Quando il banchiere centrale diventa l’Imperatore
Intervista a Isabel Schnabel, membro del Comitato Esecutivo della Bce: nell'era dell'indipendenza delle banche centrali, i governatori-banchieri, ormai hanno assunto un ruolo di predominio sulla politica. Numeri elettronici replicabili su un computer e resi scarsi intenzionalmente oltre a false convinzioni dottrinali guidano le nostre vite nel baratro ad esclusivo vantaggio di una élite "satanicamente" predatoria.
https://comedonchisciotte.org/quando-il-banchiere-centrale-diventa-limperatore/
di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)
L’indipendenza delle banche centrali, oltre a essere una forma di tutela della democrazia, serve a proteggerci dagli aumenti spropositati dell’inflazione. Anzi, è stato dimostrato che tanto più una banca centrale è indipendente, quanto più l’inflazione è adeguatamente contenuta. Non si tratta di un’opinione personale o politica, ma di uno studio pubblicato nel 1993 sul Journal of Money, Credit and Banking e intitolato Central Bank Indipendence and Macroeconomic Performance: Some Comparative Evidence [1] . Gli autori, Alberto Alesina e Lawrence H. Summers, in pratica, ‘misero sotto osservazione’ un periodo di trentatré anni, dal 1955 al 1988, e ne trassero una sintesi comparativa.
Come vedete il movimento di pensiero che ha portato a voler rendere indipendenti dai governi, le banche centrali del mondo occidentale, parte da lontano ed ha raggiunto il suo massimo esperimento sul campo nel continente europeo, per mezzo dell’istituto centrale con sede a Francoforte (la BCE).
Sarebbe da sprovveduti per non dire ingenui, non farvi notare come tra gli autori dello studio sopra citato, ci sia il defunto economista nostrale Alberto Alesina, che in coppia con l’altro economista Francesco Giavazzi ha “fiancheggiato” per tre decadi Mario Draghi, in ogni stanza dove si prendevano tutte decisioni che hanno, poi condotto la nostra economia all’attuale livello di devastazione.
Alla luce di quella che è la realtà odierna, basterebbe rileggere le frasi conclusive dello studio (sopra sottolineate) – addirittura senza approfondirlo – per sorridere e cestinarlo; se, naturalmente non ci fossero di mezzo trenta anni di vite spezzate, famiglie distrutte e fallimenti infiniti.
E’ bene sottolinearlo con forza, l’indipendenza delle banche centrali, ha prodotto tutto il contrario di quello che l’economista fidato di Mario Draghi, insieme ad altri, sostenevano nel loro documento: la tutela della democrazia si è trasformata nel nostro paese in una oligarchia pura, un “sistema” a carattere masso-mafioso, ormai provato dai fatti e perfino confessato da alcuni dei partecipanti; ed il proteggerci dagli aumenti spropositati dell’inflazione al contrario, ci sta facendo vivere la più devastante speculazione sull’energia e sui beni alimentari, mai vista prima.
Di fronte a questi chiari risultati, sarebbe da ingenui, pensare che i suddetti economisti non abbiano confezionato tali studi, su ordine ed a misura, dei poteri che poi, sostenuti dai giornalisti di regime, hanno usato queste “frodi” per colonizzare e depredare l’intero nostro paese.
In definitiva credere all’indipendenza della banche centrali è come credere alle favole e privarle del controllo di una istituzione democratica è il modo perfetto per farle dipendere da qualcun’altro, privo di questa caratteristica. Insomma, senza fare tanti giri di parole, si tolgono dal controllo dei governi per asservirle agli stessi poteri profondi che ne hanno magnificato l’indipendenza stessa.
Nonostante la verità sia venuta fuori e sia sotto gli occhi di tutti, gli stessi personaggi, non si fanno remore a continuare imperterriti sullo stesso sentiero che vede il “dogma” dell’indipendenza delle banche centrali non essere intaccato da nessuna riflessione. Tanto la maggioranza degli italiani neanche comprende di cosa si parla!
Attraverso l’indipendenza dei banchieri centrali (oggi assurti al ruolo di veri e propri imperatori), si continua ad usare questo potere totale, per infondere crisi infinite, seguite da soluzioni scientificamente studiate ed impartite per rendere ancora più gravi le crisi stesse.
E’ il caso del fenomeno inflattivo in corso, di origine speculativa e geopolitica, pensato dai “potenti” e lasciato libero di montare dai banchieri centrali che in accordo con i governi corrotti, privano il popolo della liquidità necessaria, essenziale per risolvere il problema in modo definitivo. Non solo, gli stessi banchieri, fanno credere di arginare il problema attraverso la misura dell’aumento dei tassi; misura che, come sappiamo è nella migliore delle ipotesi inutile, quantomai dannosa se applicata in economie in stato recessivo.
In realtà a Francoforte c’è qualcuno che si rende conto di quanto tutto questo sia errato ed in contrasto con i dettami della scienza economica; ma come un drogato insegue la sua dose giornaliera – pur sapendo che lo porterà alla morte – gli stessi proseguono incuranti del male che stanno provocando, sulla strada della falsità.
E’ il caso di Miss Isabel Schnabel – membro del Comitato Esecutivo della BCE – portata allo scoperto da questa bella intervista rilasciata all’ottimo e concreto intervistatore Florian Schmidt.
Vi riporto qua sotto l’intervista opportunamente tradotta e vi invito a leggerla attentamente. Questa è una chiara testimonianza, per non dire la prova, che le cose stanno precedendo con il “pilota automatico” inserito, senza nessuna possibilità che il pilota in carne ed ossa, si svegli per deviare la rotta verso il baratro.
Si continua ad approcciarsi all’inflazione come se questa non fosse frutto dell’opera umana, ma un evento naturale che appare d’improvviso come un terremoto, una bomba d’acqua o uno tsunami; mentre la dottrina ci dice chiaramente che è sempre e soltanto una conseguenza di politiche fiscali sbagliate o assenti da parte dei governi. Proprio quelle politiche fiscali che oggi sono volutamente impedite dall’aver reso indipendenti le banche centrali e corrotto i governi.. il tutto, seguendo i consigli dei fidati economisti di Mario Draghi.
Buona lettura.
prosegue su:
https://comedonchisciotte.org/quando-il-banchiere-centrale-diventa-limperatore/
Nessun commento:
Posta un commento