Ma quale U.E pretendiamo?. Se non ci si rispetta neppure tra gli stati fondatori della presunta unione, come l'Italia e la Francia, quest'ultima continua a commettere angherie e vessazioni al nostro paese, storicamente l'elenco sarebbe interminabile anche solo riferendosi agli ultimi decenni, senza andare troppo indietro nel tempo. L'ultima porcata che i francesi stanno facendo ai nostri danni è impossessarsi subdolamente delle pescose acque a nord della Sardegna, come se appartenessero alla Corsica, regione per altro francese solo formalmente perché se potesse avrebbe già dichiarato l'indipendenza. Ed i nostri politici ovviamente dormono, lasciano fare, nel più perfetto stile parassitario, pusillanime e incompetente, che da sempre caratterizza la classe politica italica, serva e colonizzata.
Speriamo almeno i sardi tirino fuori gli attributi e impediscono questo ennesimo sconcio, impedendo materialmente ai francesi di invadere e sfruttare le acque che non gli appartengono,
I sardi hanno già dovuto subire fin troppi soprusi e danni ambientali e sanitari, avendo trasformato la loro incantevole isola in un poligono militare e luogo di esercitazioni con continui passaggi anche di imbarcazioni e sottomarini nucleari americani. Che i francesi invidiosi degli americani vogliano partecipare a colonizzare il nostro paese? Nel frattempo lo stanno comprando anche loro pezzo per pezzo. Venghino signori, venghino, che i nostri politici in quanto a prostituzione sono imbattibili, sopratutto con quello che non appartiene a loro ma agli italiani, quelli che sono abituati da generazioni a lavorare seriamente e non a parassitare come i politici e che si vedono gradualmente depauperare il loro patrimonio e peggiorare la loro qualità di vita.
Claudio Martinotti Doria
PILI: BLITZ FRANCESE SUL MARE SARDO,
DECRETO DI MACRON SCIPPA LE ACQUE DEL NORD SARDEGNA
NEL SILENZIO PIÙ ASSOLUTO DI GOVERNO E
REGIONE LE PREFETTURE FRANCESI AVVIANO UFFICIALMENTE IL PASSAGGIO DEL MARE
SARDO ALLA FRANCIA
LE PROCEDURE SCADONO IL 25 MARZO
PRONTI ALLA MOBILITAZIONI PER BLOCCARE
QUESTO NUOVO ASSALTO
“Un blitz francese in piena regola per
scippare il mare sardo cambiando confini e governo del mare. Con un’operazione
degna di una guerra fredda il governo francese di Macron, attraverso il
ministro del Mare, ha emanato un decreto che punta all’annessione di porzioni
di acque internazionali direttamente connesse con il mare sardo. L’operazione è
analoga a quella di due anni fa, scongiurata dopo una grande mobilitazione e ad
una incisiva azione parlamentare. Questa volta, però, il governo francese
sceglie la strada subdola di fare tutto in casa, avviando una procedura
amministrativa che troverà l’Italia spiazzata davanti al contesto europeo. Il
Ministero del Mare di Macron ha, infatti, avviato una procedura richiesta dai
trattati europei per il governo delle politiche della pesca e delle zone
economiche speciali. Dunque i francesi, con atti e decreti, stanno
precostituendo con il silenzio, complice o colpevole, del governo italiano
tutti i presupposti per appropriarsi di immense e pescosissime porzioni di
acque internazionali a ridosso della Sardegna. Due anni fa eravamo stati
costretti con i pescatori del Nord Sardegna a bloccare le Bocche di Bonifacio
con decine di grosse imbarcazioni ora la battaglia si fa ancora più dura
proprio perché i tempi sono ristretti e il governo italiano deve intervenire
entro il 25 marzo per bloccare una procedura unilaterale che ha pianificato e
predisposto tutto per il grande scippo. Ancora una volta saremo in trincea per
difendere un mare che non può essere sottratto all’economia del nord Sardegna
già duramente provata dall’incapacità di governo del settore sia da parte di
Roma che della Regione Sardegna. La reazione sarà dura e decisa”. Lo ha
denunciato poco fa il leader di Unidos Mauro Pili divulgando gli atti del
governo francese e le procedure delle prefetture delle varie regioni del sud
della Francia interessate a compiere gli atti previsti.
“Le cartine adottate dal governo francese
riprendono integralmente quelle dell’accordo di Caen che aveva scippato
importanti porzioni di mare sia a nord est che a nord ovest, proprio in quelle
aree ritenute da sempre di maggior pescosità e che le batimetriche indicano
come le più prospere. Per questo motivo deve essere urgentemente bloccata la
procedura francese e lo Stato italiano deve avviare immediatamente tutte le
procedure per contrapporre analoghi atti a quelli francesi. E’ impensabile che
la giunta regionale sia incapace, assente e inerme dinanzi ad un fatto di una
gravità inaudita. Questo scippo deliberato dai francesi provocherebbe un danno
economico al mondo della pesca sarda senza precedenti. Far diventare francesi i
mari a nord della Sardegna fregandosene della Sardegna e dei Sardi è
semplicemente inaccettabile”. “E’ inaccettabile – ha detto Pili – che una
partita così delicata sia stata gestita per la seconda volta nel giro di due
anni con il silenzio del governo italiano che fregandosene sta lasciando fare
ai francesi che con un blitz senza precedenti si stanno appropriando delle
acque più pescose del Nord della Sardegna. Le autorità francesi stanno, dunque,
aggirando l’accordo internazionale che non era mai stato ratificato dal
parlamento italiano proprio per la nostra durissima opposizione. E’ gravissimo
che tale modifica di confini si stia concretizzando per una via internazionale
che vede l’Italia assente o complice considerato che il primo accordo di Caen
era stato siglato dal Ministro degli esteri francese Fabius e da quello
italiano Gentiloni”. “Le autorità francesi – ha detto Pili - stanno compiendo
un abuso senza precedenti e il governo italiano e la regione Sardegna tacciono
vergognosamente. Si tratta di un blitz di una gravità inaudita compiuta in
dispregio non solo degli operatori economici sardi ma anche delle istituzioni e
delle norme costituzionali. Il governo italiano ha scambiato la Sardegna come
una colonia che si può cedere senza alcun pudore addirittura ad un’altra
nazione. L’accordo siglato a Caen il 21 marzo del 2015 bloccato dal parlamento
ora lo si vuole attuare attraverso percorsi internazionali. Le marinerie da
Alghero a Golfo Aranci hanno sempre utilizzato quelle aree a mare senza alcun
limite. Ora, secondo gli atti decretati dai francesi, su quel versante il
limite della Corsica passa dalle 12 miglia ad oltre le 40 miglia. Un’operazione
gravissima – ha concluso Pili - sia sul piano economico che giuridico. Un danno
incomprensibile e inaccettabile per le marinerie sarde per il quale occorre
reagire con determinazione e fermezza”.
IL DECRETO FRANCESE IN SINTESI
Ecco cosa prevede in sintesi la procedura
francese che scade il 25 marzo prossimo.
La consultazione preliminare è condotta
dallo Stato (Ministro del Mare), Ente appaltante per lo sviluppo di documenti
strategici per il lungomare e rappresentato dai Prefetti Coordinatori a livello
di ciascuna delle quattro facciate marittime.
Consultazione preventiva del pubblico dal
26 gennaio al 25 marzo.
La consultazione preliminare è aperta da
venerdì 26 gennaio a domenica 25 marzo 2018, ruotando attorno a due modalità:
- Una piattaforma partecipativa è impostata
su Internet che consente al pubblico di conoscere le questioni, di inviare
commenti sulla visione proposta per il futuro, di condividerli e scambiare con
altri contributori. - L'organizzazione di quattro workshop per cittadini per
approfondire alcuni temi, che saranno scelti dai partecipanti durante questi
workshop. La partecipazione è limitata a 50 persone per workshop per
approfondire la riflessione. Il pubblico può registrarsi individualmente in un
workshop dalla piattaforma partecipativa o scrivendo a: Delegazione al mare e
alla costa, 244 boulevard Saint-Germain 75007Paris. Il pubblico può registrarsi
individualmente in un workshop dalla piattaforma partecipativa o scrivendo a:
Delegazione al mare e alla costa, 244 boulevard Saint-Germain 75007 Parigi.
Al fine di garantire lo stato un migliore
valore economico e sociale del mare e del mare, a
La strategia nazionale è stata annunciata a
febbraio 2017.
La strategia nazionale per il mare e il
mare ha fissato gli obiettivi a lungo termine:
1 la necessaria transnologia,
2 la sfida di sviluppare un progetto
sostenibile,
3 l'obiettivo di uno stato ecologico
dell'ambiente
4 l'ambizione di una Francia che ha
influenza come nazione marittima.
Fornisce un quadro per l'azione attraverso
quattro questioni strategiche:
1 fare affidamento sulla conoscenza e
sull'invecchiamento,
2 sviluppare territori marittimi e
terrestri sostenibili e resilienti,
3 mantenere e convalidare iniziative e
rimuovere i freni,
4 fare un tour francese all'interno
dell'Unione Europea e nei Negociati
5 questioni internazionali e affrontare
questioni nazionali.
Per ognuna delle facciate marittime della
Francia metropolitana e per ciascuno dei bacini marittimi ultravioletti, un
documento di pianificazione - il documento strategico per la facciata del bacino
marittimo oltremare - per chiarire l'attuazione della strategia nazionale,
tenendo conto delle specificità locali. Comporterà una pianificazione spaziale
sotto forma di una mappa spazi marittimi. In questo caso, il documento di
facciata strategico è elaborato dallo Stato in cooperazione con gli attori
marittimi e letterari del Consiglio facciata marittima. È l'oggetto di una
consultazione preventiva con il pubblico.
L'implementazione dei documenti di facciata
strategica è a livello europeo in due iniziative comuni nell'ambito delle
direttive quadro sulla strategia marina e "Pianificazione delle aree
marittime".
La consultazione pubblica con il pubblico
definisce la visione futura della facciata marittima Mediterraneo. È
preliminare alla definizione della strategia della facciata marittima. Si
svolge per due mesi dal 26 gennaio 2018. Il progetto di strategia di fronte
marittimo sarà iniziato a metà del 2018 ed è dovuto al pubblico, prima di
essere approvato all'inizio del 2019.
Capitolo 1: L'accordo preliminare Il
principio della precedente certificazione
La consultazione preliminare è uno
strumento di democrazia partecipativa per alleviare il pubblico preparare le
decisioni che hanno un impatto sull'ambiente e presentare le questioni chiave.
Il suo scopo è far emergere un pescato della città e promuoverlo con
intelligenza. L'implicita di noi in questi progetti di terra migliora la
qualità di Le decisioni prese attraverso la valutazione dei valori e dei valori
degli stakeholder.
A causa dell'importanza del documento di
facciata strategico, il confronto è organizzato dalla Commissione per il
dibattito pubblico, autorità amministrativa indipendente.
La sfida consiste nel dedurre i cittadini e
assicurarsi che le loro opinioni siano prese in considerazione.
E questo è il caso nel processo
decisionale.
La fase di pre-certificazione è un elemento
chiave nella preparazione del documento approccio strategico consentendo al
pubblico di partecipare attivamente alla costruzione di obiettivi strategici.
Sulla base delle poste identificate con i
membri del Consiglio del Fronte Marittimo, lo Stato e discute una visione per
il futuro della costa mediterranea nell'anno 2030.
L'intenzione è quella di raggiungere, al
termine della consultazione obbligatoria, una visione condivisa, sulla
definizione degli obiettivi strategici. Un set di risorse documentarie è anche
disponibile al pubblico.
La consultazione preliminare è svolta dallo
Stato (Ministro del Mare), maestro del lavoro di la preparazione di documenti
strategici di fronte al mare e rappresentati dai prefetti I revisori dei conti
alla scala di ciascuna delle quattro facciate marittime (mappa in alto). Per il
Facciata mediterranea, prefetti del Mar Mediterraneo e del Mediterraneo
Prefetto della Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
La Francia è in prima linea nelle nazioni
per la ricchezza dei suoi ecosistemi marini. L'eccellenza della sua ricerca
oceanografica grafica è riconosciuta in tutto il mondo. costruzione navale,
trasporto merci e yachting Il padiglione è rinomato per la qualità, la
tecnicità e l'affidabilità delle sue navi e dei suoi equipaggi, la sua flotta
nazionale è presente su tutti i mari, su mutanti e su impulsi sono stati
lanciati per settori storici emergenti ed emergenti. Infine, la sua capacità di
La gestione degli spazi naturali marini è ampiamente nota nel mondo.
L’obiettivo è uno sviluppo sostenibile delle attività marittime e letterarie e
la salvaguardia dell'ambiente marino, così come una migliore articolazione tra
terra e mare.
La strategia marittima e costiera litoranea
ha la responsabilità di fornire un quadro per riferimento per le politiche
pubbliche sul mare e sul mare. È articolato con la strategia nazionale per la
transizione allo sviluppo sostenibile, il Strategia nazionale di ricerca e
strategia nazionale per la diversità biologica, a cui si riferisce è il
riferimento e il riferimento al mare e al mare. La strategia nazionale per il
mare e il mare (adattata dal decreto del 26 febbraio 2017) risolve quattro
obiettivi del termine, complementare e indissociabile: - transitiologia per il
mare e il mare; - lo sviluppo della mappa blu sostenibile; - lo stato ecologico
dell'ambiente marino e la conservazione di un litorale attraente; - la regione
marittima francese.
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