Cari “Dissidenti”, ci avete già rotto i Coglioni… anche Voi!
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di Mauro (conoscenzealconfine.it)
Cari “dissidenti”, ma quanto avete rotto i coglioni. È bastato il colpo di partenza, ed avete cominciato a parlare esattamente come la bestia che in questo mondo ci governa.
Avete avviato la “vostra” campagna elettorale. Richiamate a voce alta, e con una certa dose di violenza, le pecore smarrite, perché rientrino nel recinto del grande allevatore.
Non pensate che forse quelle pecore abbiano voglia di smarrirsi? Del voto, del vostro voto, e di quella fogna che si chiama parlamento nazionale, non gli frega ormai più niente.
Lasciateci stare, andrete ad occupare qualche poltrona, poche, qualcuno si sistemerà, come dei coraggiosi falegnami che per piantare un chiodo usano, invece di un martello, una ciabatta di gomma… ma almento potrete dire: “noi ci abbiamo provato”. È una storia tutta vostra, non ci riguarda!
Cari dissidenti del nuovo mondo e delle nuove vibrazioni, vi vedo già incattiviti, già sento insulti volare dalle vostre bocche, uno scienziato che stimavo, giornalisti e ricercatori, eroi della contropandemia, condottieri anche voi, militari anche voi.
Ci avete già rotto i coglioni… anche voi!
Per me la libertà è partire per non tornare, distruggere il palazzo… non entrarci. Per me la libertà è scassare il sistema, stare fuori. Non “tagliare il prato”, ma dormire in un bosco e tuffarsi nel mare… per non riemergere più.
Ormai è tardi, rivoluzionari dei tempi supplementari, se pensate di portare indietro l’orologio, siete già morti.
Noi vivremo, voi, qualcuno di voi… finirà in parlamento.
Articolo di Mauro (conoscenzealconfine.it)
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