Jeffrey Sachs: “Siamo in un mondo multipolare in cui i BRICS sono più grandi del G7 e gli Usa non lo accettano”
Il famoso economista americano ritiene che gli Stati Uniti “sono indietro di un quarto di secolo”
Il
noto economista statunitense Jeffrey Sachs ritiene che gli Stati Uniti
mostrino un’ostinata riluttanza ad accettare la realtà di un mondo
multipolare, cosa che aumenta il rischio di conflitti globali.
In una recente intervista al settimanale svizzero Die Weltwoche, Sachs ha fortemente criticato l’approccio di Washington all’attuale scenario geopolitico. “Siamo già in un mondo post-americano, post-occidentale. Ci troviamo già in un mondo veramente multipolare . Siamo in un mondo in cui i paesi BRICS sono più grandi dei paesi del G7, […] e gli Stati Uniti non accettano quella transizione”, ha commentato.
Secondo Sachs, che è stato consigliere di numerosi leader politici, la Casa Bianca resta convinta di governare un mondo in cui solo Russia e Cina sono ribelli e il resto del mondo accetterà le regole imposte dagli USA. “Secondo me, gli Stati Uniti sono indietro di un quarto di secolo “, ha detto.
L’economista ha anche spiegato che l’Europa, da parte sua, è stata deludente perché non c’è una sola voce nel continente in questo momento che abbia una “prospettiva geopolitica che sia anche solo intelligibile”. Per Sachs la sorpresa più grande è “l’incapacità dell’Europa di avere una comprensione coerente dell’attuale situazione globale”.
“Potremmo dirigerci verso un mondo di enormi conflitti e disastri, o potremmo dirigerci verso un mondo in cui qualche leader americano intelligente e non ottuagenario si alzi e dica: ‘Non abbiamo più bisogno della NATO, ma ne posiamo fare a meno’. Ciò di cui abbiamo bisogno è avere relazioni normali con Cina, India, Russia, Brasile e Unione europea e all’improvviso le cose sarebbero molto diverse”, conclude l’esperto.
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
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