Eccovi il testo descrittivo pervenuto dalla RAI:
Lavorano “a nero” nei comuni da 22 anni. Dovevano essere di supporto, invece il blocco del turn over li ha resi indispensabili, si tratta dei lavoratori “socialmente utili”. Non hanno contributi perché percepiscono un sussidio dal ministero del Lavoro e una piccola integrazione dagli enti, anche quella priva di contributi previdenziali. All’Inps trasecolano! Non lo sapevano e manderanno un’ispezione in tutti i comuni che li utilizzano... Lavorano “a nero” per lo Stato e non sono i soli: al ministero della Giustizia con vari escamotage i “tirocinanti”, persone cinquantenni, già da otto anni sopperiscono alla carenza di personale per 400 euro lordi, anche loro senza contributi. Al ministero della Sanità sfruttano i “borsisti” per decenni senza garanzie e senza lo status di lavoratore, eppure in alcuni Istituti sono diventati indispensabili. Poi ci sono i “somministrati”, che lavorano negli uffici pubblici appaltati dalle agenzie interinali: sono diecimila. Intanto i Centri per l’Impiego dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre sono nel caos, sballottati tra province, regioni e ministero del Lavoro. Il decreto Madia ha lasciato nell’incertezza questi lavoratori, anzi alcuni sono stati espressamente esclusi dalla stabilizzazione, mentre nel settore privato lo sfruttamento avanza, peggiorano le condizioni e si calpestano i diritti sindacali: basta vedere i turni a cui sono sottoposti i lavoratori “in somministrazione” per il 187 di Tim e i trasportatori di Mondo Convenienza, anche loro inquadrati in cooperative “spurie”.
Se ci si sforzasse di documentarsi e di esercitare meglio la memoria, ci si potrebbe ricordare che non molto tempo fa ci furono altre inchieste giornalistiche analoghe, che rivelarono il solito comportamento scandaloso della pubblica amministrazione italica. Ma sarebbe bastato leggere i dati che sono pubblici (anche se non pubblicizzati, perché ci si dovrebbe vergognare ed è meglio che la gente comune non sappia fino a che punto si spingono nei loro abusi da posizione dominante), per “scoprire” che i principali evasori dell'INPS, che non versavano i contributi previdenziali da parecchi anni, sono proprio gli Enti Locali e lo Stato, si sempre loro! Lo stesso dicasi per l’assoluta posizione dominante nel mercato per quanto riguarda l’esposizione debitoria … Se a questi ottimi biglietti da visita, dovessimo aggiungere le ordinarie e lusinghiere caratteristiche proverbiali attribuibili ai politicanti e burocrati italici ed al loro entourage, quali la corruzione, il malcostume, il nepotismo, l'inefficienza, lo spreco di risorse pubbliche, il fancazzismo, il parassitismo, la protervia, l’impunità, la supponenza, ecc., e l'elenco sarebbe interminabile ... Allora ci si renderebbe conto di come questo paese viva paradossalmente in uno stato di schizofrenia permanente, con punte periodiche di accentuazione schizoide acuta.
Claudio Martinotti Doria
Nessun commento:
Posta un commento