Vorrei chiarire un aspetto di cui sento spesso parlare, secondo me a sproposito: il negoziato. A mio avviso non ci sarà alcun negoziato. Le guerre si vincono sul campo di battaglia e non con la propaganda, disponendo di tutti i media mainstream, l'Occidente vince sui media (anche se pare inizino cambiare musica) ma perde sul terreno. Chi conquista il terreno con sudore, sangue e costi economici, se rimane vittorioso se lo tiene oppure lo scambia con altro a lui appetibile, ma non è questo il caso. Infatti questa non è una guerra di conquista ma di liberazione delle popolazioni russofone vessate dai neonazisti ucraini. Quindi non ci sarà nessun negoziato, la Russia ad un certo punto chiederà di riconoscere lo stato di fatto, oppure proseguirà nella sua offensiva e smembrerà completamente l'Ucraina, una colonia americana in suolo europeo, e la NATO non potrà farci niente, a meno di intevenire direttamente e rischiare di venire sconfitta, ipotesi molto probabile, anche perché dubito che sarebbero molti gli eserciti disposti a intervenire, pur facendo parte della NATO. Quindi evitiamo di comportarci da imbecilli seguendo i cialtroni e ciarlatani che governano l'UE e molti suoi stati che la compongono, che sparano cazzate a getto continuo senza capire nulla di strategia, geopolitica, analisi militare, ecc. e cerchiamo di esaminare i fatti con pragmatismo. Claudio
Strategika - L'inizio della fine per l'esercito ucraino?
Una certa narrazione guerrafondaia e filo-NATO insiste sui media mainstream a parlare della possibile sconfitta della Russia sul campo, oltre che di fantomatici contrattacchi delle forze ucraine.
Una narrazione funzionale per continuare a inviare armi al regime di Kiev, nonostante questi armamenti avranno l’unico effetto di produrre solo più distruzione e inutili morti, vengano distrutti e catturati dalle forze russe o venduti sottobanco dagli stessi ucraini.
Intanto mentre dagli Stati Uniti e dall’Europa continuano a cianciare di una possibile vittoria sul campo, proprio dal campo di battaglia giungono notizie di tenore ben diverso.
La pubblicazione francese Strategika scrive:
"L'inizio della fine per l'esercito ucraino?Dopo la doppia sconfitta nel settore di Lysychansk - Severodonetsk e la perdita di oltre 10.000 uomini (uccisi, feriti, prigionieri, dispersi) e l'abbandono di 700 materiali ed equipaggiamenti pesanti da combattimento, le cattive notizie continuano ad accumularsi per l'esercito di Kiev con la prosecuzione dell'offensiva russa e alleata nel Donbass
...Tutti questi elementi permettono di considerare la possibilità di un collasso dell'esercito ucraino nel Donbass nei prossimi quindici giorni. I colpi inferti dai russi e dai loro alleati, a meno di 48 ore dalla caduta di Lysychansk, non hanno lasciato tregua alle unità in fuga per radunare i loro fuggitivi e ritrovare una parvenza di coesione sulle loro nuove linee di difesa che, inoltre, potrebbero ora essere prese alle spalle in caso di vittoria a Seversk e Krasnopolye nel settore di Slaviansk".
La Russia continua ad avanzare. Lentamente ma inesorabilmente. Le forze della Repubblica popolare di Lugansk (LPR) e le truppe russe sono entrate nella città di Seversk, che è sotto il loro controllo operativo, afferma l’agenzia TASS che cita una fonte vicina alla milizia popolare di Lugansk.
"Le forze alleate sono già entrate a Seversk (città nella Repubblica Popolare di Donetsk controllata dall'esercito ucraino). Posso dire che la città è sotto il nostro controllo operativo. Sono in corso operazioni di rastrellamento. Seversk sarà presto completamente liberata dalle truppe ucraine”.
La presa di Serversk è stata poi confermata da Vitaly Kiselev, viceministro degli Interni della LPR.
"Seversk è sotto il nostro controllo", ha detto ai microfoni di Channel One.
La situazione sul campo è sempre più difficile per l’Ucraina ma il regime di Kiev si ostina a non voler avviare alcun negoziato.
Secondo la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria
Zakharova, “questa non è la posizione dello Stato ucraino, ma una
canzone cantata da Washington, che il regime di Kiev ha accettato di
eseguire”.
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