La dichiarazione
oggi, dal capo delle truppe delle Forze Armate russe per la protezione
nucleare, biologica e chimica, generale Igor Kirillov.
"Lo scopo
della provocazione è accusare la Russia di utilizzare armi di
distruzione di massa nel teatro delle operazioni in Ucraina e lanciare
così una potente campagna anti-russa nel mondo volta a minare la fiducia
in Mosca, ha detto il generale russo. I lavori in Ucraina per la
creazione della “bomba sporca” sono portati avanti da due organizzazioni
e si trovano già allo stadio finale. Mosca ha anche precise
informazioni sui contatti in corso fra l’ufficio di Zelenskij e i
rappresentanti della Gran Bretagna al fine di ottenere le tecnologie per
creare l’arma nucleare. Per questo l'Ucraina ha la base di produzione e
il potenziale scientifico adeguati.
Kirillov ha poi aggiunto:
"vorrei ricordare che la bomba sporca rappresenta un contenitore con
isotopi radioattivi e una carica esplosiva. Quando la carica viene fatta
esplodere, il contenitore viene distrutto e la sostanza radioattiva
viene spruzzata da un’onda d’urto, creando contaminazione radioattiva su
vasti territori e può anche portare all'insorgenza di malattie da
radiazione. Come sostanza radioattiva può essere utilizzato l’ossido di
uranio che è presente nella composizione degli elementi di combustibile
esaurito, conservati negli impianti di stoccaggio del combustibile
nucleare esaurito e nelle piscine di combustibile esaurito delle
centrali nucleari. Inoltre, possono essere utilizzate sostanze
radioattive provenienti dai depositi del combustibile nucleare esaurito
della centrale nucleare di Cernobyl.
Secondo i piani di Kiev, la
detonazione di tale munizione può essere mascherata come un
funzionamento anormale di un'arma nucleare russa a bassa potenza, in cui
l'uranio altamente arricchito viene utilizzato come carica.
Vale la pena ricordare che simili tecnologie di guerra dell'informazione sono già state utilizzate dall'Occidente in Siria, quando i Caschi Bianchi hanno girato lì il video di propaganda sull'uso di armi chimiche da parte delle forze governative.
La situazione è seria se il ministro della Difesa russo Serghej Shojgu ieri ha chiamato i suoi omologhi Sébastien Lecornu in Francia, Hulusi Akar in Turchia, Ben Wallace nel Regno Unito, per metterli al corrente della pericolosa situazione; è stato il loro secondo colloquio in una settimana e il terzo dal 24 febbraio. L’AIEA, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica dovrebbe presto fare, secondo i siti telegram russi, una dichiarazione sulla situazione degli impianti nucleari in Ucraina.
In Italia invece esperti di geopolitica affermano che «Zelensky sta
lentamente guadagnando terreno quindi non avrebbe alcun interesse a
utilizzare un ordigno che gli alienerebbe ogni aiuto dell’Occidente. La
bomba sporca? Un atto terroristico che infetta le prove di dialogo fra
Kiev e Mosca, è una fake news di Mosca» Le "prove di dialogo", dite? E
dove le avete viste, nei sogni? Fake news di Mosca, dite? Il generale
Kirillov ha avvertito anche su questo pericolo: " Vorrei ricordare la
probabilità che si possa sviluppare una complessa situazione di
radiazioni attorno alla centrale nucleare di Zaporozje, la più grande
centrale nucleare d'Europa.
Dal 24 febbraio ad oggi, il
territorio della centrale nucleare è stato oggetto di 39 attacchi di
fuoco da parte delle forze armate ucraine, di cui 10 con veicoli aerei
senza pilota e 29 con vari sistemi di artiglieria. (Prendete nota,
pennivendoli italiani, che sostenete la fake news che la Russia si
bombarda da sola la centrale nucleare di Zaporozje da essa stessa
presidiata!) Ma non lo scriverete! Prosegue Kirillov: " Ma questi
bombardamenti della centrale nucleare non hanno destato preoccupazione
nella comunità mondiale, poiché, secondo la conclusione di numerosi
esperti americani, il rischio di diffusione delle radiazioni quando i
proiettili di artiglieria di grosso calibro colpiscono i contenitori di
combustibile nucleare esaurito, sarebbero insignificanti e i reattori
nucleari potrebbero resistere alla caduta di un aereo civile. Tuttavia,
la previsione dell'evoluzione della situazione radiativa effettuata dai
nostri specialisti, successivamente confermata dalle pertinenti
organizzazioni scientifiche europee, ha mostrato che il rilascio di
sostanze radioattive riguarderebbe quasi tutta l'Europa" - ha concluso
il generale russo Kirillov.
Oggi il capo di stato maggiore delle forze armate russe Valery Gerasimov ha avuto una conversazione telefonica con il capo di stato maggiore degli Stati Uniti Mark Milley.
Mosca si dà da fare al massimo per scongiurare ulteriori tragedie umanitarie, continua a suonare il campanello d'allarme a più non posso. Chi è pronto a prestarle orecchio?
Poco fa il ministro degli esteri russo Serghej Lavrov ha dichiarato: "Le smentite, senza addurre fatti, dei nostri "colleghi occidentali" che tutto ciò sia frutto della nostra immaginazione e che la stessa Russia pianifichi di fare qualcosa di simile per incolpare in seguito il regime di Zelensky, non è una conversazione seria. Alcuni dei nostri interlocutori si sono offerti di discutere ad alto livello le informazioni di cui disponiamo. Questo è l'atteggiamento che approviamo. Mosca chiede a Kiev di fermare le azioni provocatorie di preparazione della "bomba sporca" e agli sponsor occidentali chiede di "mettere in riga" i suoi protetti. È sconsiderato ignorare gli avvertimenti di Mosca sulla possibile provocazione nucleare di Kiev: l'Occidente non dovrebbe misurare la larghezza della linea rossa"- ha dichiarato il ministero degli Esteri russo.
In Italia invece fanno orecchie da mercante. Nessuna preoccupazione, nessuna reazione alle parole di Mosca da parte dell’Occidente, Italia, Europa…tutti insieme beatamente uguali a difendere la povera Ucraina “aggredita da Mosca”, disprezzando le sue parole di avvertimento. Insomma, "va tutto bene"!
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