29 Lug 2022
Donetsk sotto le bombe e senza approvvigionamento idrico
Fonte: ControInformazione
https://www.controinformazione.info/donetsk-sotto-le-bombe-e-senza-approvvigionamento-idrico/ Susseguono
senza tregua i bombardamenti sulla città di Donetsk, più intensi in
alcuni giorni più blandi in altri. Vivere sotto il costante pericolo di
finire sotto una bomba, purtroppo, fa parte della quotidianità nella
vita degli abitanti di Donetsk.
Nonostante in tutta la città
non ci sia luogo dove si possa escludere il pericolo di finire
casualmente sotto una bomba, i quartieri più colpiti rimangono
prevalentemente quelli più periferici come il Kievskij e il Petrovskij
più prossimi alle linee ucraine. I bollettini giornalieri, infatti,
mostrano su questi quartieri la maggior incidenza di colpi.
Ma
c’è anche la città di Gorlovka che continua a soffrire a causa di
questa situazione. Gorlovka è diventata la città martire, la città
simbolo della tragedia di questi otto anni di guerra.
Da
quasi tre mesi la città di Donetsk si trova anche in piena emergenza
idrica. Nella città di Slavjansk, a Nord, ancora sotto il controllo di
Kiev, le formazioni ucraine hanno distrutto le pompe delle stazioni di
filtraggio e tolto l’elettricità alle stazioni di pompaggio del canale
Severski-Donetsk. Questo canale partendo dal fiume Donets occidentale ha
sempre fornito di acqua la città di Donetsk.
In precedenza non è mai
stato bloccato dall’Ucraina poiché nella sua rete distributiva
riforniva anche la città di Mariupol. Ora, dopo il passaggio di Mariupol
alla Repubblica Popolare di Donetsk, ecco il tentativo da parte di Kiev
di “assetare” di mettere sotto scacco con l’emergenza idrica la città
di Donetsk.
Accadde lo stesso nel 2014 in Crimea quando
Kiev dopo l’annessione della penisola alla Russia bloccò il canale che
partendo dal Dnepr nell’oblast di Cherson assicurava rifornimento idrico
alla penisola. Una delle prime mosse dell’Operazione Speciale Militare
russa in Ucraina è stata appunto la presa e la riapertura di questo
canale.
Solo dopo la completa presa di Slavjansk, sarà possibile ripristinare le stazioni di pompaggio e di filtraggio ora fuori uso.
Le
fonti alternative di acqua sono assai limitate, per cui tutta la città
di Donetsk è sotto uno stretto regime di razionamento: solo qualche ora
di sera, e non tutti i giorni. Gli abitanti si arrangiano come possono:
riempiono contenitori e cercano di tenere in casa almeno lo stretto
necessario per dissetarsi e per le operazioni igieniche di base.
Tutti si rendono conto che la soluzione del problema non sarà a breve termine.
Anzi ora c’è ancora più ottimismo di
prima. La speranza di arrivare all’indipendenza e di vivere in pace, che
in questi otto anni ha sempre animato il cuore della popolazione del
Donbass, dall’inizio dell’Operazione Speciale Militare russa e dal
riconoscimento da parte di Mosca delle due Repubbliche del Donbass la
DNR e la LNR si è trasformata in certezza piena.
Il futuro è stato tracciato, tutti sanno che indietro, se mai ci fosse stata questa svolta, non si tornerà mai più. C’è l’azione e l’aiuto attivo della Russia: aiuto militare e grandi opere di ricostruzione già iniziate.
Nonostante
le bombe, nonostante l’emergenza idrica.. questo entusiasmo, questa
consapevolezza traspare ogni qual volta con gli abitanti di Donetsk si
parla della situazione e del futuro che li aspetta.
Corrispondenza di Eliseo Bertolasi
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