KLAUS SCHWAB: AMMUTINAMENTO TRA IL PERSONALE DEL WEF PER IL RUOLO DI “MR DAVOS”
“Mr Davos” per più di mezzo secolo – è diventato un punto di discussione all’incontro di quest’anno dopo che i dipendenti del World Economic Forum hanno espresso forti critiche alla sua presidenza e alla mancanza di una strategia di successione. Un gruppo di attuali ed ex membri dello staff del WEF che ha contattato il The Guardian ( https://www.theguardian.com/business/2023/jan/18/mutiny-erupts-among-wef-staff-over-role-of-mr-davos-klaus-schwab ), ha detto che l’82enne Schwab è un caso a sé e si era circondato di tanti “Mr nessuno” che non erano in grado di gestire l’organizzazione che aveva fondato all’inizio degli anni ’70. “Klaus è alla guida del WEF da 52 anni. Quando è nato [nel 1938] e 122 dei 195 stati del mondo in questo momento non esistevano nemmeno. È completamente irresponsabile nei confronti di chiunque all’interno e all’esterno dell’organizzazione “, ha affermato il gruppo.
Il gruppo ha dichiarato di voler rimanere anonimo. “Esitiamo a farci avanti perché Klaus è molto ben collegato e può renderci la vita molto difficile anche dopo che avremo lasciato il WEF”. Le speculazioni sul futuro di Schwab si sono intensificate questa settimana dopo che un articolo sulla pubblicazione online Politico ha affermato che i partner strategici del WEF – le aziende che finanziano l’attività da 390 milioni di dollari (315 milioni di sterline) all’anno – non erano contenti della mancanza di una strategia di successione.
Un portavoce del WEF ha dichiarato: “Il consiglio di amministrazione decide eventuali nomine future della leadership istituzionale. Il forum dispone di una solida struttura di governance istituzionale per garantire la sua continua capacità di sostenere pienamente la sua missione”. L’ex primo ministro britannico Tony Blair è una delle figure internazionali di spicco che è stata collegata al ruolo.
Il capo di una società britannica invece ha convenuto che non sembrava esserci alcun successore di Schwab in fila. “La mia impressione è che morirà con gli stivali addosso”, ha detto il dirigente.
A parte le varie speculazioni, già il fatto che si metta in dubbio il ruolo in questo momento, vuol dire che la sua posizione traballa come il piano criminale del Grande Reset da lui teorizzato e ormai fallito
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