Alla chiosa di quest’articolo, cioè che l’Italia è sorda e cieca anche di fronte all’evidenza del fallimento dei vaccini e che i mass media continuano a mentire, occultare e disinformare, aggiungo soltanto che la casta dei politicanti, quella mediatica e sanitaria, tutte colluse con Big Pharma, anziché fare autocritica (ipotesi assai remota), cercheranno capri espiatori improbabili come i non vaccinati o i talebani o gli extraterrestri. Purtroppo temo che con il rimbambimento generale, la grave ignoranza della popolazione e il delirio isterico collettivo, le caste oligarchiche italiche potrebbero guadagnare ancora alcuni mesi con le loro immani menzogne, continuando ad arrecare danni gravissimi e irrimediabili alla salute, alla società, alle famiglie, all’economia, ecc.. Claudio
Il caso Israele in prima pagina sul New York Times: “aumentano i dubbi sull’efficacia dei vaccini”
di Fabrizio Fratus –
Il
caso Israele in prima pagina sul New York Times: “aumentano i dubbi
sull’efficacia dei vaccini”
I grandi
giornali del mondo iniziano a mettere in dubbio l’efficacia dei vaccini dopo le
evidenze che arrivano da Israele: l’articolo del New York Times
Mentre in Italia la stampa continua nel coro unanime rispetto
all’inequivocabile efficacia delle vaccinazioni di massa, aumentano i dubbi
degli esperti alla luce delle ultime evidenze scientifiche. Medici, ospedali e
primari di reparto dichiarano che “ci aspettavamo risultati migliori dai
vaccini“, e anche i principali giornali del mondo come il Wall Street Journal e il
New York Times iniziano a mettere in discussione l’efficacia di
questa campagna vaccinale.
In modo particolare il New York Times, con un articolo molto approfondito finito in prima pagina, ha raccontato il caso di Israele grazie al servizio della famosa giornalista Isabel Kershner, corrispondente israeliana per il NYT.
Vedi: https://www.nytimes.com/2021/08/18/world/middleeast/israel-virus-infections-booster.html
Tutti
coloro che hanno scritto via email e su facebook alla redazione di MeteoWeb
dopo aver letto proprio i nostri ultimi articoli su Israele chiedendoci perché
gli altri media non ne parlano, oltre a girare la domanda a loro, potrebbero
adesso proprio consultare il prestigioso New York Times che riporta esattamente
quanto già evidenziato rispetto al drammatico aumento di contagi, ricoveri e
morti in Israele soprattutto tra i vaccinati.
Nell’articolo del New York Times si ripercorre l’eccezionale successo della
campagna vaccinale israeliana ma si racconta subito dopo il drammatico
peggioramento dell’ultimo mese, con
i contagi che stanno colpendo proprio le aree e le fasce di popolazione più
vaccinate. Analizzando il caso dello Stato “avanguardista”
nelle vaccinazioni, fin qui preso a modello, il principale quotidiano
statunitense si chiede se davvero le vaccinazioni serviranno a uscire
dall’incubo della pandemia.
Riportando le dichiarazioni degli scienziati e in modo particolare quelle del prof. Ran Balicer,
presidente di un gruppo di esperti che consiglia il governo israeliano sulla
risposta al Covid, la giornalista spiega che ormai tutti si sono resi conto di
aver commesso degli errori di valutazione e di aver compreso che i vaccini non
bastano, perché la loro efficacia diminuisce troppo in fretta con il passare
del tempo e per l’emergere di nuove varianti. Proprio il calo dell’efficacia dei vaccini già 6
mesi dopo le somministrazioni è un’evidenza prima ignota: era uno dei più
grandi punti di domanda sulla validità di questi vaccini, e la risposta è
purtroppo negativa.
In Israele la situazione è peggiorata prima rispetto ad altri Paesi europei
come l’Italia, proprio perché avevano vaccinato con diversi mesi di anticipo e
l’efficacia è finita prima. Alla luce di quest’evidenza, anche in Italia e in
Europa non possiamo che attenderci un grave peggioramento della situazione in
autunno.
Il
prof. Nadav Davidovitch, esperto di salute pubblica e membro del comitato
consultivo del governo israeliano, è molto critico e chiede misure restrittive
proprio per la scarsa efficacia dei vaccini. E la prof.ssa Galia Rahav, capo
dell’Unità e dei laboratori di malattie infettive presso lo Sheba Medical
Center vicino a Tel Aviv, testimonia che “la gente è stanca delle maschere.
Vogliono vivere“. Tomer Lotan, direttore generale del Ministero della Pubblica
Sicurezza, ha detto che : “la
gente israeliana non ha ancora compreso che siamo in una quarta, significativa
ondata. Siamo ancora in modalità di routine, con la sensazione di essere
vaccinati. È difficile cambiare discorso nel discorso pubblico e dire: Ascolta,
siamo in una catastrofe“.
Proprio il fatto che la stragrande maggioranza dei contagi, dei ricoveri e dei
morti in Israele sia vaccinata, e che la nuova ondata sfiora i picchi record
delle precedenti nonostante non sia ancora arrivata al picco, desta grande
preoccupazione in tutto il mondo. E
rimanere sordi e ciechi di fronte a tutto questo significa preparare un nuovo
autunno-inverno da incubo anche in Italia.
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