Che cos’è Matrix?
Di Giuseppe Cantarelli per ComeDonChisciotte.org
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Morpheus: Matrix è dappertutto. E’ tutto intorno a noi, anche ora, proprio in questa stanza. Tu lo puoi vedere quando guardi fuori dalla finestra o quando accendi la televisione. E’ il mondo che è stato messo davanti ai tuoi occhi per renderti cieco alla verità.
Neo: Quale verità?
Morpheus: Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti noi sei nato in schiavitù, nato in una prigione che non puoi sentire o toccare. Una prigione per la tua mente. Che cos’è Matrix? Controllo.
Quello appena riportato è uno dei momenti culminanti del film di fantascienza Matrix, del 1999, dei fratelli Andy e Larry Wachowski. Il film è una rivisitazione del mito platonico della caverna, che Platone narra nel libro settimo de La Repubblica. Il dialogo si svolge tra Morpheus, capo dei ribelli, e Neo, colui che secondo i ribelli dovrebbe essere l’eletto, capace di guidarli verso la riscossa nei confronti delle macchine, l’intelligenza artificiale.
Nel film Matrix, ovvero il mondo che viene messo davanti agli occhi per nascondere la verità, è una neurosimulazione al computer, potremmo dire un mondo virtuale, all’interno del quale vive la mente delle persone, prigioniere in vasche di liquido, dove fungono da batterie, ingranaggi per far funzionare il sistema. Ma il film ci parla della nostra realtà, la realtà in cui viviamo, per dirci che il potere, continuamente, mette un velo, uno schermo davanti ai nostri occhi, per impedirci di conoscere la realtà. Questo schermo è formato dal sistema di disinformazione, il mainstream (TV, giornali, social), il quale serve a rovesciare la realtà nel suo opposto. Gli esempi potrebbero essere tantissimi. Pensiamo anche solo alla situazione attuale. La realtà che ha portato alla guerra in Ucraina è stata accuratamente nascosta e ha trovato spazio solo una narrazione fasulla, ma funzionale al potere USA. Questo aiuta a capire la violenza e la prontezza con cui, sin dai primi giorni del conflitto, le voci critiche sono state attaccate e allontanate dal mainstream; al tempo stesso spiega l’efficienza con cui il lavoro di manipolazione della realtà è stato portato avanti dai vari pennivendoli prezzolati del regime, preoccupati di difendere quel sistema di privilegi che gli permette di esistere e vivere un’esistenza agiata.
Fra i tanti esempi di come funzioni la Matrix del nostro mondo pensiamo soltanto alla guerra degli USA all’Irak di Saddam Hussein, una vicenda che risale a quasi venti anni fa. Per giustificare questa guerra gli USA costruirono tutto un sistema di prove false, come le armi di distruzione di massa di Saddam e la sua collaborazione con il terrorismo (da mostrare a tutti per fini didattici il video di Colin Powell che all’ONU presenta la provetta contenente antrace; lo stesso Powell che qualche anno dopo andrà in TV per scusarsi dicendo che era stato ingannato dai servizi segreti). A queste motivazioni naturalmente si aggiungeva la sempreverde esportazione della democrazia. Questa dunque la Matrix che era stata messa davanti agli occhi del mondo per nascondere la verità.
Quale verità? Che gli USA volevano mettere semplicemente le mani sul petrolio iracheno, distruggere un alleato di Mosca e fare affari con la ricostruzione. Il fatto è che le tante persone ingannate, una volta scoperta la verità non è che abbiano imparato qualcosa da questa lezione. Erano pronti, appena fosse capitata l’occasione, ad essere ingannati nuovamente. Uscire dalla caverna è quindi molto difficile. Sarà proprio Morpheus nel film infatti a dire che molte di queste persone non sono pronte per essere liberate; non solo, da veri schiavi difenderanno il loro padrone che li schiavizza.
Un altro esempio di Matrix, in questo caso all’italiana e di cui si è già ampiamente parlato, è sicuramente il teatrino elettorale e della democrazia. Quest’ultima è cessata da tempo e sopravvive come finzione, grazie al lavoro incessante del mainstream e degli attori della politica, impegnati a tenere in vita la Matrix della democrazia come semplice realtà virtuale.
A un certo punto del film Morpheus offre a Neo la possibilità di capire cosa sia Matrix e di uscire dalla caverna dell’ignoranza. Si tratta della celebre scelta fra pillola rossa (scoprire la realtà) e pillola azzurra (rimanere nell’ignoranza e nell’oscurità). Neo sceglierà la rossa, una scelta scomoda e sicuramente rischiosa. Una scelta che nel mondo in cui viviamo pochi fanno. Il main stream è lo strumento della pillola azzurra, serve a costruire la Matrix dei nostri giorni.
La maggior parte delle persone vive la propria vita inconsapevole del fatto che possa esistere una pillola rossa, non ha la possibilità di accedere a questa scelta. Di quelli che poi invece hanno la possibilità di incontrare la scelta, solo una minima parte ha il coraggio di scegliere la pillola rossa, dal momento che ritengono la loro esistenza più che degna di essere vissuta così com’è. Alla fine, solo un ristretto numero di persone sceglierà la pillola rossa, sceglierà cioè di uscire dalla caverna, sapendo che molto difficilmente potranno trascinare con sé altri prigionieri. Spesso saranno voci che gridano nel deserto e si condanneranno ad una vita di isolamento; a volte qualcuno, come Cypher, il traditore del film, rimpiangeranno di non aver scelto la pillola azzurra. A proposito di coloro che scelgono la pillola rossa della verità non possiamo dimenticare Julian Assange e il prezzo che sta pagando per avere sfidato la Matrix più potente dei nostri tempi, quella americana.
Nel film si parla di milioni di persone che vivono le loro vite totalmente inconsapevoli, persone che semplicemente non sanno di vivere un’esistenza fittizia, all’interno di un programma che simula la realtà. Ma, fuori dalla metafora filmica, a cosa si riferisce quel “inconsapevoli” se non al fatto che le persone che si nutrono di TV e giornali spazzatura vivono in una realtà alternativa, totalmente costruita dal main stream e funzionale alla narrazione del potere neoliberista, in assoluto il cancro dell’umanità (diversi intellettuali infatti dipingono il neoliberismo come la continuazione del nazismo sotto altre forme).
Vivere le proprie vite inconsapevoli significa vivere nella prigione senza odore e senza sbarre di cui parla Morpheus, una prigione per la mente.
Agente Smith: Sono giunto alla conclusione che voi non siete dei veri mammiferi. Ogni mammifero su questo pianeta istintivamente sviluppa un naturale equilibrio con l’ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi spostate in una zona, vi moltiplicate finchè ogni risorsa naturale viene esaurita. L’unico modo che avete di sopravvivere è di spostarvi in un’altra zona. C’è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento. Sai qual’è? Il virus. Gli esseri umani sono un’infezione, un cancro per questo pianeta. Voi siete un’epidemia e noi siamo la cura.
Si tratta di uno degli ultimi dialoghi importanti del film, in questo caso è l’agente Smith che si rivolge a Morpheus, prigioniero delle macchine. Quest’ultima considerazione si riferisce all’incapacità dell’essere umano di costruire un equilibrio con l’ambiente in cui vive. E’ quindi un cenno alla questione ecologica, che non si riduce al dibattito sul riscaldamento globale, ma affronta la questione delle questioni, ovvero la capacità dell’essere umano di costruire un rapporto equilibrato con l’ambiente circostante.
Questo film ebbe molto successo, all’inizio soprattutto per gli effetti speciali particolarmente innovativi. Solo gradualmente ci si rese conto della portata filosofica e del messaggio contenuti nella trama. Quella di Matrix è diventata una chiave di lettura del nostro presente, molto potente, se solo si riesce a comprenderla appieno. Possiamo dire che questo film ha dato un contributo notevole per aiutare le persone ad uscire dalla caverna. Resta sempre naturalmente da operare la scelta della pillola rossa.
Di Giuseppe Cantarelli per ComeDonChisciotte.org
Giuseppe Cantarelli, classe 1961, di Cesena, laureato in filosofia. Insegnante di liceo. Sin dai tempi della laurea ha fatto studi di geografia umana ed ecologia politica. Ha collaborato a riviste di ecologia, quotidiani e fatto varie esperienze di battaglie ambientaliste con comitati locali. Si interessa di ecologia, fantascienza, politica e tecniche di disinformazione e propaganda del mainstream.
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