Coloro che promettono di attaccare sulla base di un’evidente macchinazione provocatoria, come quella dell’ennesimo presunto uso di armi chimiche a Ghouta da parte di Assad, proprio nel momento di una sua decisiva vittoria sul mercenariato jihadista, sono gli stessi che hanno trascinato il mondo in guerra dopo guerra sulla base di bugie, falsità, inganni, come le armi di distruzione di massa di Saddam, la responsabilità per l’11 settembre dell’Afghanistan, i bombardamenti sul proprio popolo di Gheddafi e Assad. Procedono alla distruzione e sottomissione di qualsiasi elemento statuale non allineato, causando milioni di morti innocenti e inenarrabili devastazioni. Ognuna di queste operazioni costituisce un crimine contro l’umanità.
Oltre al martirizzato popolo siriano, oggi è a rischio l’intera umanità per il fanatismo bellico e la frenesia di potere e ricchezza dei dirigenti di una minoranza che pretende di definirsi “comunità internazionale”, rappresentandone non più del 17%. Di fronte a questa corsa verso il suicidio planetario siamo finora rimasti attoniti e passivi. Se non è ora il momento per sollevarsi in massa, senza distinzione di ideologie e posizioni geopolitiche, riprendendo il filo di una lotta contro gli sterminatori, i profittatori di guerre e genocidi, gli schiavisti di un’economia che per affermarsi travolge popoli, nazioni, pezzi di mondo, domani non lo è più di certo.
Muoviamoci, organizziamoci, ribelliamoci, denunciamogli assassini e i loro complici.
Assediamoli! Fermiamoli! Ne va della vita.
Lista Comitato No Nato
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