Katy Tur: “A cosa serve la stampa se la gente non ci crede”? Anche l’America ha le sue Botteri!
C’era un tempo in cui il giornalismo americano, o anglosassone in generale, veniva considerato un esempio mondiale nel patetico, e corrotto, mondo dell’informazione. C’era una volta l’America in cui il Premio Pulitzer era considerato la maggiore onorificenza della categoria. Erano gli anni in cui se dicevi “Watergate” pensavi immediatamente a due bravi cronisti (Bob Woodward e Carl Bernstein) che grazie ad un’inchiesta hanno sputtanato un presidente, costretto poi a dimettersi.
Oggi, se pensi ai presidenti e agli scandali, ti viene in mente Trump e il “Russiagate”, ovvero ad una montatura assoluta messa in piedi da scribacchini pro-Clinton e Obama. Ciononostante, questa masnada di leccaculo con il tesserino da “reporter” in tasca si lamentano – come fossero una Giovanna Botteri qualunque – del fatto che “la fiducia nei media, nei giornali e in televisione sta raggiungendo il suo punto più basso”.
A dirlo è stata Katy Tur, durante un’intervista, mentre promuoveva il suo nuovo libro. La Tur è una giornalista della NBC che, in un raro momento di auto-riflessione?, ha praticamente ammesso che la categoria a cui appartiene gode di una credibilità che rasenta lo zero. “La gente non ci crede e mi chiedo se il mio lavoro sia ancora efficace, oppure se sta facendo più male che bene”, ha aggiunto la Tor. Ora, è chiaro che per questa marmaglia, il termine “efficace” va tradotto in “indottrinamento riuscito”.
Ve lo dico da ex giornalista professionista (che non è un vanto, sia chiaro!!!) l’unica preoccupazione dei media è, ed è stata soprattutto in questi ultimi 30 mesi, come presentare al meglio le bugie del regime in un modo che sia, appunto, “efficace”, al punto da essere riusciti a propagandare – come fossero degli addetti stampa di regime qualsiasi – la narrazione covidiota degli ultimi due anni e mezzo e le menzogne sugli pseudo vaccini dei loro amichetti di Big Pharma.
Un recentissimo sondaggio Gallup ha rilevato che “solo il 16% degli adulti americani afferma di fidarsi dei giornali «molto o abbastanza», mentre non appena l’11% si fida delle notizie televisive”. Del resto, come dimenticare che, il mese scorso, le valutazioni della CNN hanno continuato a scendere (in calo del 63% rispetto a solo un anno fa) e che il nuovo canale CNN+ è stato un triste fallimento, chiuso in meno di una trentina di giorni?
Ormai, la stampa (perlopiù sussidiata peraltro) non rappresenta più alcun Quarto Potere. I giornalisti sono dei parassiti al servizio del potere. L’informazione sta annegando nella menzogna universale di orwelliana memoria.
Come i pellegrini politici ai tempi dell’URSS, lo sterco ideologico del giornalismo, in particolare quello italiano, ha raggiunto vette impareggiabili, tessendo le lodi di una élite di psicopatici nazicomunisti che hanno promesso loro qualche briciola. Come dico da anni, sono la categoria che più di ogni altra ha permesso l’instaurarsi di una dittatura fondata sulla “salute pubblica”. Vanno linciati, “fals cracker” in primis!
Nessun commento:
Posta un commento