"Proteggete la vita dei bambini del Donbass": giornalista tedesca esorta gli europei a protestare contro l'invio di armi all'Ucraina
La giornalista freelance tedesca Alina Lipp, che vive nella città di Donetsk da oltre un anno e mezzo, ha esortato gli europei a opporsi all'invio di armi all'Ucraina da parte dell'Occidente, con le quali i civili del Donbass vengono uccisi "ogni giorno".
"Perché l'Occidente invia armi qui? Perché finanzia queste uccisioni di civili?", ha chiesto Lipp. "Popoli d'Europa! Per favore, esprimetevi contro l’invio di queste armi. Proteggete le vite dei bambini nel Donbass", ha esortato.
Lipp, che sta affrontando un'indagine penale nel suo Paese per il suo "sostegno" alla "guerra aggressiva illegale" di Mosca contro Kiev, ha anche denunciato che i bombardamenti ucraini colpiscono i civili. "Qui siamo sotto tiro ogni giorno. I civili vengono uccisi ogni giorno", ha detto. "E i bombardamenti non sono affatto diretti verso obiettivi militari”.
L’appello della giornalista tedesca dal Donbass arriva proprio nella giornata in cui il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha nuovamente ripetuto la colossale bugia che le armi inviate al regime di Kiev servono all’Ucraina per difendersi dall’aggressione russa.
Le armi inviate a Kiev provocano ulteriori morti, spargimento di sangue, distruzioni, vittime civili. L’Ucraina continua a bombardare, come da otto anni a questa parte, le popolazioni civili residenti nel Donbass.
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