Il Consiglio d'Europa è un'organizzazione internazionale fondata il 5 maggio 1949 con il Trattato di Londra, che ha l’obiettivo statutario di promuovere la democrazia, garantire i diritti civili e l'identità culturale europea, fornire consulenze qualificate in diversi ambiti istituzionali e ricercare soluzioni ai problemi sociali del Continente Europeo. Il Consiglio d’Europa conta oggi 47 stati membri (in pratica tutti i paesi europei – esclusa la Bielorussia – e quelli caucasici e vicino orientali), ha sede istituzionale a Strasburgo, in Francia, nel Palazzo d'Europa. A larghissima maggioranza il Consiglio d’Europa si è recentemente pronunciato contro l’obbligatorietà vaccinale ed eventuali certificati di vaccinazione, semmai dovessero essere adottati, dovrebbero essere utilizzati solo per monitorare l’efficacia e i potenziali effetti collaterali e negativi dei vaccini. Peccato che per farlo, i governi e le istituzioni sanitarie di controllo dovrebbero adottare sistemi di sorveglianza attiva e non passiva, e non mi risulta che qualche paese europeo lo abbia finora fatto, perché lederebbe gli interessi di Big Pharma far sapere all’opinione pubblica quante decine di migliaia di persone vaccinate abbiano avuto gravi reazioni avverse. I mass media non ne parlano, ovviamente, perché Big Pharma è il loro maggior inserzionista quando non li possiede direttamente o indirettamente, anzi, sono quasi tutti schierati per l’obbligatorietà della vaccinazione.
Vorrei ricordare che oltre al Consiglio d’Europa vi sono tutte, ripeto tutte, le leggi, regolamenti, dichiarazioni e trattati internazionali e continentali oltre alle singole Costituzioni di ogni paese che vietano qualsiasi obbligatorietà vaccinale, meno che mai se riguarda un farmaco, come nel caso di quelli prodotti in Occidente che impropriamente vengono denominati vaccini anti-COVID, in quanto sono farmaci che si basano su OGM e sono sperimentali, nel senso che le cavie saranno i vaccinati stessi, non essendo stati sufficientemente testati, essendo stati approntati in pochi mesi e non si conoscono gli effetti a lunga scadenza, ma già quelli a breve scadenza dovrebbero allarmare, e mi riferisco a quei pochi di cui si è venuti a conoscenza nonostante omissioni e censure, che sono solo la punta dell'iceberg. Claudio
Vaccini, il Consiglio d’Europa dice “no” all’obbligo e ai ‘passaporti’
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Gli Stati non devono rendere la vaccinazione contro il Covid obbligatoria per nessuno e almeno per il momento non devono utilizzare i certificati di vaccinazione come passaporti.
È quanto afferma l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa con il rapporto “Vaccini Covid-19: questioni etiche, legali e pratiche” votato a larghissima maggioranza.
L’assemblea, che considera i vaccini un «bene pubblico globale», sostiene che «deve essere garantito che tutti i Paesi abbiano potuto vaccinare il personale medico e i gruppi vulnerabili prima di estendere la vaccinazione ai gruppi non a rischio».
Nel rapporto si evidenzia poi che «gli Stati devono informare i cittadini che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole», e bisogna «garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato».
Infine i parlamentari hanno votato quasi in blocco per inserire un emendamento con cui si dicono contrari all’uso dei certificati di vaccinazione come passaporti.
Secondo l’assemblea «i certificati di vaccinazione devono essere utilizzati solo per monitorare l’efficacia, i potenziali effetti collaterali e negativi dei vaccini», perchè «utilizzarli come passaporti sarebbe contrario alla scienza in assenza di dati sulla loro efficacia nel ridurre la contagiosità, la durata dell’immunità acquisita»
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