Il piano USA di come vincere in Ucraina e riconquistare la Crimea rivelato dall’ex comandante della Nato, Ben Hodges
L’ex comandante della Nato in Europa, Ben Hodges, ha rivelato quale sia il piano strategico dell’Alleanza e degli USA in Europa.
Il
generale statunitense ha rivelato che il principale interesse
strategico degli Stati Uniti, da molto tempo, era quello di impadronirsi
della penisola di Crimea ed ottenere il controllo totale del Mar Nero e
del traffico marittimo su questo mare.
Il generale
riconosce che la Russia, tramite le sue basi in Crimea, controlla il
traffico marittimo della parte nord del Mar Nero, motivo per cui
Washington è dolorosamente consapevole che la Russia può bloccare le
navi di qualsiasi tipo che entrano nei porti dell’Ucraina.
La
Russia a sua volta conosceva molto bene le intenzioni degli Stati Uniti
quando questi pilotarono il colpo di stato a Kiev (golpe di Maidan) nel
2014 e sobillarono la guerra civile nel paese.. E’ toccato poi
all’amministrazione Obama accerchiare la Russia con le basi militari
della Nato nei paesi dell’Est Europa, nonostante gli avvertimenti che
Putin inviò agli Stati Uniti sedici anni fa (in un discorso
memorabile)circa l’espansione della Nato verso Est e sotto le frontiere
della Russia. In tale discorso Putin aveva qualificato tale espansione
come una grave provocazione che riduceva la fiducia mutua e indicò
questo progetto come un percorso verso un ordine mondiale a dominio
unilaterale degli Stati Uniti.
Questo
discorso storico costituisce il primo pesante avvertimento fatto dalla
Russia e la prima critica sistemica della strategia occidentale di
accerchiamento della Russia. In altre parole Putin aveva avvertito
l’occidente: fino a qui potete arrivare ma se oltrepassate le nostre
linee rosse allora questo andrà a compromettere le relazioni
internazionali e la stabilità in Europa. In quel frangente Putin
aveva accusato Washington di essere il maggiore destabilizzatore della
situazione mondiale e di mirare alla egemonia anglo statunitense a
scapito di tutti gli altri paesi.
La Nato ha sempre
mirato a spodestare la Russia dalla sua base navale di Sebastopoli e
dagli insostituibili porti del Mar Nero da dove la flotta russa ha
l’accesso verso i mari caldi.
Putin
ha detto che il mondo rifiuta il progetto egemonico USA e il tentativo
di estromettere la Russia dal suo mare dove opera dalla fine del XXVIII
secolo. Con questo progetto nel 2014 gli anglo-statunitensi pensavano di
debilitare il fianco sud della Russia e ridimensionare il potere
geostrategico del paese euroasiatico. Il progetto era quello di fare
della Crimea una base della Nato dove ospitare le navi dei paesi alleati
degli USA e da lì impedire alla Russia la navigazione verso il
Mediterraneo e le coste africane.
La contromossa di Putin di
annettere la Crimea alla Russia, a seguito di un referendum popolare
confermativo, ha spiazzato i piani di Washington e ha portato agli
ulteriori tentativi di utilizzare l’Ucraina come una piattaforma di
attacco della Nato contro la Russia.
Il piano USA adesso è
esposto dallo stesso ex comandante della Nato, Ben Hodges, qualora non
fosse già evidente sulla base delle analisi fatte da vari osservatori
intenazionali.
Si vedrà quale sarà lo sbocco di questo piano
fallito e se i neocons guerrafondai di Washington si ostineranno a
perseguire il tentativo di attaccare la Crimea, sospingendo l’Ucraina ad
attaccare la Crimea con i mezzi forniti dalla Nato.
Questa potrebbe essere la scintilla di un conflitto mondiale dagli esiti imprevedibili.
Fonte: Prensa Alternativa
Traduzione: Luciano Lago
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