Un complesso missilistico S-400 "Triumph" in esposizione durante una giornata di porte aperte al poligono "Kadamovskiy" di Rostov sul Don.
Due fregate francesi su tre hanno fallito i lanci sulla Siria.
I due altri obiettivi sono stati colpiti – dicono – da caccia Rafale armati di missili Scalp da 250 chilometri di gittata.
Adesso la Marina francese e gli ingegneri dicono che è stato un “bug” a far sì che dei 12 missili previsti, solo tre sono partiti e apparentemente arrivati. Missili ultimo modello, MdCN, con gittata di mille chilometri e capaci di polverizzare un bersaglio con una precisione di meno di un metro.
Costosissimi, come merita la loro perfezione: 2,8 milioni di euro a pezzo. Sacrificati su un bersaglio inesistente per fare marketing. Siccome fra gli scopi primari di queste imprese c’è la mostra di armi operative da offrire al mercato, bisogna ritenere che Parigi non riuscirà a venderne molti, di questi gioielli, nemmeno al suo amico Mohamed Bin Salman il Saudita. Macron Le Petit non è veramente tagliato né pour la guerre, né per gli affari.
Commento del generale Dominique Delawarde, l’ex capo dei servizi militari:
“Due fregate su tre sono state incapaci di lanciare i loro missili. Un simili tasso di malfunzionamento per la nostra tecnologia di punta è più che inquietante in caso di conflitto maggiore d’alta intensità con i nostri amici russi. C’è da ridere e da piangere.
Prima di mettere in moto la ferraglia e lanciare azioni di guerra il cui motivo si rivela di giorno in giorno sempre più dubbio, l’esecutivo francese dovrebbe:
- Assicurarsi che le ragioni per colpire siano buone e si facciano solo dopo aver ottenuto il placet dell’ONU, e dopo (non prima) di avere i risultati dell’indagine OPWC sul terreno.
- Assicurarsi che il proprio materiale militare funzioni correttamente.
- Non mentire all’opinione pubblica dichiarando che tutto ha funzionato come previsto, e gli obiettivi colpiti, dal momento che non è possibile sapere se i 3 missili lanciati dall’unica fregata che ne è stata capace, figurano o no fra i il 70% dei missili che non hanno raggiunto l’obiettivo.
Général Dominique Delawarde
http://www.rtl.fr/actu/international/frappes-en-syrie-un-couac-des-missiles-francais-aurait-pu-faire-echouer-l-operation-7793077924
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