24 Mar 2022
Sulla “cultura della cancellazione” dell’Occidente e sulle sanzioni come verdetto di civiltà. Lavrov ha parlato al MGIMO
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L’Occidente sta cercando di ricostruire il mondo unipolare e “cancella” tutto ciò che è russo, ma alla fine la Russia si rafforzerà e non dipenderà mai più da partner stranieri. Lo ha annunciato mercoledì il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
Intervenuto all’MGIMO (Istituto Statale di Mosca per le Relazioni Internazionali) il capo del Ministero ha messo in guardia sulle conseguenze di un possibile invio di forze di pace della NATO in Ucraina e ha osservato che i negoziati tra Mosca e Kiev procedono con difficoltà, ma gli accordi dovranno essere “in cemento armato”.
TASS ha sintetizzato i punti principali del discorso di Lavrov:
Sulla situazione in Ucraina
“I
negoziati [di Mosca con Kiev] sono iniziati, stanno procedendo con
difficoltà, perché la parte ucraina <…> cambia continuamente la
sua posizione, respinge le proprie proposte”.
“È difficile liberarsi
dall’impressione che loro [i rappresentanti dell’Ucraina] siano tenuti
per mano dai loro colleghi americani, per i quali, se leggiamo i
politologi, nostri e occidentali, semplicemente, non è vantaggioso che
questo processo [di negoziati] finisca rapidamente <…> A quanto pare, vogliono tenerci il più a lungo possibile in condizioni di combattimento”.
“Ritardare
[i negoziati], ha lo scopo di drammatizzare la situazione, consentendo a
Zelensky in maglietta color cachi di parlare davanti ai parlamenti
mondiali e dopo ciascuna di queste performance “in lacrime”, sulle
emozioni, richiedere nuovamente l’intervento della NATO”.
L’invio
di forze di pace della NATO in Ucraina, che alcuni Paesi stanno
valutando, porterà alle conseguenze più gravi: “Sarà lo scontro più
diretto tra le Forze Armate russe e la NATO, che tutti non solo volevano
evitare, ma hanno detto che in linea di principio non dovrebbe
realizzarsi».
Allo stesso tempo, Mosca si sta battendo per accordi
veramente rigidi con Kiev, “le cose che il presidente [della Federazione
Russa Vladimir Putin] ha detto dovrebbero essere fissate in “cemento
armato” e garantite in tal modo che nessuno nemmeno provi a violarne gli
obblighi”.
Sull’Occidente e sul mondo unipolare
“Quello che sta accadendo ora nel mondo, ovviamente, non riguarda solo e non tanto l’Ucraina, ma i tentativi di formare un nuovo ordine”.
Non
c’è dubbio che l’Occidente stia cercando di contenere qualsiasi
concorrente, e il suo obiettivo “non è altro che la completa rinascita
del mondo unipolare”. In particolare, le sanzioni contro Mosca vengono
introdotte per “cercare di rimuovere, come sperano, l’ostacolo
rappresentato dalla Russia” su questo cammino.
L’Alleanza del Nord
Atlantico è sempre stata un obbediente strumento di Washington, ma ora
l’Unione Europea, che si batteva per l’“autonomia strategica”, “nelle
questioni concettuali” <…> si è completamente fusa con la NATO e,
quindi, con gli Stati Uniti”.
Washington per i propri scopi preme anche sull’ONU:
“Non è degno di una grande potenza usare metodi da “sotto la cintura”.
Io so, al cento per cento, che molto spesso costringono il
rappresentante permanente di uno o dell’altro paese all’ONU di votare
nel modo in cui gli americani vogliono, tramite l’avvertimento, che
questa persona ha un conto in una banca americana, che i suoi figli
studino in un’università americana. Ricorrono ad ogni mezzo”.
L’Occidente
“cancella” tutto ciò che lo smaschera, compresi gli eventi che hanno
preceduto il referendum in Crimea: “Quando abbiamo parlato con i nostri
colleghi occidentali e li abbiamo rimproverati d’aver permesso un
sanguinoso colpo di stato [in Ucraina] contrario a tutti i valori
europei, loro dicono: “Voi avete annesso la Crimea”. Cioè, tutto ciò che
c’è stato prima del referendum, lo “cancellano”, loro hanno una tal
cultura”.
E ora l’Occidente fa il conto alla rovescia della crisi
dall’inizio dell’operazione russa in Ucraina, dimenticandosi dei
tentativi di Mosca di accordarsi sulle garanzie di sicurezza e dei piani
aggressivi di Kiev nel Donbass: «Ma nessuno se lo ricorda più, ecco
dicono – il 24 febbraio la Russia ha invaso. Questo è il gioco di parole
per cui l’Occidente è famoso, applica questa maniera, la cultura di
tagliare i periodi storici scomodi e persino la storia più recente”.
Una
pratica analoga è stata utilizzata in Ucraina per trasformarla in
“anti-Russia”: “Ora c’è un termine così alla moda: cultura della
cancellazione, “cancel culture”. Quindi, tutto ciò che è
successo – è cultura della cancellazione della storia comune, come parte
di un contenimento aggressivo della Russia”.
Sul progetto “anti-Russia”
L’Ucraina
è entrata a far parte della politica di contenimento di Mosca, così
come affermato anche da Zbigniew Brzezinski: con Kiev ostile la Russia
“non sarebbe più una grande potenza, ma medio – regionale”: “E affinché
questa Ucraina diventasse un efficace strumento di contenimento, doveva
diventare “anti-Russia”, come formulato di recente dal nostro
presidente.
“Questa mentalità – costruire costantemente delle “anti-Russia”
– si è formata per molti, molti anni”. Inoltre, per tutto questo tempo,
il neonazismo è stato piantato in Ucraina e “l’Occidente civilizzato,
semplicemente, lo ha osservato silenziosamente e persino incoraggiato,
attivamente incoraggiato”.
Sebbene negli anni ‘90 i Paesi occidentali
parlassero di “casa comune europea, uno spazio unico fino agli Urali e a
Vladivostok”, parallelamente si formò una politica che “avrebbe dovuto
strappare il più possibile l’Ucraina dalla Russia”. All’inizio degli
anni 2000, rappresentanti ufficiali dell’UE affermarono che gli ucraini
erano obbligati a scegliere “con chi stare, o con l’Europa, o con la
Russia”: “Ecco come veniva posta la domanda. Già allora era “o – o”.
Sulle azioni contro la Russia
La
portata delle azioni dell’Occidente contro la Russia è sbalorditiva:
“Quando le riserve della Banca Centrale [furono congelate], nessuno
avrebbe potuto immaginare che tipo di sanzioni l’Occidente avrebbe
potuto applicare. Questo è solo un furto”.
Gli Stati
Uniti e l’Europa lanciano ultimatum cercando di attirare dalla loro
parte gli alleati dei russi: “Nello stesso tempo, loro [gli Stati Uniti]
non s’imbarazzano a dire: “Abbiamo richiesto alla Cina, abbiamo
richiesto all’India, abbiamo richiesto alla Turchia”. Possibile non si
rendano conto che così umiliano queste potenze dalla storia millenaria,
grandi civiltà? Ma queste sono le maniere, volevo dire da “cowboy”, ma
ci rinuncio. In generale, la corsa all’oro continua”.
Ora non solo l’Ucraina viene utilizzata per “offendere, umiliare e distruggere il più possibile tutto ciò che è russo, ma
il mondo intero ha già ricevuto il comando “fas” (comando che si da al
cane per addestrarlo ndr.). E non è chiaro come l’Occidente sarà in
grado di “ripulirsi” davanti alla storia per le azioni contro la Russia:
è “il verdetto della civiltà occidentale”.
Sul futuro della Russia
“Dobbiamo
fare in modo che mai più <…> dovremo trovarci in condizioni
quando mancano alcuni componenti <…> quando portano via gli aerei
<…>”.
I Paesi europei hanno mostrato la loro inaffidabilità
come partner, in futuro, proposte di cooperazione, Mosca le valuterà “da
una posizione qualitativamente diversa”: “Se l’Europa tornerà in sé,
non sbatteremo la porta. Ma con la comprensione di quanto ho già detto,
noi non diventeremo dipendenti da nessuno.
La Russia si rafforzerà, anche con l’aiuto di EAEU (Unione Economica Eurasiatica) SCO (L’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai), BRICS
(acronimo di Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) e di altri
meccanismi per proteggersi il più possibile “da un attacco così furioso”
sui suoi interessi.
“Abbiamo la salute, abbiamo
l’esperienza, lo spirito e la volontà di proteggere ciò che ora stiamo
difendendo e di garantire in modo affidabile la sicurezza della
Federazione Russa e, in larga misura, forse ancora più importante, una
vita dignitosa per coloro che vogliono vivere in Ucraina, ma che si
considerano rappresentanti della cultura russa in tutte le sue
manifestazioni, come è sempre stato nei vicini paesi slavi”.
Fonte: https://tass.ru/politika/14157619
Traduzione di Eliseo Bertolasi
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