A mio modesto parere i due presidenti che governano il nostro paese, quello del Consiglio dei Ministri e della Repubblica andrebbero incriminati per alto tradimento, non solo per le palesi gravissime violazioni alla Costituzione Italiana (con l'aggravante per il capo di stato che dovrebbe difenderla e garantirne l'applicazione), ma per le altrettato evidenti e gravi menzogne che pronunciano a ritmi frenetici per ingannare il popolo italiano che verrà da loro danneggiato in maniera catastrofica. E' come se avessimo i nostri peggiori nemici all'interno delle istituzioni. Claudio
Verità per l’Italia
Da AGI del 24/03/2022, titolo: “Mattarella: il bersaglio della guerra è la democrazia nata dalla Resistenza”
(ARTICOLO: https://www.agi.it/politica/news/2022-03-24/matarella-messaggio-anpi-guerra-ucraina-resistenza-16112019/)
“Il bersaglio della guerra – ha scritto Mattarella nel messaggio al presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo – non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l’Ucraina. L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza”.
In questo delicato e difficile frangente è veramente difficile seguire, e ancor più difficile stigmatizzare e rintuzzare, tutto ciò che stanno combinando le massime cariche dello Stato, spesso al di fuori della legge, della Verità, della decenza e della doverosa prudenza istituzionale, più che necessaria in questo momento per difendere l’Italia e gli italiani dalle possibili e probabili conseguenze della guerra.
Dopo l’inqualificabile dichiarazione di guerra di Mario Draghi, incontrastata perfino dalle forze politiche, Il Presidente della Repubblica Italiana due giorni dopo rincara la dose ribaltando la realtà. La verità infatti è che il nazifascismo rievocato da Mattarella è una realtà comprovata in Ucraina, significativamente presente nel governo e nell’esercito, grazie anche alle politiche USA e NATO di sostegno finanziario e militare a questi gruppi neonazisti (1), funzionali alla “rivoluzione colorata”, o colpo di stato che dir si voglia, culminato coi fatti di piazza Maidan e il successivo attacco alle minoranze russofone del Donbass, operato proprio dai battaglioni dichiaratamente nazisti. Ma non nazisti in senso figurato, come taluni amano descrivere Putin e in passato tutti i capi di Stato non più graditi a Washington, bensì nazisti in carne e ossa, che si professano tali, si mostrano tali, e si comportano esattamente come ai tempi di Hitler, discriminando col più bieco razzismo le minoranze del loro stesso popolo fino a pretenderne lo sterminio e la pulizia etnica, come dimostrano gli ultimi 8 anni di continua guerra al Donbass, con più di 14.000 vittime, nel senso letterale di morti accertati per mano della componente nazista dell’esercito ucraino.
E’ impensabile che la presidenza della repubblica italiana, una struttura che costa agli italiani più di quanto Buckingham Palace costi agli inglesi, non sappia queste cose e non ne metta al corrente il Presidente Mattarella. (2)
E’ di dominio pubblico che l’Ucraina attuale è significativamente nazificata, e quindi uno dei due obiettivi principali dichiarati della guerra intrapresa dai russi, cioè la denazificazione dell’Ucraina, è non solo veritiero, ma anche legittimo a protezione del futuro dell’area e della pace tra i popoli, compreso il nostro.
La frase:
“L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza”
va riformulata in modo più corretto e rispettoso dei fatti in:
“L’attacco è mirato a ripristinare e difendere le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza”
Ma questo Mattarella non lo può dire, schierato com’è con l’atlantismo made in USA al quale lui e i governi da lui nominati hanno dichiarato fedeltà e asservimento totale, dopo aver incompatibilmente giurato fedeltà alla Costituzione Italiana, che ripudia la guerra senza se e senza ma, impedendo quindi ope legis di inviare armamenti a uno dei due belligeranti, a prescindere. Anche perché questa folle azione decisa unanimemente da Draghi equivale ad una dichiarazione di guerra alla Russia, nel mentre la Russia stessa continua nonostante tutto a rifornirci di gas metano, essenziale alla nostra economia, rispettando gli accordi commerciali precedentemente sottoscritti, comprese le tariffe a noi particolarmente convenienti, precedenti alla crisi ucraina.
Perchè il governo non si occupa di indagare e sanare gli aumenti spropositati delle bollette energetiche, ingiustificati alla luce di quanto sopra, e si impiccia invece di tagliare i ponti con chi ci aiuta economicamente garantendoci l’approvvigionamento di energia pulita a basso costo, della quale non possiamo fare a meno pena una recessione mortale?
E perché la Presidenza della Repubblica non si occupa invece di verificare l’ormai inesistente rappresentanza del Popolo italiano da parte di questo governo guidato da un non eletto?
Quanti sono i compiti istituzionali non svolti e quelli invece abusati dalle alte cariche dello Stato?
Se c’è una grave crisi della democrazia in questo povero Paese non cerchiamola nello scontro USA-Russia, ma piuttosto all’interno delle nostre stesse istituzioni.
Di Alberto Conti, ComeDonChisciotte.org
24/03/2022
NOTE
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