Dopo aver sfollato decine di migliaia di persone, Israele bombarda a tappeto l’antica città di Baalbek (Libano)
I pesanti attacchi a Baalbek hanno coinciso con un discorso del nuovo segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem.
Il 30 ottobre Israele ha lanciato violenti raid aerei sull’antica città di Baalbek, nel Libano orientale, dopo aver ordinato per la prima volta l’evacuazione dell’intera città e aver costretto i civili a fuggire per paura.
“Gli aerei da guerra israeliani continuano a lanciare raid sulla città di Baalbek e sui suoi dintorni, raggiungendo città che non erano state incluse nell’allerta dell’esercito nemico”, ha riferito mercoledì pomeriggio l’Agenzia di stampa nazionale libanese (NNA).
Sono stati presi di mira i quartieri residenziali di Ras al-Ain Hills, Amashki, al-Asira, Al-Kayyal Road e gli ingressi nord e sud della città.
“Gli aerei da guerra nemici hanno preso di mira anche il quartiere di Ain Bourdai, Douris e i serbatoi di carburante circostanti, così come la periferia della città di Shmastar”, ha affermato l’NNA.
I filmati che circolano sui social media mostrano enormi esplosioni sopra Baalbek.
I jet israeliani hanno continuato gli attacchi nella regione orientale della Bekaa del Libano il 30 ottobre, colpendo le città di Sohmor e Labaya. Le bombe israeliane hanno causato diversi massacri nella Bekaa, con il Ministero della Salute libanese che ha segnalato almeno 60 morti solo tra lunedì e martedì.
Attacchi aerei mortali hanno continuato a colpire anche il Libano meridionale, uccidendo un bambino e ferendone molti altri nella città di Tiro. Una città proclamata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Dopo l’ ordine di evacuazione impartito a Baalbek mercoledì, decine di migliaia di civili sono fuggiti dalle loro case in preda al panico.
Circa 2.000 persone sono state uccise e oltre un milione sono state sfollate internamente ed esternamente a causa della massiccia escalation israeliana contro il Libano, iniziata il mese scorso.
Di conseguenza, Hezbollah ha intensificato le sue operazioni di resistenza, lanciando quotidianamente attacchi missilistici contro insediamenti e siti militari nel profondo di Israele, affrontando nel contempo le truppe di terra israeliane nel sud e infliggendo loro pesanti perdite.
Il gruppo di resistenza ha recentemente emesso ordini di evacuazione per oltre due dozzine di insediamenti israeliani e ha iniziato ad aumentare gli attacchi missilistici contro di quelli.
Gli attacchi a Baalbek hanno coinciso con un discorso del segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, il suo primo discorso come nuovo leader del movimento di resistenza.
“Il nemico deve sapere che i bombardamenti sui nostri villaggi e sulle nostre città non ci faranno ritirare”, ha affermato.
Nota:
Israele vuole attuare la strategia della “terra bruciata” in Libano
allo stesso modo di come ha fatto a Gaza. Nessuno può fermare Israele,
certo della sua impunità garantita dal sostegno degli USA e dalla UE.
Soltanto
le forze della resistenza, Hezbollah in particolare e le altre forze
coalizzate, come le milizie siriane e quelle irachene, che stanno già
accorrendo in aiuto del Libano, possono fermare l’avanzata dei sionisti. I
combattimenti feroci si svolgono sul terreno dove i combattenti della
resistenza hanno bloccato l’avanzata dell’IDF. Sarà una battaglia molto
dura e le truppe sioniste, abituate a fare il tirassegno con i bambini
palestinesi a Gaza, non avranno gioco facile ad affrontare sul terreno i
combattenti di Hezbollah che sono votati a difendere il loro territorio
ad ogni costo.
Fonte: The Cradle
Traduzione e nota: Luciano Lago
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