La banca che segretamente governa il mondo
In questo video (vedi il link) riportiamo un’intervista recentemente rilasciata al Vaso di Pandora, a cui facciamo un importante preludio che descrive la Bank of International Settlements – BIS – che ha sede nella città svizzera di Basilea. Il suo nome italianizzato di Banca dei regolamenti internazionali non ci rivela molto della sua natura reale. Ma per capire il potere di questa istituzione, che è al di sopra di qualsiasi governo e che gode di uno status extraterritoriale anche nei confronti del governo svizzero, ci basta dire che si tratta della banca centrale delle banche centrali. E’ il punto di coordinamento e governo per tutte le banche centrali del pianeta.
Aspira anche ad essere il centro per il futuro sistema delle valute digitali delle banche centrali, le Central Bank Digital Currencies, o CDBC.
Nata nel 1930 allo scopo di incassare gli indennizzi che la Germania doveva pagare a seguito della Prima Guerra Mondiale, la BIS cambiò quasi subito scopo perché il pagamento degli indennizzi fu dapprima sospeso e poi cancellato del tutto. Si trasformò quindi in un centro di smistamento dell’oro in possesso delle varie banche centrali europee che dapprima fu convogliato in Gran Bretagna e, in un secondo momento, in Germania dopo l’occupazione di una parte della Cecoslovacchia da parte dei nazisti nel 1938.
Con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, la BIS rimase attiva e divenne parte dell’apparato nazista. Nel suo consiglio di amministrazione del tempo troviamo Walter Funk, ministro dell’economia per il Terzo Reich dal 1938 al 1945 e presidente della Reichsbank, la banca centrale tedesca verso cui i nazisti convogliavano l’oro saccheggiato dalle banche centrali delle nazioni occupate. Funk è stato dichiarato criminale di guerra nel Processo di Norimberga e condannato all’ergastolo, ma poi scarcerato per motivi di salute nel 1957.
Nel consiglio di amministrazione della banca troviamo anche Emil Puhl, vicepresidente della Reichsbank e responsabile per il riciclo dell’oro sottratto alle nazioni conquistate dai nazisti come pure agli ebrei incarcerati nei campi di sterminio. Troviamo inoltre Hermann Schimtz, criminale nazista condannato a Norimberga e amministratore delegato del colosso chimico tedesco IG Farben, produttore, tra le altre cose, del gas letale usato per sterminare i prigionieri nei campi di concentramento. Schmitz fu condannato a soli 4 anni di prigione al Processo di Norimberga. Un altro criminale nazista presente nel consiglio di amministrazione della BIS era Kurt Baron von Schröder, finanziere nonché alto ufficiale delle SS. Fu uno dei personaggi chiave nel facilitare la nascita e salita al potere del nazismo in Germania. Nel processo di Norimberga fu dichiarato colpevole, ma condannato solo a tre mesi di prigione.
Nel 1944, i delegati europei alla conferenza di Bretton Woods raccomandarono il rapido scioglimento della BIS. Anche il delegato statunitense, Harry Dexter White, che in seguito fu accusato di spionaggio a favore dei sovietici, si dichiarò favorevole, ma John Maynard Keynes, il britannico autore dell’attuale sistema finanziario usato nel mondo e propositore di una sola valuta centrale mondiale, si oppose in tutti i modi, coinvolgendo anche il capo di Harry Dexter White, il segretario del tesoro statunitense Henry Morgenthau.
Con l’arrivo del nuovo presidente degli Stati Uniti, Harry Truman, lo scioglimento fu sospeso e nel 1948 la decisione originale di liquidare la BIS fu annullata.
Da quel punto in avanti la BIS giocò un ruolo centrale nel coordinare le attività delle banche centrali europee e dell’attività finanziaria transatlantica, e infine come punto di governo centrale per tutte le banche centrali, con l’emanazione delle direttive Basel II e Basel III. Gli attuali membri della BIS sono 63 banche centrali nazionali, tra cui la Federal Reserve, la Banca Centrale Europea, tutte le banche nazionali europee, compresa la Banca d’Inghilterra, e tutte le banche del sistema BRICS, vale a dire le banche centrali di Brasile, Russia, Cina, India e Sud Africa.
L’attuale presidente della BIS è il francese François Villeroy de Galhau, che è il governatore della Banca di Francia, mentre il direttore generale è Agustín Carstens, che è stato governatore della Banca del Messico.
Un po’ di storia
Nel libro “Tower of Basel” – La torre di Basilea – dell’ungherese Adam LeBor, spiega come la nascita della Bank of Internazional Settlement sia stata concepita dai britannici e dai tedeschi al fine di allentare e alla fine eliminare completamente gli indennizzi dovuti dalla Germania ai vincitori della Prima Guerra Mondiale e per restituire alla Germania il controllo della propria economia.
L’obiettivo dichiarato era quello di facilitare la pace futura in Europa, ma di fatto consentì la nascita del nuovo marco, il riarmamento della Germania da parte del futuro regime nazista e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
I due architetti originali della BIS nel 1930 furono il governatore della Banca d’Inghilterra, Montagu Norman, e il presidente della Reichsbank, la banca centrale tedesca, Hjalmar Schacht, che l’ha sempre descritta come la “mia banca”. Nel 1934, il New York Times definì Schacht come “il pilota dalla volotà di ferro della finanza nazista”. Durante tutta la Seconda Guerra Mondiale la BIS giocò un ruolo fondamentale nel riciclare l’oro saccheggiato dai nazisti e nel gestire acquisti all’estero per conto del regime nazista, anche con nazioni nemiche.
I membri fondatori della BIS furono le banche centrali di Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Belgio e un consorzio di banche giapponesi. Alcune quote vennero offerte anche alla Federal Reserve statunitense, che le rifiutò, passandole ad alcune banche commerciali americani, tra cui JP Morgan. Da notare tuttavia che al negoziato iniziale sulla formazione della BIS partecipò anche Allen Dulles, un avvocato americano che aveva
Montagu Norman, governatore della Banca d’Inghilterra dal 1920 al 1944, è stato uno degli uomini più influenti al mondo. Il New York Times lo ha descritto come il supervisore dell’impero invisibile di ricchezza dei britannici. Un singolo discorso da parte sua poteva spostare i mercati. Norman era un barone e il figlio di una lunga dinastia di banchieri britannici. Dotato di una personalità maniaco-depressiva, era vittima di una profonda nevrosi e aveva persino consultato lo psicanalista Carl Jung che lo aveva dichiarato incurabile.
Hjalmar Schacht era invece un vero e proprio dittatore finanziario, a cui il governo tedesco aveva concesso pieni poteri dopo il fallito colpo di stato organizzato da Hitler a Monaco di Baviera nel 1923. Lavorava in uno stanzino precedentemente riservato al custode, fumava sigari tutto il giorno e passava tutto il tempo al telefono con corrispondenti nel resto del mondo per rafforzare l’idea della stabilità del nuovo marco da lui inventato che non era garantito da nulla eccetto la sua insistenza. Non leggeva né scriveva lettere.
Il progetto di stabilizzazione del nuovo marco fu possibile grazie a un prestito di 25 milioni di dollari ricevuto dalla Banca d’Inghilterra grazie all’intervento personale di Montagu Norman che aveva ricevuto personalmente Schacht alla fermata del treno durante il suo viaggio a Londra con lo scopo di procurarsi fondi.
Da quel punto in avanti, Schacht riuscì prima ad ottenere una rateazione e infine la completa cancellazione dei debiti della Germania nei confronti degli altri paesi vittoriosi nella Prima Guerra Mondiale.
La BIS divenne quindi il veicolo primario per finanziare l’ascesa del regime nazista anche con la collaborazione di Allen Dulles, un avvocato americano che aveva lavorato per i servizi segreti americani e che in seguito sarebbe diventato il primo nefasto direttore della CIA.
Insieme al fratello John Foster, che sarebbe poi diventato Ministro degli Esteri degli Stati Uniti, Allen Dulles era un partner del più grande studio legale americano dell’epoca, Sullivan & Cromwell, e aveva aperto un ufficio a Parigi nel 1930 di cui Allen Dulles era il direttore. Attraverso la sua conoscenza personale con Hjalmar Schacht, Dulles riuscì a combinare complesse operazioni finanziarie portando il Germania prodotti dal tutto il mondo e dagli Stati Uniti che erano essenziali per il regime nazista e per il suo successivo sforzo bellico.
In pratica traeva profitti dal conflitto finanziando entrambe le parti, attraverso l’intermediazione finanziaria della BIS.
In base alla Convenzione dell’Aia, la BIS e tutti i relativi beni e immobili sono immuni da qualsiasi interferenza sia in tempo di pace sia in tempo di guerra. Nessun governo può espropriarli, requisirli, sequestrarli, confiscarli, né può proibirle di importare oppure esportare valuta oppure oro, né adottare qualsiasi misura restrittiva nei confronti della BIS.
Oggi, in base agli accordi stilati con il governo svizzero, i dipendenti e i dirigenti della BIS godono di uno stato diplomatico che permette loro di conservare e trasferire informazioni completamente segrete senza dover rendere conto a nessuno e di ricevere lauti stipendi che sono esentasse. La sede di Basilea si trova all’esterno della giurisdizione svizzera, come se fosse un piccolo stato nello stato. La polizia svizzera non può entrare per arrestare nessuno oppure per condurre perquisizioni. Alla pari di quel che succede per il Fondo Monetario Internazionale negli Stati Uniti.
E’ gestita da una cabala di tecnocrati le cui regole sono state definite dallo svedese Per Jacobsson, che è stato consulente della BIS dal 1931 al 1956. I suoi primi rapporti annuali stilati per la BIS, rimangono ancora oggi un libro di testo per la BIS e per tutte le tesorerie dei paesi occidentali.
Roberto Mazzoni
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