La banca è morta, viva la vita
di Sonia Savioli - 19/03/2023
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/la-banca-e-morta-viva-la-vita
Fonte: Sonia Savioli
La Silicon Valley Bank è andata in malora per un motivo
generico e generale: il sistema capitalistico e industrialista è nella
m... fino al collo e prosegue nello sprofondamento.
E' il sistema
di cui tutti facciamo parte, perché ormai gli unici a non farne parte
sono quei rari e minacciati popoli ancora selvaggi, quei rari e
minacciati popoli ancora contadini e autosufficienti.
In sintesi:
un capitalismo ormai imperiale, dopo aver conquistato con la
globalizzazione i paesi del terzo mondo, schiavizzato i loro popoli e
prodotto laggiù ogni genere di merci a basso costo, spostandovi
pressoché tutta la produzione; dopo avere di conseguenza distrutto
l'industria e l'agricoltura nei paesi ricchi, rischiando così di
eliminare i "suoi" consumatori, ha spinto un'economia fondata sul debito
e sul superfluo per continuare a mantenere un'effimera ricchezza e un
consumismo demenziale nei paesi dominatori. Quando il debito globale di
privati, aziende, Stati, essendo ormai in gran parte debito insoluto,
stava per scoppiare lanciando in ogni dove i suoi frammenti
bruciacchiati (uno scoppio assordante si era già sentito nel 2008), il
capitalismo globale, lanciato ormai come un fuoco d'artificio in
un'apoteosi di follia, ha messo in atto quel tentativo di dittatura
globale chiamato covid pandemia.
Nel delirio di chi è ormai
completamente alienato dalla realtà della vita, i globalcapitalisti e i
loro "pensatori" ritenevano di poter modellare la storia e la società
umana come se si trattasse di un impasto d'argilla. Non per niente nei
documenti del Forum Economico Mondiale, nel periodo della pandemenza, la
prima parola del titolo era sempre "shaping": modellare.
Forse
perché, quando erano bambini, gli venne raccontata quella favoletta in
cui Dio crea l'uomo pasticciando col fango, e sentendosi i detti
globalcapitalisti uguali agli dèi...
Con la pandemenza, che nei
loro sogni doveva rendere i popoli inerti come calcinacci, volevano
accelerare la Quarta Rivoluzione Industriale, che, oltre a prevedere il
dominio assoluto di un'oligarchia sovranazionale travestita da
"istituzioni internazionali", prevedeva e prevede il dominio delle
"macchine intelligenti" e della cibernetica in ogni aspetto della vita e
della società; prevede l'uomo artificiale, geneticamente modificato e
"migliorato", coi circuiti elettronici nel cervello e i nanocip nel
corpo, studiato in modo da renderlo adatto alle mansioni preposte (tipo
la guerra, la conquista dello spazio e degli abissi marini e via
delirando) o eliminabile, se non ci sono mansioni da assegnargli.
Dopotutto,
il nazismo non è stato un incidente di percorso ma il rivelarsi delle
aspirazioni più profonde e genuine del capitalismo: solo un po' troppo
precorritrici e "ingenuamente" e sfrenatamente dichiarate.
Comunque,
così come folle era il nazismo, e dopo aver fatto tutti quegli
sfracelli è affondato nella palude del suo orrore, così è folle
l'attuale progetto del globalcapitalismo e, dopo aver fatto sfracelli
altrettanto orrendi ma meno evidenti (è maturato, in tutti questi anni,
anche se non è rinsavito), sta affondando nella palude della sua
megalomania demente.
La dittatura globale è fallita, nonostante
il contorto e distruttivo progetto pandemente, poiché tutti i popoli e
buona parte dei governi del mondo (non quelli dell'Europa occidentale,
statene sicuri) non hanno eseguito gli ordini, magari hanno fatto finta
per un po'; la Quarta Rivoluzione Industriale arranca.
I
capitalisti allora, come marmocchi spaventati, si sono attaccati alla
mammella dei soldi pubblici e stanno succhiando come forsennati.
Così
è cresciuta l'inflazione, si è sviluppato ulteriormente il debito, e
sono diminuiti i consumi che costituiscono il loro carburante.
Finalmente ci siamo?
Le
migliaia di start-up (aziende che inventano affari da quarta
rivoluzione industriale) abortiscono; un'umanità già satura di
alienazione da scemofòni (detti volgarmente "smart") non si appassiona
al metaverso, e quelli che lo hanno fatto sono già ricoverati in
cliniche psichiatriche; gli africani rifiutano i "nostri" vaccini e
russi e cinesi si producono da sé i loro veleni; tutte le imprese
fallite per la pandemenza non fanno più pubblicità su internet (non ci
avevano pensato!); facendo qualche calcolo si è visto che per attuare la
"quarta rivoluzione industriale" non basterebbero il petrolio, il rame,
il coltan, l'oro, il litio, lo zinco, il ferro, il silicio e altre
dieci-dodici cosette, di tre pianeti come il nostro... e, infine,
aumentando ormai i debiti globali di un miliarduccio di dollari alla
settimana o su di lì... forse siamo allo scoppio finale?
E meno male.
Se
il capitalismo proseguisse, arriveremmo alla fine della vita come la
conosciamo sul pianeta, dopo la fine di noi umani come ci conosciamo:
non più uomini e donne, non più corpo e anima, non più cervello e cuore,
non più sentimenti e affetti, non più genitori e figli, padri e madri,
nonni e nipoti; non più arte, non più poesia, non più foreste e campi,
montagne e neve, deserti e sabbie.
Il capitalismo del ventunesimo
secolo delira di modificare la vita naturale in tutti i suoi aspetti,
riuscendo solo a distruggerla.
SONO PAZZI, QUESTI SCEMI!
Che collassi, dunque, con giubilo di tutti gli umani ancora pensanti.
E,
se vogliamo che il collasso non ci travolga tutti, svegliamoci perché,
parafrasando Gramsci, avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza.
Avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza per riapprendere a vivere
da comunità umane in armonia con il proprio ambiente naturale, per
riapprendere tutte quelle abilità e capacità che la società industriale
ha spazzato via, per ripristinare la salute della natura e la nostra.
Non
aspettiamo un minuto di più per ritessere quei legami di solidarietà,
collaborazione, affetto, aiuto reciproco che soli ci possono salvare;
per imparare ciò che è veramente necessario alla nostra sopravvivenza.
Non
aspettiamo un minuto di più per mobilitarci e lottare uniti contro le
mostruose imprese che il capitalismo sta portando avanti, dalla guerra e
dall'aumento degli armamenti fino a una falsa transizione energetica
che rade al suolo le foreste di mezzo mondo per trasformarle in biomasse
da bruciare nelle centrali elettriche e si propone di costruire
centrali nucleari a ogni crocicchio, fino alla biosintesi che crea
mostruosi microrganismi per produrre farmaci tossici o cibi artificiali,
e l'elenco potrebbe andare avanti all'infinito ma voi non lo leggereste
all'infinito.
Oh verrà il tempo
quando i venti si fermeranno
e la brezza cesserà di soffiare
come la quiete nel vento
prima che inizi l'uragano
l'ora in cui la nave arriverà in porto...
i pesci rideranno
nuotando fuori dai loro sentieri
e i gabbiani sorrideranno
e le rocce sulla sabbia
si ergeranno fiere...
e le parole che vengono usate
per confondere
non saranno comprese
perché le catene del mare
saranno state spezzate
e sepolte nel fondo dell'oceano...
i nemici si alzeranno
con il sonno ancora negli occhi
e salteranno dai letti
e penseranno di star sognando...
allora alzeranno le mani
dicendo risponderemo a tutte le vostre richieste
ma noi grideremo dalla prua
i vostri giorni sono contati
e come la tribù dei faraoni
saranno sommersi dalla marea
e come Golia saranno vinti.
(Bob Dylan – When the ship comes in)
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