La truffa delle elezioni anticipate
Il teatrino politico a cui abbiamo assistito è stato orchestrato per garantire che tutto rimanga immutato. I partiti e i movimenti dell’attuale maggioranza e finta opposizione, con la manovra dello scioglimento delle Camere e della fissazione del voto anticipato al 25 settembre, si sono garantiti la loro esclusiva permanenza sugli scranni, facendo credere al popolo (bue?) che il futuro politico e di governo sarà rimesso nella disponibilità dell’elettorato.
Questo all’apparenza! Nei fatti, l’attuale normativa elettorale prevede che gli attuali gruppi politici costituiti in gruppi parlamentari siano esentati dalle procedure che, invece, incombono su nuovi gruppi, movimenti, partiti, i quali debbono organizzarsi, comporsi, costituirsi e raccogliere le firme entro, udite udite, il 22 agosto!
È evidente che nessun altro, oltre a coloro (partiti) che già seggono in Parlamento, può sperare di partecipare alle elezioni, con buona pace degli articoli 51 e 49 della Costituzione, che così recitano “tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge” e “tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale “.
Elezioni anticipate
La fissazione delle elezioni a fine settembre, in combinato disposto
con la normativa elettorale, di fatto discrimina, rispetto agli artt. 49
e 51 della Costituzione, tra cittadini già politici e cittadini non
ancora politici che vorrebbero legittimamente concorrere a determinare
la politica nazionale.
I primi si sono, così, garantiti la continuità e i secondi sono stati
eliminati prima ancora che potessero vedere la luce…. qualunque nome e
qualunque volto avrà il prossimo Presidente del Consiglio, tutto rimarrà
immutato.
Per quanto ancora dovremo sopportare lo stupro della Carta Costituzionale?
Avv. Roberto Zappia
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