Il leader della Repubblica Popolare di Donetsk ha perfettamente ragione, in quanto le autorità ucraine sono solo dei burattini manovrati dagli USA e dalla NATO fin dal colpo di stato del 2014, in pratica l'Ucraina è uno stato satellite americano privo di qualsiasi sovranità e autonomia decisionale, strumentale agli interessi geostrategici, militari ed economici americani. A impedire gli accordi di pace sono gli USA e la NATO che vogliono logorare la Russia in un conflitto prolungato fino al collasso politico di Putin e alla sua sostituzione, ma hanno fatto male i conti, in quanto il presidente russo gode di una popolarità che è tre volte quella di Biden tra gli americani, cioé all'83% di gradimento. E a stabilirlo è stato un istituto di ricerca inviso al Cremlino in quanto ritenuto filo-occidentale. Putin ha saputo compattare lo spirito patriottico e identitario della popolazione russa, facendogli recuperare l'orgoglio nazionale e la coesione sociale. L'Occidente continua a sbagliare strategie e previsioni e a danneggiare se stesso, soprattutto l'Europa pare soffrire di autolesionismo letale. Claudio
30 Mar 2022
Pushilin ha esortato a non credere alle promesse dell’Ucraina nei negoziati
FONTE: CONTROINFORMAZIONE
https://www.controinformazione.info/pushilin-ha-esortato-a-non-credere-alle-promesse-dellucraina-nei-negoziati/
Il capo della DNR Pushilin ha esortato a non fidarsi dell’Ucraina nei negoziati, definendola incapace di negoziare
DONETSK, 29 marzo – RIA Novosti. Non ci si può fidare dell’Ucraina nei negoziati, non è in grado di negoziare, ha affermato martedì il capo della Repubblica Popolare di Donetsk, commentando i risultati dei negoziati tra Kiev e Mosca in Turchia:
“Abbiamo sette anni di esperienza di negoziati con l’Ucraina. Non ci si può fidare dell’Ucraina anche quando ha firmato qualcosa. Non ci si può fidare anche quando per l’Ucraina s’inseriscono paesi garanti – sto parlando di Germania e Francia. L’Ucraina non è né in grado di negoziare, né autonoma. Pertanto, tutto ciò che accade sulle piattaforme di negoziazione deve essere spostato su un piano separato e basarsi su ciò che accade di fatto”.
La Russia ha lanciato un’operazione militare in Ucraina il 24 febbraio. Il presidente Vladimir Putin ha definito il suo obiettivo “la protezione delle persone che per otto anni sono state oggetto di oltraggio e genocidio da parte del regime di Kiev”. Per questo, secondo le sue parole, si pianifica di effettuare “la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina”, per assicurare alla giustizia tutti i criminali di guerra responsabili di “crimini sanguinari contro i civili” nel Donbass.
Secondo il ministero della Difesa russo, le forze armate (russe ndr.) colpiscono solo le infrastrutture militari e l’esercito ucraino e, a partire dal 25 marzo, hanno completato i compiti principali della prima fase: in modo considerevole hanno ridotto significativamente il potenziale di combattimento dell’Ucraina. L’obiettivo principale per il dipartimento militare russo è la liberazione del Donbass.
Fonte: https://ria.ru/20220329/ukraina-1780736805.html
Traduzione di Eliseo Bertolasi
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