In Israele,
dove il governo ha voluto eseguire una vaccinazione di massa, la situazione
sanitaria si è aggravata. La vaccinazione anziché favorire l'immunità di gregge
ha incrementato i casi di COVID-19, oltre agli effetti collaterali e reazioni
gravi al farmaco (perché di farmaco si tratta essendo un vaccino OGM non
sperimentato a sufficienza) e la popolazione non ancora vaccinata, consapevole
di tali riscontri negativi, si rifiuta di sottoporsi a vaccinazione e neppure
gli incentivi economici riescono a convincerli. L'esaustivo articolo che vi
propongo rende bene l'idea della situazione in cui versa il paese del Vicino
Oriente, che anziché migliorare la situazione è riuscito solo a peggiorarla e
col tempo potrebbe aggravarsi ulteriormente. Forse sarebbe stato più logico e
sensato dedicarsi alle terapie, visto che ci sono e se ne scoprono sempre di
nuove ed efficaci, e poi con calma dedicarsi ai vaccini, possibilmente non OGM,
ma mi rendo conto che in tal modo BIG PHARMA e i loro sodali finanziari non
avrebbero tratto sufficiente profitto e potere, considerando che le cure
domiciliari costano pochi euro ed evitano l’ospedalizzazione dei pazienti …
Claudio
Mike Whitney
unz.com
Immaginate
se, a tutti gli effetti, il vaccino Covid contribuisse alla diffusione
dell’infezione invece che ad arrestarla. Riuscite ad immaginare che
catastrofe sarebbe? Sfortunatamente, ci sono segnali che è proprio
quello che sta succedendo nei paesi che hanno attuato i programmi di
vaccinazione più aggressivi.
Prendiamo Israele, per esempio. Nelle ultime 6 settimane, Israele ha vaccinato circa il 40% della
sua popolazione di 9 milioni di persone, compresa la quasi totalità di
quelle nella fascia di età più vulnerabile, quella degli
ultrasessantenni.
È un bel risultato. Inoltre, secondo il dottor Daniel Landsberger, medico capo del Maccabi Healthcare Services.
“Solo
1 su 10.000 di quelli che hanno ricevuto il vaccino si è infettato con
il Covid e nessuno di loro è stato ricoverato. Speriamo che, per la metà
di marzo, si possa tornare alla vita normale.” (NBC News)
Sembra
tutto così bello, ma allora dobbiamo chiederci perché [in Israele] le
vaccinazioni hanno di recente rallentato il passo e come mai il governo è
alla ricerca di modi per costringere il pubblico a farsi vaccinare.
Perchè
cosa del genere? Perché la gente esiterebbe a farsi vaccinare di fronte
ad un successo così sorprendente? Leggete questo estratto da un
articolo del Times of Israel intitolato “Mentre la domanda dei vaccini crolla, Israele può ricorrere a programmi di incentivazione.”
“Mentre
lo sforzo vaccinatorio di Israele, leader mondiale, sta rallentando a
causa di un crollo della domanda, il Ministero della Salute e alcune
aziende private stanno cercando dei modi per incentivare gli Israeliani a
farsi vaccinare…. È stato deciso che sarà presentato per l’approvazione
del Ministero delle Finanze un piano che permetterebbe alle HMO [Health Maintenance Organizations] di dare un’incentivazione economica ai membri del personale che convinceranno i pazienti a farsi vaccinare.
Il comune di Givatayim offrirà una detrazione fiscale sulle tasse comunali ad ogni famiglia vaccinata.
Pelephone, Yes! e Bezeq International [aziende di telefonia]
hanno annunciato una collaborazione con la società di beneficenza
“Latet,” a cui doneranno un pasto caldo destinato ai bisognosi per
ognuno dei loro 4.000 dipendenti che accetterà di farsi vaccinare
Ci
sono stati anche segnali preoccupanti da parte di operatori medici che
hanno rifiutato di farsi vaccinare… La domanda è scesa del 50% da
quando, il 12 gennaio, era stato vaccinato il numero record di 240.000
Israeliani. Non abbiamo spiegazioni sul perché la gente non venga….” (“As demand for vaccines plummets, Israel may resort to incentive programs“, The Times of Israel)
Che
ve ne pare? Pasti gratis, detrazioni fiscali e persino ricchi bonus in
busta paga. Chi non coglierebbe l’opportunità di farsi iniettare un
intruglio sperimentale che è stato sviluppato in soli 8 mesi, ha saltato
i test critici sugli animali, non ha mai terminato la fase 3 della
sperimentazione sugli esseri umani e che è stato commercializzato in
modo molto più stravagante di qualsiasi altro presidio farmaceutico
della storia?
Sono tutti pazzi cospirazionisti e anti-vax o sono
solo persone comuni che seguono le notizie e traggono le loro
conclusioni sull’efficacia e la sicurezza di questi “innovativi” vaccini mRNA? La scorsa settimana, lo scrittore Alex Berenson ha riassunto così la situazione sul suo account Twitter:
“In
Israele la campagna vaccinale è crollata. Gli Israeliani NON sono
anti-vax. I normali vaccini per l’infanzia vengono somministrati fino al
98% [della popolazione]. Ma sanno che i vaccini Covid sono diversi. E
sono abbastanza intelligenti da chiedersi perché la loro epidemia non
sia ancora terminata dopo quasi due mesi di vaccinazioni di massa.” Alex Berenson.
Il
punto è proprio questo. Non c’è alcuna indicazione che la strategia
vaccinale di Israele stia funzionando, anzi, il contrario. Guardate
questo trafiletto da un articolo di Gilad Atzmon alla Unz Review:
“Ynet sottolinea che… dopo sei settimane di isolamento la situazione non è migliorata affatto. Nonostante
Israele sia in testa all’esperimento mondiale di vaccinazione di massa,
il suo tasso di trasmissione del COVID è tra i peggiori del mondo
occidentale.
L’articolo
di Ynet riporta che “domani alle 7:00 del mattino finirà il terzo
lockdown, un mese e mezzo dopo il suo inizio, e i dati sul COVID sono oggi assai peggiori rispetto alla situazione iniziale…
All’inizio del terzo lockdown, alla fine di dicembre, la percentuale
dei test positivi era del 4,9%, i pazienti critici ricoverati erano 949,
i casi verificati 4.010….. Martedì, il tasso di positività era
dell’8,9%, i pazienti 1.101 e i casi verificati erano 7.183. Anche il
numero R, che determina se l’epidemia si sta diffondendo, negli ultimi
giorni è risalito nuovamente a 1.” (“Israel’s Third Lockdown- a Spectacle of Failure,” The Unz Review)
Ok,
quindi, secondo ogni standard oggettivo, la situazione è peggio di
prima. E ciò che è particolarmente preoccupante è che il vaccino
potrebbe benissimo avere un ruolo nel perpetuarsi della crisi.
Come potrebbe essere? Ecco come continua l’autore:
“Il
numero combinato di Israeliani vaccinati e di quelli che, in passato,
erano guariti dal COVID avrebbe dovuto fornire ad Israele un’immunità di
gregge relativamente forte, sufficiente a sconfiggere il virus o almeno
a ridurre il suo tasso di riproduzione. Ma le esperienze sul campo
suggeriscono l’esatto contrario. In Israele il tasso di
trasmissione è più alto che in qualsiasi altro Paese. Infatti, la
preoccupante correlazione tra vaccinazione di massa e aumento della
patologia suggerisce che più si vaccina, più casi di COVID si trovano…
In
breve, se dobbiamo imparare qualcosa dall'”esperimento israeliano,” si
può concludere che, meno si vaccina, più l’intera comunità è sana.
Considerando
il dato di fatto che i vaccinati si sono dimostrati relativamente
immuni, almeno al momento attuale, l’unica spiegazione (che mi viene in
mente) per il picco dei casi, dei decessi e dei mutanti negli stati dove
viene praticata la vaccinazione di massa è l’orribile possibilità che i vaccinati stiano effettivamente diffondendo il virus e, soprattutto, le sue forme mutanti
(in particolare quella inglese). Questa possibilità deve essere
indagata. E’ supportata da dati certi raccolti in paesi sottoposti a
vaccinazione di massa, come gli Emirati Arabi, gli Stati Uniti, la Gran
Bretagna e il Portogallo. Subito dopo l’inizio di una campagna di
vaccinazione di massa si rileva un aumento esponenziale dei casi e,
tragicamente, anche delle morti….” (“Israel’s Third Lockdown- a Spectacle of Failure“, The Unz Review)
Questo è un punto importante che deve essere sottolineato: gli unici Paesi dove stiamo vedendo questo “aumento esponenziale dei casi” sono “quelli che vaccinano in massa, come gli Emirati Arabi, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e il Portogallo.”
È interessante notare che il forte aumento dei casi non segue il
normale andamento delle infezioni respiratorie. L’analista dati
britannico Joel Smalley, il 30 gennaio ha postato su questo argomento un
video informativo in cui si documenta un improvviso picco di morti in
tutta l’Inghilterra subito dopo il rilascio del vaccino; proprio così, i
decessi sembrano corrispondere al lancio del vaccino. (England Mortality Analysis, Joel Smalley: vedi i minuti da 22 a 27)
Ancora da Atzmon:
“Da
quando, a dicembre, Israele ha lanciato la sua vasta campagna di
vaccinazione, abbiamo assistito ad un aumento esponenziale dei casi e
dei decessi da COVID-19….le comunità ebraiche ortodosse, che erano state
vaccinate in massa, hanno visto i casi di COVID aumentare di 16 volte,
mentre gli Arabi israeliani, che si sono in larga parte astenuti dalla
vaccinazione, hanno visto il numero di casi di COVID diminuire
bruscamente….
Esaminando la
situazione nei Paesi che erano impegnati nella vaccinazione di massa,
come Israele, Gran Bretagna, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti, si nota
che questi paesi avevano avuto un netto calo dei casi e dei decessi da
COVID durante la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Tuttavia, solo
pochi giorni dopo che questi Paesi avevano iniziato le loro campagne di
vaccinazione, il numero di casi di COVID, e di conseguenza dei decessi,
erano schizzati in alto….
Sarebbe
fondamentale verificare, per esempio, se l’aumento delle mutazioni
letali che abbiamo visto in Gran Bretagna è legato alla vaccinazione di
massa e alle sperimentazioni sui vaccini in corso nel Paese fin dalla
scorsa estate. Anche il rapido cambiamento dell’età dei casi di COVID-19
che vediamo in Israele e in Gran Bretagna sembra essere correlato alla
vaccinazione di massa.”
(A Brief Examination of Some Facts Related to Mass Vaccination, The Unz Review)
Quindi,
quale potrebbe essere la causa di questo fenomeno? C’è qualche sostanza
nel vaccino che potrebbe essere neutralizzata, in modo che la gente
possa essere inoculata in modo sicuro senza paura di subire danni o di
tramettere il virus?
Non ne ho idea, ma, il mese scorso, c’era un interessante articolo su Children’s Health Defense
che sembrava proprio prevedere questo genere di eventi. Purtroppo,
l’autore non forniva alcun rimedio alla crisi generata dai vaccini che
potrebbe potenzialmente causare la morte di molti milioni di persone.
Ecco un estratto esteso dell’articolo intitolato “In Rush to Create Magic-Bullet COVID Vaccines, Have We Made Matters Worse? [Nella fretta di creare un vaccino magico per il COVID, abbiamo forse peggiorato le cose?]
“Lo
studio ha scoperto che i vaccini che non impediscono la trasmissione
virale possono accelerare l’evoluzione di ceppi più virulenti e questo
implicherebbe che i principali vaccini candidati potrebbero addirittura
peggiorare la crisi COVID….
Quando
un virus infetta una popolazione umana, sopravvivono solo i virus che
hanno un ospite umano vivo. Se un virus è così patogeno da uccidere
l’ospite che ha infettato, muore anch’esso. Pertanto, la mortalità
dell’ospite, nel tempo, fa sparire le forme più gravi di qualsiasi
virus. I tassi di infezione possono salire, ma la mortalità scende.
In
uno studio del 2015 pubblicato su PLOS Biology, i ricercatori avevano
ipotizzato che la vaccinazione può sovvertire questo processo,
permettendo ai ceppi virali più virulenti (cioè più patogeni e
potenzialmente mortali) di vivere in ospiti vaccinati per periodi di
tempo prolungati senza uccidere gli ospiti stessi. Questi ospiti
vaccinati, mentre sono infetti, rilascerebbero e diffonderebbero il
virus, causando un’ulteriore trasmissione della malattia.
I
ricercatori avevano dimostrato questa ipotesi con esperimenti su polli
vaccinati per una malattia chiamata malattia di Marek, una patologia
virale nota per decimare le aziende avicole. I polli vaccinati
messi a contatto con ceppi più virulenti del virus della malattia di
Marek si erano infettati ed erano rimasti infetti per periodi di tempo
più prolungati. Erano anche diventati “super diffusori” del virus e
avevano trasmesso il virus ai polli non vaccinati alloggiati insieme a
quelli che avevano ricevuto il vaccino.
A
causa della maggiore virulenza della malattia di Marek diffusa dai
polli vaccinati, i polli non vaccinati di solito morivano subito dopo
l’infezione.
Tuttavia,
la parziale immunità parziale raggiunta dai polli vaccinati prolungava
la loro sopravvivenza ed estendeva il periodo in cui erano infettivi e
potevano continuare a diffondere la malattia.
Senza
la vaccinazione, questi ceppi più virulenti della malattia di Marek
sarebbero morti con il loro ospite e non avrebbero più fatto circolare
il virus nella popolazione. Invece, i polli vaccinati erano diventati
l’ospite perfetto per il virus, permettendogli di moltiplicarsi e
diffondersi.
Questo
fa sorgere la domanda sull’uso dei vaccini che non impediscono la
trasmissione del virus o che non sono noti per impedire la trasmissione
del virus. Nessuno degli attuali vaccini COVID-19 in
distribuzione (Pfizer e Moderna) ha dimostrato di prevenire la
trasmissione. Infatti, nei loro affrettati studi clinici portati a
termine alla velocità della luce, la prevenzione della trasmissione non
era tra gli end point contemplati.
Entrambi
i vaccini erano stati invece testati per la loro capacità di prevenire i
sintomi più gravi. In entrambi i casi, alcuni pazienti vaccinati si
erano dimostrati ancora infetti. Senza la prevenzione della
trasmissione, questi individui hanno diffuso il virus che doveva essere
eradicato. Come affermano gli autori della ricerca del 2015 nel loro
riassunto:
“Quando i vaccini
impediscono la trasmissione, come è il caso di quasi tutti i vaccini
usati nell’uomo, questo tipo di evoluzione verso una minor virulenza è
bloccata. Ma quando i vaccini ‘hanno delle perdite’, permettendo
almeno una certa trasmissione del patogeno, potrebbero creare le
condizioni ecologiche che consentirebbero ai ceppi attivi di emergere e
persistere.”
Con
l’emergere delle forme più infettive di COVID-19 in circolazione in
Europa, sembra che abbiamo creato la tempesta perfetta per prolungare la
pandemia, piuttosto che ridurla. Nella nostra fretta di creare vaccini
magici, abbiamo invece creato uno scenario che sta causando più dolore e
più sofferenza?” (“In Rush to Create Magic-Bullet COVID Vaccines, Have We Made Matters Worse Worse?“, Brian Hooker Ph.D, Children’s Health Defense)
Non ho nulla da aggiungere.
Mike Whitney
Fonte: unz.com
Link:
https://www.unz.com/mwhitney/covid-vaccine-the-nightmare-scenario/ 10.02.2021