La
Francia vive un momento di confusione e disorientamento che si rivela
simbolicamente in numerose occasioni, tra cui la parata del 14 luglio, appena
svoltasi, dove vi sono stati diversi imprevisti e incidenti, proprio davanti al
presidente Macron e alla moglie/madre ultrasessantenne, che i media evitano di
rammentare di averlo “stuprato” quando aveva 15 anni essendo la sua insegnante
(negli USA si finisce in galera mediamente per quindici anni per questo reato),
mentre la narrazione mainstream ovviamente edulcora l’avvenimento come
commovente storia d’amore indipendente dall’età anagrafica.
Macron
è uno dei leader psicopatici, sociopatici e megalomani indicati da psichiatri e
studiosi internazionali, frutto di pesanti pressioni e condizionamenti
esercitate su di lui dalla moglie, quando era adolescente e lei quarantenne, e
da Attali il famoso finanziere e mentore che lo ha praticamente portato al
successo occupandosi della sua formazione. In pratica si potrebbe affermare che
la moglie e l’amico finanziere lo abbiano plasmato.
L’Italia
se agli inizi della sua forzata unità voluta dai Savoia era sotto l’influenza
inglese, per poi passare a quella americana, soprattutto in seguito alla II GM,
dobbiamo ricordare che ha anche subito costantemente l’influenza francese,
sempre deleteria e penalizzante che ha impedito al nostro paese di esprimere in
pieno le sue potenzialità. Ad esempio i servizi segreti francesi hanno agito
contro i nostri interessi nazionali anche tramite attentati ed eliminazione
fisica di concorrenti italiani, come diverse inchieste giornalistiche hanno
dimostrato, per limitare il nostro business all’Estero e sostituirsi a noi.
L’ennesimo
esempio è stato fornito dall’aggressione alla Libia nel 2011, concepita dalla
Francia proprio in chiave anti-italiana, per sottrarre al nostro paese ogni
possibilità di business in Libia. Lo vediamo tuttora nella gestione del
fenomeno immigratorio e nell’acquisto di aziende italiane da parte di quelle
francesi, mentre viene sempre impedito il contrario, oltre alla gestione dei
diritti di pesca nelle acque contigue alla Sardegna di cui i francesi
vorrebbero impossessarsi. Solo per citare qualche esempio. Governi italici
compiacenti, ignavi e pusillanimi, hanno sempre consentito alla Francia di
agire con prepotenza danneggiandoci, spero che il nuovo governo si faccia
rispettare e ridimensioni l’ormai patetica e anacronistica grandeur francese.
La
Francia nella realtà dei fatti è messa molto peggio di noi, dobbiamo solo
divenirne consapevoli e prendere adeguate contromisure. Non è un governo amico,
non lo è mai stato.
Claudio
Martinotti Doria
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