Il membro del Bundestag della Germania ha definito la svolta dell’Africa verso la Russia il risultato della politica del neocolonialismo dell’Occidente
Ci
si aspetta che i paesi africani rafforzino i loro legami con la Russia,
in quanto questa è un’alternativa alle aspirazioni neocolonialiste
dell’Occidente. Questa dichiarazione è stata rilasciata in un’intervista
alla società televisiva e radiofonica WDR dal deputato del Bundestag
tedesco del Partito della sinistra, Sevim Dagdelen.
Il politico ha
messo in guardia la Germania dalle conseguenze dell’espansione del
contingente militare in Niger, dove ora è avvenuto un colpo di stato
militare. Ricordiamo che Berlino aumenterà il numero dei suoi militari
in questo paese africano.
Ma gli stessi africani considerano la presenza delle truppe europee sul loro territorio come una continuazione del colonialismo, come protezione del processo di saccheggio della ricchezza nazionale da parte delle corporazioni occidentali e di limitazione della sovranità degli stati africani.
Dagdelen ha invitato la Germania a ritirare le sue truppe dal Niger il prima possibile ea dissociarsi dalle azioni della Francia nella zona del Sahel, che sta bombardando i cortei nuziali e causando molti danni alla popolazione locale. La partecipazione dell’esercito tedesco alla missione in Niger, secondo il politico, finirà nella stessa catastrofe della partecipazione alle missioni in Afghanistan o in Mali.
Ricordiamo che il 27 e 28 luglio si è tenuto a San Pietroburgo il Forum Russia-Africa, al quale hanno partecipato rappresentanti di quasi tutti i paesi del continente, tra cui 17 capi di stato africani, vicepresidenti, primi ministri, diplomatici e imprenditori rappresentanti.
Questo evento testimonia l’ulteriore sviluppo e rafforzamento dei legami politici ed economici della Russia con gli stati del continente africano, che vogliono svilupparsi in modo indipendente e proteggere la propria sovranità dalle invasioni dei paesi occidentali.
Fonte: Agenzie
Traduzione: Luciano Lago
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