bmanalysis.substack.com
Introduzione
Oggi voglio darvi un altro importante aggiornamento. Ma, prima di iniziare, voglio dedicare qualche parola al canale Telegram “Slavyangrad”.
Potete iscrivervi, se volete, ve lo consiglio assolutamente. Bene, io e
il mio team siamo degli analisti. Leggiamo informazioni su Internet, le
elaboriamo con la nostra esperienza e conoscenza e arriviamo alle
nostre conclusioni. Voglio sottolineare che le migliori informazioni di
prima mano che possiamo ottenere le riceviamo da “Slavyangrad” e dal suo
fantastico team, composto da Gleb Bazov, Miroslav e tutti gli
amministratori e moderatori. Voglio dire “grazie” a “Slavyangrad” per
aver pubblicato anche i miei articoli. Inoltre, presumo che molti altri
analisti e “podcaster” stiano ricevendo le loro informazioni da questo
canale. Bene, detto questo, ora possiamo iniziare con l’articolo. Vorrei
darvi alcuni chiarimenti strategici che non erano stati discussi in
dettaglio nel mio ultimo articolo. Soprattutto sulla questione delle
“grosse frecce” e molte altre.
Precondizioni
Però, vorrei consigliarvi, come sempre, di leggere il mio ultimo aggiornamento riguardo alle operazioni e alla strategia, per comprendere meglio quello attuale.
Stato della guerra
Black
Mountain Analysis dichiara, secondo la nostra stessa definizione, che
la grande offensiva russa è già cominciata. Ha avuto inizio proprio nel
giorno in cui il generale Gerasimov ha assunto il comando. Sì, forse
l’esercito russo ne dà una diversa definizione o ci sarà, ad un certo
momento, una dichiarazione ufficiale. Oppure, ad un certo punto, vedremo
il movimento di grandi colonne russe e la gente dirà: ORA l’offensiva è
iniziata. Sì forse. Ma, secondo la nostra stessa definizione,
dichiariamo che l’inizio dell’offensiva è adesso. Attualmente è un
approccio tritatutto esteso a diversi teatri. Se leggete il nostro
articolo di cui sopra, vedrete esattamente i teatri che verranno
triturati, fino a quando le difese ucraine inizieranno a sgretolarsi su
larga scala. Pare che ci abbiamo azzeccato, con i nostri cinque teatri.
Ma ne parleremo poi.
Kessler e l’equalizzatore
Nozioni di base
In
questi giorni leggo spesso analisi di colleghi, che creano una mappa
dopo l’altra con delle belle e grandi frecce. Di solito accompagnate da
frasi come “I Russi verranno da X e andranno a Y e Z e poi sfonderanno
in A solo per creare poi un grande calderone attorno a B”. Purtroppo,
penso che molti confondano le attuali possibilità tecnologiche con
quelle degli anni ’40.
Al giorno d’oggi l’intero campo di
battaglia è coperto da ricognizioni di ogni tipo. Per un’ulteriore
lettura, consiglio di informarsi su C4ISR, ISTAR e “Network centric
warfare”. Ci sono molte nuove tecnologie e queste fanno sì che che non
si possa confrontare le strategie della Seconda Guerra Mondiale con la
situazione attuale. C’è una continua ricognizione satellitare. Inoltre,
un intero sciame/esercito di droni. Per ultimo, ma non meno importante,
non dobbiamo dimenticare le intercettazioni dell’intelligence e degli
aerei AWACS, che registrano segnali, dati e movimenti stando molto
lontani [dal teatro operativo].
Questo comporta che i Russi NON
possono attuare alcuna offensiva su larga scala contro le posizioni
ucraine o attacchi in profondità fintanto che all’Ucraina restano ancora
forze abbastanza mobili per contrastare questi attacchi e prepararsi a
tutti i tipi di tecniche difensive. Bene, nel caso degli Ucraini, si
tratta per lo più tecniche di guerriglia, dal momento che non possono
combattere in uno scontro diretto contro i Russi. Non fraintendetemi. La
Russia può spezzare tutta questa resistenza. Ma dovrebbe mettere in
preventivo perdite molto maggiori, che sarebbero inevitabili per
concludere questa guerra. Dal momento che la Russia non ha fretta,
mentre ce l’hanno l’Occidente e l’Ucraina, non vedo alcun motivo per cui
la Russia dovrebbe farlo. Per condurre offensive di questo tipo, la
Russia dovrebbe calcolare tassi di perdite del 20-30%.
Con questo
non dico che la Russia non si muoverà con grandi colonne di carri
armati e attrezzature logistiche. Ma la mia ipotesi personale è che
questo accadrà non prima che le forze ucraine avranno iniziato a
sgretolarsi e a ritirarsi dopo un collasso. Solo dopo, queste grandi
formazioni russe entreranno in azione. Lo spiegherò più dettagliatamente
in un altro punto di questo articolo.
Bene, la domanda successiva è: cosa hanno a che fare Donald Kessler (scienziato della NASA) e “The Equalizer” [titolo italiano: Il Vendicatore] (un film di Denzel Washington) con l’attuale conflitto in Ucraina?
Ve lo spiego passo per passo.
Kessler
Chi
è Donald Kessler? Bene, per i dettagli, consiglio di cercarlo su
Google. Succintamente, aveva lavorato come scienziato per l’esercito
degli Stati Uniti e per la NASA. Ma qui mi limiterò a descrivere molto
rapidamente una delle sue teorie. La cosiddetta “sindrome di Kessler”.
Nelle
sue manovre su larga scala, come “Zapad” o “Vostok” ecc., l’esercito
russo si addestra al movimento di grosse formazioni con o senza il pieno
supporto della componente spaziale dei suoi servizi di intelligence.
Questo per quanto riguarda comando e controllo. Che significa? Che la
Russia si sta addestrando a combattere in un ambiente dove ha pieno
accesso a tutte le funzionalità di comando e controllo fornitogli dalle
sue risorse spaziali, ma si addestra anche a combattere una guerra su
larga scala senza questi componenti/risorse.
Come mai?
Bene,
la NATO, nella sua pianificazione bellica, fa molto affidamento sulle
proprie risorse spaziali. Tutto viene pianificato per mezzo di
ricognizioni satellitari, GPS e comunicazioni. In effetti, la mia
ipotesi personale è che la NATO non sarebbe in grado di combattere
efficacemente un conflitto su larga scala senza le sue risorse spaziali.
Ed
eccoci alla sindrome di Kessler. La teoria dice che, se si abbatte un
numero sufficiente di satelliti posizionati su orbite diverse, i loro
detriti andrebbero fuori controllo e distruggerebbero tutti gli altri
satelliti e le risorse spaziali nella stessa orbita. Questo effetto
manderebbe quindi fuori controllo e distruggerebbe tutto ciò che si
trova ad orbitare nello spazio. Di qualsiasi nazione. La densità dei
detriti sarebbe così alta che non sarebbero possibili ulteriori lanci
spaziali.
Bene,
questo è ciò che i dirigenti russi hanno annunciato più volte. Se
scoppiasse un conflitto con la Nato scatterebbe immediatamente la
sindrome di Kessler. Sì, tutte le parti perderebbero i propri satelliti e
quindi i relativi benefici. Ma la Russia si addestra proprio per questo
scenario.
L’Equalizzatore
Come sappiamo,
attualmente la Russia si sta addestrando a condurre operazioni belliche
a livello di divisione e di armata. Eppure, in Ucraina questo ora non
lo vediamo. Dov’è la divisione corazzata che dovrebbe sfondare le linee
ucraine e arrivare direttamente fino al confine polacco? Come mai non
c’è? Perché la NATO vede e sente tutto ciò che la Russia sta facendo.
Ogni movimento di formazioni maggiori verrebbe immediatamente rilevato e
segnalato agli Ucraini che potrebbero prepararsi di conseguenza. Con
tutta la ricognizione dallo spazio, le grandi formazioni non sono così
agili da poter cogliere di sorpresa il nemico. Oggi, se ci si muove con
grandi formazioni, anche se manovrate rapidamente, queste sarebbero solo
dei facili bersagli, se il nemico sa dove sono e che stanno arrivando.
E le capacità del nemico nello spazio sono più che significative.
Questo
è esattamente il motivo per cui la Russia sta attualmente agendo con
un’azione di logoramento e non penetrando in profondità. Le perdite
sarebbero orrende. E perché farlo, se non è necessario? Questo è anche
esattamente il motivo per cui dico che non mi aspetto attacchi in
profondità, almeno fin quando l’esercito ucraino non sarà stato
sufficientemente degradato da non poter fare molti danni alle grandi
formazioni in movimento, anche con tutta l’intelligence e il supporto
NATO. Non dimentichiamoci nemmeno dei Polacchi, che sono soprattutto
nelle retrovie.
Cosa c’entra “L’Equalizzatore” con tutto questo?
Bene, serve a pareggiare la situazione. E questa è esattamente la
strategia della Russia. Innescare la sindrome di Kessler in una lotta
con la NATO vorrebbe dire renderla sorda e cieca e quindi pareggiare la
situazione sul campo. In questo caso la Russia potrebbe spostare le sue
grandi formazioni, condurre una penetrazione in profondità e manovrare,
esattamente come nella Seconda Guerra Mondiale.
Questa è
ovviamente una semplificazione. La Russia taglierebbe molte più risorse
del sistema di comando e controllo, come i cavi Internet sottomarini,
ecc.
Le grandi frecce
Una cosa che,
attualmente, NON è il caso di fare. Quindi, niente belle “grandi frecce”
sulle mappe. Di nuovo, ci saranno, ma prima i rischi sul campo di
battaglia, rappresentati dall’esercito ucraino, devono essere
ulteriormente degradati. [Il teatro] deve essere abbastanza sicuro.
Bene, ora la Russia non può scatenare “L’Equalizzatore” di Robert
McCall contro le risorse spaziali della NATO, perché entrambe le parti,
al momento, non sono ufficialmente in guerra. E, scatenare la Sindrome
di Kessler, sarebbe certamente una dichiarazione di guerra per
l’avversario.
Un approccio di logoramento
Pertanto,
la Russia ha ancora bisogno di continuare il suo lento approccio
tritatutto. Ma ora lo fa con molti più uomini e maggiori formazioni,
posizionate su assi strategicamente importanti. Guardate i “teatri” del
mio ultimo aggiornamento. Attualmente la pressione è in aumento su tutte
queste linee del fronte, tranne che nel teatro bielorusso. Presumo
quanto segue. Quando tutte le forze in Bielorussia saranno disponibili,
la Russia prenderà Bakhmut. Tale processo è attualmente già in
preparazione e dovrebbe concludersi, indicativamente, a febbraio. Questo
è, più o meno, il momento in cui saranno pronte le forze in
Bielorussia. Quando Bakhmut cadrà e le linee cominceranno a sgretolarsi,
presumo che verrà attivato anche il teatro bielorusso.
Come ho
descritto nel mio ultimo articolo, basterà anche solo un approccio di
logoramento in prossimità del confine e, contemporaneamente, una
campagna aerea alle spalle delle forze di difesa nel nord. L’obiettivo è
innescare un collasso totale dell’Ucraina. Nei capitoli seguenti
descriverò meglio come ottenere un collasso del genere.
Il trasferimento dei sistemi d’arma
Come
ho già descritto nel mio ultimo articolo, l’esercito ucraino è stato
sconfitto, di nuovo, nel giorno in cui è ufficialmente subentrato il
generale Gerasimov. Le difese dell’esercito ucraino sono state sfondate e
il suo stock di veicoli blindati è andato distrutto. Non sarebbero in
grado di resistere più di, forse, due mesi. Questo è quanto stiamo
attualmente vivendo mentre vediamo crollare diverse linee del fronte,
come a Zaporizhzhia.
Purtroppo, e l’ho spiegato più volte,
l’Occidente utilizzerà l’intero potenziale umano della popolazione
maschile normodotata ucraina. Perciò, non devono ancora crollare. Per
mantenere l’esercito ucraino in grado di resistere devono essere
consegnati centinaia di altri veicoli corazzati. Questo è esattamente
ciò che abbiamo visto promettere il 20 gennaio 2023 a Ramstein. Non c’è
molto altro da dire su questo invio di armi. Non ha alcun senso entrare
nei dettagli di queste consegne, dal momento che non sono pensate per
fare una qualche differenza sul campo di battaglia, ma solo per
prolungare il conflitto, a meno che il potenziale umano dell’Ucraina non
venga completamente esaurito. Ne parleremo più avanti.
Quello
che posso dire con certezza è che la Germania è stata costretta a
consegnare i carri armati Leopard 2 all’Ucraina. Non che questo faccia
qualche differenza. Qualsiasi carro armato dalla parte ucraina è
condannato. Nei tempi moderni i carri armati, senza superiorità aerea e
di artiglieria, sono, ricordate il capitolo sulla sindrome di Kessler,
condannati. Nelle offensive, molto probabilmente non si avvicineranno
nemmeno al nemico. Saranno distrutti molto prima dall’artiglieria o
dagli attacchi aerei.
Quindi, militarmente, almeno per le
offensive, non hanno alcun senso. Sono delle vere e proprie bare mobili.
Come già descritto nel mio precedente articolo, questi mezzi potrebbero
avere un senso per un uso difensivo. Utilizzati da postazioni nascoste o
per imboscate in aree predisposte. Ne parleremo più avanti.
Ma
perché la Germania, in modo particolare, è stata costretta a consegnare
questi carri armati? Certo, per prolungare la guerra, ma non è questo il
motivo principale. Il vero motivo è che la Germania non dovrebbe
fornire carri armati che potrebbero essere utilizzati sul suolo russo.
Ci sono chiare intese tra Germania e Russia. Se non per iscritto, almeno
in canali non ufficiali. Ora, si può forse pensare che [questi
blindati] non verrebbero usati sul suolo russo? Beh, se la Russia
considera il Donbass come suolo russo, allora questo è ciò che conterà
per la Russia nelle sue ulteriori decisioni. Se questi carri armati si
presentassero nelle nuove regioni russe, presumo che potremmo aspettarci
una netta escalation tra Russia e Germania. O diciamo con l’Occidente.
Non necessariamente militare, almeno all’inizio. Molto probabilmente una
cessazione totale di tutti i contatti per anni o decenni a venire. Il
che è anche più pericoloso. E la Germania ovviamente perderebbe TUTTE le
risorse provenienti dalla Russia. Non solo le poche erogazioni di
energia, che continuano a fluire.
Questo infatti sarebbe
l’obiettivo finale degli Americani, la loro risposta al mondo
multipolare, ovvero la divisione dell’Heartland. L’Europa resterebbe
ancora sotto la morsa degli Stati Uniti. Il resto del mondo diverrebbe
veramente multipolare.
Vedremo i Leopard in Ucraina? Beh, sì,
penso che i Leopard appariranno in Ucraina. E, molto probabilmente, il
trucco sarà che la Germania dirà che erano state le altre nazioni ad
aver deciso di consegnare i Leopard senza l’approvazione tedesca.
Aiuterà? Non lo so.
Efficienza e motivazione delle forze ucraine appena mobilitate
Dal
momento che l’Ucraina è costretta a consumare di tutta la sua
popolazione maschile abile alle armi prima che l’Occidente consegni
l’Ucraina alla Russia, ora sta disperatamente cercando maschi
dappertutto. La linea di fondo qui è che il serbatoio di persone
arruolabili ideologicamente confuse e altamente motivate è quasi
totalmente esaurito. Potrebbero esserci degli adolescenti, che ora
l’Ucraina mobiliterà, che erano stati indottrinati dall’ideologia di
Bandera, o, cosa molto triste, che avevano perso il padre ecc. e che
saranno motivati ad andare in guerra, per vendetta. Di fatto,
esattamente quello che vuole l’Occidente. Creare tra Russi e Ucraini un
odio generazionale che duri decenni.
Ma, a parte questi casi,
sono rimasti pochissimi Ucraini ideologicamente motivati che potrebbero
essere mobilitati (gli altri sono morti, fuggiti o in prima linea), le
autorità ucraine sono ora alla ricerca di persone che non vogliono
combattere. Principalmente “simpatizzanti” di lingua russa o filorussi, o
semplicemente Russi.
Ebbene, si può immaginare quanto siano
motivate e decise queste persone che vengono arrestate per strada, per
essere arruolate a combattere contro i Russi. Non lo sono. E come è
possibile costruire un esercito efficiente con queste persone? Non è
possibile! Si può usarli per tappare buchi nelle trincee, dove andranno
incontro a morte sicura. E bisogna sperare che non sparino alle proprie
truppe o sui loro piedi, o su altre parti del corpo, per evitare di
andare in prima linea.
Un’altra domanda. L’Ucraina è stata in
grado di inviare persone ideologicamente motivate all’estero per
l’addestramento. Ad esempio, in Gran Bretagna. Ma cosa si può pensare
dell’attuale e ultima generazione di mobilitati (in confronto a quelli
della prima “ondata”)? Se la gente viene catturata e mobilitata con la
forza, come si sta facendo attualmente, non si può inviarla all’estero
per l’addestramento. Tenterebbero di fuggire. E come dovrebbero reagire
gli addestratori stranieri con persone che tenterebbero di scappare non
appena arrivate, diciamo, in Inghilterra o in Germania? È davvero un
problema.
Sfortunatamente, da alcune settimane o addirittura
mesi, ci sono già molti Ucraini all’estero che si addestrano per
attività speciali in Ucraina. Queste sono persone ancora motivate.
Presumo che stiamo parlando di circa 50.000 soldati. In primo luogo,
avrebbero dovuto essere preparati per operazioni offensive. Ma questo
non è più possibile. Ora, suppongo che saranno addestrati per operazioni
difensive e tecniche di guerriglia, per esempio per prendere di mira le
linee di rifornimento dei Russi in avanzata. In sostanza, come nella
Fase 1. L’Occidente si adatta sempre alle condizioni belliche
Come si potrebbe procedere oltre? Ne parlerò nel capitolo “Ulteriori sviluppi”.
Stima delle perdite totali dell’Ucraina, una previsione
Beh,
ovviamente non ho informazioni di prima mano. Ma, da fonti di cui mi
fido, presumo che l’Ucraina e le sue forze affiliate (mercenari,
Polacchi, ecc.) messe insieme, abbiano avuto circa 200.000 morti e
400.000 feriti. Un numero davvero enorme. Se assumiamo che l’Ucraina (e
le sue forze affiliate) dispongano attualmente di circa 150.000 soldati e
che altri 100.000 potrebbero essere forse mobilitati (con la forza),
potremmo presumere che ci sia il potenziale per altre 250.000 vittime,
prima della conclusione della guerra. Non credo che ci sia rimasto molto
da mobilitare. La domanda è solo se queste perdite saranno di morti o
feriti.
Queste sono le forze combattenti. Naturalmente, dobbiamo
tenere presente che, tra logistica, amministrazione, polizia,
coscrizione ecc., almeno circa 100.000 persone devono essere impegnate
nelle retrovie. Numero che attualmente è molto basso. Lo sforzo
logistico sta aumentando e il potenziale umano per questo compito sta
diminuendo, perché sempre più persone dalle retrovie vengono inviate in
prima linea.
Quello che voglio dire, infatti, è che la fine è
vicina. La guerra avrebbe già potuto essere finita, ma l’Occidente non
lo permette. Quindi, bisogna esaurire anche gli ultimi uomini. E ora
potremmo essere nella fase in cui si stanno svolgendo le ultime
mobilitazioni. I mobilitati con la forza verranno semplicemente gettati
nelle trincee, perché non è possibile addestrarli. Ucciderebbero i loro
istruttori. Così, verranno usati come scudi umani, per rallentare
l’avanzata russa sul Dnepr. Le truppe, quelle ancora motivate e
addestrate da settimane dall’Occidente, saranno preparate per future
battaglie difensive, magari sul Dnepr o a Nord, al confine bielorusso. E
per le operazioni “stay behind”.
Ulteriori sviluppi
Bene,
gli sviluppi futuri, almeno come presumiamo noi di Black Mountain
Analysis, sono descritti nel mio ultimo articolo, citato all’inizio. Ma,
per dirla in poche parole, ancora una volta, pensiamo che ci siano
cinque “teatri” designati in cui l’esercito russo aumenterà la
pressione, se necessario, per sovraccaricare le possibilità logistiche,
così come le risorse disponibili dell’esercito ucraino. Lo vediamo
attualmente intorno ad Artemovsk (Bakhmut), Kupiansk, Ugledar e
Zaporizhzhia. Esattamente, come noi avevamo già previsto.
Non
appena inizierà il grande crollo nel Donbass, potremmo vedere l’apertura
del fronte bielorusso, per mettere l’ultimo chiodo sulla bara ucraina.
Ma non, come previsto da altri analisti, con alcune grandi frecce di
fantasia. Piuttosto con l’apertura di molti fronti in prossimità del
confine e con una campagna aerea, anch’essa in prossimità del confine.
In primo luogo, quando sarà assolutamente chiaro che c’è un collasso
visibile anche nel nord e il territorio sarà, in una certa qual misura,
sicuro, allora potremmo vedere l’avanzata di grandi formazioni nel nord
dell’Ucraina e forse l’accerchiamento di Kiev.
Le cose devono svilupparsi passo dopo passo. O meglio, pietra miliare dopo pietra miliare.
Possiamo
presumere che quest’ultimo grande sforzo di mobilitazione prolungherà
la guerra per altri quattro-sei mesi. Non a partire da adesso, ma dai
due mesi che abbiamo stimato per il crollo delle attuali risorse
ucraine. Se facciamo i conti, la fine delle ostilità su larga scala
potrebbe arrivare in una data qualsiasi entro l’estate. Non sto dicendo
che la guerra sarebbe finita. Ma almeno i combattimenti su larga scala e
le stragi potrebbero cessare in qualche momento entro l’estate del
2023.
In seguito, potremo ancora aspettarci l’assedio delle
grandi città ucraine, se l’Ucraina non si arrenderà di sua volontà. E,
come affermato in precedenza, altre ondate di mobilitazione in Russia,
per mantenere il controllo dell’Ucraina. Per garantire la sicurezza
delle retrovie durante l’avanzata. Ed ecco la domanda, quanti sforzi
potrà ancora fare l’Occidente in Ucraina, quando sarà militarmente
sconfitta, per mantenere la resistenza e fare ulteriormente terra
bruciata nel Paese. Non lo so. Vedremo.
Black Mountain Analysis
Fonte: bmanalysis.substack.com
Link: https://bmanalysis.substack.com/p/war-update-dedicated-to-slavyangrad
22.01.2023
Scelto e tradotto da Oldhunter per comedonchisciotte.org