860 auto intestate a tre persone, scoperta dopo due anni d'indagine la maxi truffa
ALESSANDRIA - Tutto è nato da un controllo di routine a bordo treno nella stazione di Alessandria a dicembre del 2015: sul treno due rumeni di 30 e 26 anni erano sprovvisti di biglietto.
Erano residenti a Genova e in Romania. Uno per giunta aveva una carta di identità palesemente falsa e l’altro aveva un atarga d'auto nello zaino.
Dal controllo sulla targa si scopre che la stessa persona era intestataria di centinaia di auto. Iniziano gli accertamenti a cascata che impegnano il personale della Polizia Ferroviaria per circa due anni con puntuali indagini sul campo.
Nel frattempo vengono sentite una quarantina di persone che a vario titolo, in Piemonte, Liguria e Lombardia, si sono occupate della compravendita dei veicoli.
Da questa attività risulta che lo stesso aveva acquistato e continuava ad acquistare e intestarsi numerosissimi veicoli, 303, usufruendo dei benefici fiscali riservati ai commercianti di veicoli senza averne titolo, causando un danno al P.R.A. pari a 98.852 euro.
L’intestazione fittizia dei veicoli permetteva ai reali utilizzatori di restare anonimi, quindi anche per fini illeciti o con a carico sanzioni amministrative di ogni genere non onorate. Tra i reati perpetrati con quei veicoli spiccano quelli consumati a Padova e nel milanese per compiere furti in appartamento, sempre in provincia di Milano sono stati registrati furti con destrezza nei parcheggi e in una tabaccheria, a San Donà di Piave una di quelle autovetture è stata utilizzata da colombiani per spacciare cocaina.
Tutti i veicoli fittiziamente intestati sono stati sottoposti a sequestro e confisca con una misura di prevenzione emessa dal Tribunale di Genova.
Oltre alle auto sono emersi personaggi collegati al prestanome: un cittadino del Gambia con altri 146 veicoli intestati (danno di 67.513), la stessa convivente del con altri 444 veicoli intestati e 149.609 euro di danno al P.R.A.
La tecnica utilizzata consentiva non solo l’intestazione fittizia di veicoli ma un grosso risparmio per quanto concerne il passaggio di proprietà, infatti, dichiarando falsamente di essere “commercianti di auto”, pagavano solo la “minivoltura” con un danno complessivo accertato a carico del PRA di 315.974 euro.
In totale a fine indagini sono state deferite alle Autorità Giudiziarie di Genova, Alessandria, Monza tre persone per i reati di truffa aggravata perché commessa ai danni di Ente pubblico, false dichiarazioni sulle proprie qualità personali e falsità ideologica.
Su altre persone coinvolte a vario titolo, tra responsabili, collaboratori ed acquirenti, le Procure stanno valutando il loro concorso nei reati o il favoreggiamento. Complessivamente sono 860 i veicoli individuati e per i quali sono stati adottati i provvedimenti di sequestro e di confisca oppure ne è stata disposta la cancellazione d’ufficio al PRA.
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